Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 6


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Perciò, lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è completo, senza gettare di nuovo le fondamenta: la rinuncia alle opere morte e la fede in Dio,1 - Perciò lasciando da parte l'insegnamento elementare di Cristo, solleviamoci all'insegnamento perfetto, senza affermare di nuovo i principi fondamentali del ravvederci dell'opere morte e della fede in Dio,
2 la dottrina dei battesimi, l’imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio eterno.2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti, e del giudizio eterno.
3 Questo noi lo faremo, se Dio lo permette.
3 Faremo anche questo se Dio lo permetterà.
4 Quelli, infatti, che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo4 Poichè è impossibile che quelli che furono una volta illuminati, quei che hanno gustato il dono celeste, e son diventati partecipi dello Spirito Santo,
5 e hanno gustato la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro.5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo a venire,
6 Tuttavia, se sono caduti, è impossibile rinnovarli un’altra volta portandoli alla conversione, dal momento che, per quanto sta in loro, essi crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all’infamia.6 [è impossibile] se un'altra volta cadano, ricondurli a penitenza, ricrocifiggendo essi per conto proprio il Figlio di Dio ed esponendolo all'infamia.
7 Infatti, una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio;7 La terra quando si imbeve della pioggia che su lei spesso cade, se produce erbe utili a quelli per opera dei quali è coltivata essa ha parte alla benedizione di Dio;
8 ma se produce spine e rovi, non vale nulla ed è vicina alla maledizione: finirà bruciata!
8 ma se non produce che spine e triboli, non gode stima, quasi quasi è maledetta, e la sua fine è il fuoco.
9 Anche se a vostro riguardo, carissimi, parliamo così, abbiamo fiducia che vi siano in voi cose migliori, che portano alla salvezza.9 Ma rispetto a voi, o diletti, se anche parliamo così, noi abbiam fiducia in cose migliori, che menino alla salvezza.
10 Dio infatti non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi.10 Non è infatti ingiusto Iddio da dimenticarsi delle opere vostre e dell'amore che mostraste al suo nome, avendo reso servigi ai santi e tuttora rendendone.
11 Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine,11 E desideriamo che ciascuno di voi dimostri la stessa diligenza a conservare la più intera fiducia sino alla fine,
12 perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse.
12 affinchè non vi facciate pigri, ma siate imitatori di quelli che per la fede e la perseveranza si fanno eredi della promessa.
13 Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso13 Iddio quando fece la promessa ad Abramo, poichè non aveva da giurare per uno più grande di se stesso, giurò per se stesso,
14 dicendo: Ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza.14 dicendo: «Sì certo, ti benedirò e ti moltiplicherò».
15 Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso.15 Così avendo Abramo perseverato nella fede, ottenne si effettuasse la promessa.
16 Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro, e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine a ogni controversia.16 Gli uomini infatti giurano per uno più grande di loro, e il giuramento come garanzia è fine a ogni disputa.
17 Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l’irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento,17 E Dio volendo più che mai mostrare agli eredi della promessa l'immutabilità della sua risoluzione, intervenne con un giuramento,
18 affinché, grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta.18 affinchè per via di due cose immutabili, nelle quali è impossibile c'inganni Dio, noi avessimo un vivo conforto, noi che ci eravamo rifugiati nell'attenerci stretti alla promessa postaci dinanzi;
19 In essa infatti abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario,19 la quale speranza noi teniamo, àncora dell'anima, sicura e salda; la quale penetra di là dal velo,
20 dove Gesù è entrato come precursore per noi, divenuto sommo sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek.20 dove, precursore per noi, entrò Gesù, fatto Sommo Sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec.