Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Lettera agli Efesini 2


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1Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati,2nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli.3Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri.4Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato,5da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.6Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù,7per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
8Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio;9né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.10Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
11Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani nella carne, chiamati non circoncisi da quelli che si dicono circoncisi perché resi tali nella carne per mano d’uomo,12ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.13Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
14Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
15Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
16e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
17Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
18Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.
19Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio,20edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.21In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore;22in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Note:

Ef 2,2:il principe delle potenze dell'aria: l'aria per gli antichi era l'abitazione degli spiriti demoniaci. Il principe di questo impero è Satana.

Ef 2,3:tutti noi: i giudei.

Ef 2,5:eravamo: cioè nello stesso tempo i pagani (vv 1-2) e i giudei (v 3). La frase interrotta dalla digressione del v 3 riprende qui. - con Cristo o «con il Cristo»: alcuni testimoni hanno: «nel Cristo». - per grazia: con volg. (gratia); gr. ch riti.

Ef 2,6:Qui e in Col 2,12; Col 3,1-4 , Paolo considera come realtà già acquisita (verbi al passato) la resurrezione e il trionfo celeste dei cristiani che Rm 6,3-11; Rm 8,11; Rm 8,17s considerava piuttosto nell'avvenire (verbi al futuro). Questa escatologia già realizzata è un tratto caratteristico delle epistole della cattività.

Ef 2,11:ricordatevi che un tempo: questo passato che Paolo sta per descrivere non è tanto quello dei suoi lettori quanto quello di tutto il mondo pagano.

Ef 2,12:senza Cristo: senza Messia. - patti della promessa: le alleanze successive che Dio ha concluse con Abramo Isacco, Giacobbe, Mosè, Davide, ecc. (cf. Gen 12,1+; Gen 15,1+; Es 19,1+; Lv 26,42; Lv 26,45; Sir 44-45; Sap 18,22; 2Mac 8,15; Rm 9,4) e che contenevano la promessa della salvezza messianica. - senza speranza: la speranza messianica, già riservata a Israele (Ef 1,12). - senza Dio in questo mondo: i pagani avevano molti dèi, ma non il Dio vero e unico (1Cor 8,5s).

Ef 2,13:E la croce di Gesù che ha operato questo avvicinamento: dapprima dei giudei e dei pagani (vv 14-15), poi di tutti con il Padre (vv 16-18).

Ef 2,14:il muro di separazione: allusione alla chiusura che separava il cortile dei giudei da quello dei gentili, nel tempio di Gerusalemme (cf. At 21,28s).

Ef 2,15:la legge: la legge mosaica, che faceva dei giudei un popolo privilegiato, li separava dai pagani. Gesù ha soppresso questa legge, avendola portata a compimento con la sua croce (Col 2,14+). Questo uomo nuovo è il prototipo della nuova umanità che Dio ha ricreato (cf. 2Cor 5,17+) nella persona del Cristo resuscitato, come in un «secondo Adamo» (1Cor 15,45), dopo aver ucciso in lui, sulla croce, la stirpe del primo Adamo corrotta dal peccato (cf. Rm 5,12s; Rm 8,3; 1Cor 15,21). Creato «nella giustizia e santità vera» (Ef 4,24), è «uno» e «unico», poiché in lui scompaiono tutte le divisioni degli uomini (Col 3,10s; Gal 3,27s).

Ef 2,16:in un solo corpo: questo corpo unico è dapprima il corpo individuale e fisico del Cristo, sacrificato sulla croce (Col 1,22+); ma è anche il suo corpo «mistico» in cui si raggruppano tutte le membra ormai riconciliate (1Cor 12,12+).

Ef 2,17:Egli è venuto: con i suoi apostoli, che hanno predicato nel suo nome il vangelo della salvezza e della pace.

Ef 2,18:in un solo Spirito: questo Spirito unico, che anima il corpo unico del Cristo unito alla sua chiesa, è il santo Spirito, che ha trasformato il suo corpo resuscitato e di là si riversa sulle sue membra. L'intenzione trinitaria di questo v è manifesta (cf. anche v 22).

Ef 2,19:Dopo aver descritto l'opera di avvicinamento svolta dal Cristo (vv 14-18), Paolo contrappone, al quadro dei vv 11-13, un quadro antitetico (vv 19-22) sullo stato nuovo dei pagani.

Ef 2,20:degli apostoli e dei profeti: piuttosto che dei profeti dell'AT, si tratta qui di quelli del Nuovo (Ef 3,5; Ef 4,11; At 11,27+). Costituiscono, con gli apostoli, la generazione dei primi testimoni che hanno ricevuto la rivelazione del piano divino (Ef 3,5) e che hanno predicato il vangelo (cf. Lc 11,49; Mt 23,34; Mt 10,41). Sono dunque come il fondamento sul quale si edifica la chiesa. Questa funzione di fondamento è attribuita anche allo stesso Cristo (1Cor 3,10s).

Ef 2,21:ogni: con i codici vaticano, Beza, ecc.; il codice alessandrino e il palinsesto di sant'Efrem hanno: «tutta la».