Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Lettera a Tito 2


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1Tu però insegna quello che è conforme alla sana dottrina.2Gli uomini anziani siano sobri, dignitosi, saggi, saldi nella fede, nella carità e nella pazienza.3Anche le donne anziane abbiano un comportamento santo: non siano maldicenti né schiave del vino; sappiano piuttosto insegnare il bene,4per formare le giovani all’amore del marito e dei figli,5a essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non venga screditata.
6Esorta ancora i più giovani a essere prudenti,7offrendo te stesso come esempio di opere buone: integrità nella dottrina, dignità,8linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti svergognato, non avendo nulla di male da dire contro di noi.9Esorta gli schiavi a essere sottomessi ai loro padroni in tutto; li accontentino e non li contraddicano,10non rubino, ma dimostrino fedeltà assoluta, per fare onore in tutto alla dottrina di Dio, nostro salvatore.
11È apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini12e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà,13nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.14Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
15Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno ti disprezzi!

Note:

Tt 2,6:Questa consegna, che invita alla moderazione e alla riservatezza, qui riguarda i giovani; altrove è rivolta a tutti (vv 5.12; 1Tm 2,9; 1Tm 2,15; 1Tm 3,2).

Tt 2,7:in tutto: BJ inserisce queste parole nel v precedente che traduce: «esorta ancora i giovani a serbare ponderatezza in tutto».

Tt 2,11:La grazia, misericordia efficace di Dio (Os 2,2+; 1Cor 1,4+), e la sua bontà, il suo amore per gli uomini (Tt 3,4) hanno fatto la loro «apparizione», preludendo alla «parusia» (v 13; 1Tm 6,14+). Di nuovo (cf. Tt 1,1-3 , qui vv 11-14 e Tt 3,4-7), due descrizioni molto dense dell'opera salvifica, dei suoi effetti e delle sue esigenze. La liturgia di natale utilizza questi due passi.

Tt 2,13:Chiara affermazione della divinità del Cristo (cf. Rm 9,5+): il «Salvatore» è chiamato anche «grande Dio» (cf. 1Tm 1,1+).