Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Lettera agli Efesini 4


font

1Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto,2con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore,3avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.4Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;5un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.6Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.8Per questo è detto:
Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri,
ha distribuito doni agli uomini.
9Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?10Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose.
11Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri,12per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo,13finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.14Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all’errore.15Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo.16Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità.
17Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri,18accecati nella loro mente, estranei alla vita di Dio a causa dell’ignoranza che è in loro e della durezza del loro cuore.19Così, diventati insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza e, insaziabili, commettono ogni sorta di impurità.
20Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo,21se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù,22ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli,23a rinnovarvi nello spirito della vostra mente24e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.25Perciò, bando alla menzogna e dite ciascuno la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri.26Adiratevi, ma non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira,27e non date spazio al diavolo.28Chi rubava non rubi più, anzi lavori operando il bene con le proprie mani, per poter condividere con chi si trova nel bisogno.29Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un’opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano.30E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.31Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità.32Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Note:

Ef 4:Paolo considera successivamente tre pericoli che minacciano l'unità della chiesa: la discordia tra i cristiani (vv 1-3), la necessaria divisione dei ministeri (vv 7-11), le dottrine eretiche (vv 14-15), e oppone loro i principi e il programma dell'unità nel Cristo (vv 4-6.12.13.16).

Ef 4,6:in tutti: volg. aggiunge: «noi» (nobis).

Ef 4,7:grazia o favore divino: si tratta qui delle grazie particolari destinate al servizio della chiesa, dei «carismi» (cf. 1Cor 12,1+).

Ef 4,8:Testo allegato, secondo i metodi rabbinici, solo per ritenerne due termini: «ascese» (vv 9-10) e «ha distribuito doni», dove trova annunziate l'ascensione di Gesù (vv 9-10) e l'effusione dello Spirito mediante i diversi carismi (v 11).

Ef 4,9:disceso: volg. aggiunge: primum, «dapprima». - quaggiù sulla terra: alla lettera «nelle parti inferiori della terra» (cf. volg.: in inferiores partes terrae), cioè le regioni sotterranee dove si pone il regno dei morti (cf. Nm 16,33+), e dove il Cristo è disceso prima di risuscitare e di salire «sopra tutti i cieli» (cf. 1Pt 3,19+). - O, secondo altri (BC compresa), le regioni terrestri, qualificate come «inferiori» in rapporto ai cieli.

Ef 4,10:Percorrendo così tutto l'universo, il Cristo ne ha preso possesso come del «pleroma» che egli «ricapitola» (Ef 1,10+) e racchiude tutto intero sotto la sua potenza di «Signore» (cf. Ef 1,20-23; Col 1,19; Fil 2,8-11).

Ef 4,11:Paolo non cita qui che i carismi dell'insegnamento, che soli importano in volg. questo contesto (vv 13-15).

Ef 4,12:i fratelli: lett.: «isanti», che sembrano essere qui più specialmente i missionari e altri «maestri» (cf. Ef 3,5), ma forse anche tutti i fedeli in quanto concorrono a costruire la chiesa (cf. At 9,13+).

Ef 4,13:Non semplicemente il cristiano giunto allo stato di «perfetto» (1Cor 2,6+), come interpreta BC, ma l'uomo perfetto in senso eminente, e cioè: sia Cristo stesso, l'uomo nuovo, archetipo di tutti i rigenerati (Ef 2,15+), sia il Cristo totale, capo (v 15; Ef 1,22; Col 1,18) e membra (v 16; Ef 5,30), che costituiscono il suo corpo (1Cor 12,12+).

Ef 4,16:membro: con volg. (membri); il gr. legge merous, «parte», seguito da BJ.

Ef 4,19:Diventati così insensibili:. volg. ha: «avendo perduto ogni speranza». - ogni sorta di impurità insaziabile oppure «ogni sorta di impurità e di avarizia».

Ef 4,21:Come in Col 2,6 il vero Cristo è il Gesù storico, che è morto e resuscitato, per ricrearci in se stesso.

Ef 4,24:Ognuno deve rivestire l'«uomo nuovo» (Ef 2,15+) per essere ricreato in lui (cf. Gal 3,27; Rm 13,14). Altrove Paolo parla in questo senso di «nuova creatura» (2Cor 5,17+).

Ef 4,28:onestamente con le proprie mani: agathon è considerato un accusativo avverbiale. Queste parole mancano o cambiano di posto a seconda dei codici. Il testo originale può essere stato sovraccaricato.

Ef 4,29:necessaria: traduce il gr.; volg. (solo alcuni mss) aggiunge fidei; altri mss leggono: ad aedificationem oportunitatis; altri hanno: ad aedificationem fidei.

Ef 4,30:Lo Spirito santo, legame unico del corpo unico del Cristo (Ef 4,4; 1Cor 12,13), è dunque «rattristato» da tutto ciò che nuoce all'unità di questo corpo.

Ef 4,32:a voi: con il papiro di Chester Beatty, i codici sinaitica, alessandrino, ecc.; il codice vaticano e altri testimoni hanno: «a noi». Ugualmente in Ef 5,2 .