Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la santificazione, nel timore di Dio.
1 Avendo dunque siffatte promesse, purifichiamoci, o dilettissimi, da ogni bruttura di carne edi spirito, conducendo a fine l'o­pera della nostra santificazionened timor di Dio.
2 Accoglieteci nei vostri cuori! A nessuno abbiamo fatto ingiustizia, nessuno abbiamo danneggiato, nessuno abbiamo sfruttato.2 Fateci pure posto (nel vostro cuore): noi non abbiamo fatto torto a nessuno, non abbiamo ro­vinato nessuno, non abbiamo messo in mezzo nessuno.
3 Non dico questo per condannare; infatti vi ho già detto che siete nel nostro cuore, per morire insieme e insieme vivere.3 Non lo dico per condannarvi, perchè ve l'ho già detto, voi siete nei nostri cuori, per insieme vivere e insie­me morire.
4 Sono molto franco con voi e ho molto da vantarmi di voi. Sono pieno di consolazione, pervaso di gioia in ogni nostra tribolazione.
4 Grande è la fiducia che ho in voi, molto ho da gloriarmi di voi, son ripieno di con­solazione, il cuore mi trabocca digioia in mezzo a tutte le nostre tribolazioni.
5 Infatti, da quando siamo giunti in Macedonia, il nostro corpo non ha avuto sollievo alcuno, ma da ogni parte siamo tribolati: battaglie all’esterno, timori all’interno.5 Certamente, anche dopo il nostro arrivo in Macedonia, la nostra carne non ha avuto requie, anzi abbiamo patito ogni sorta di tribolazione, lotte al di fuori, timori al di dentro,
6 Ma Dio, che consola gli afflitti, ci ha consolati con la venuta di Tito;6 ma Coluic he consola gli umili, Dio, ci ha consolati con l'arrivo di Tito;
7 non solo con la sua venuta, ma con la consolazione che ha ricevuto da voi. Egli ci ha annunciato il vostro desiderio, il vostro dolore, il vostro affetto per me, cosicché la mia gioia si è ancora accresciuta.
7 e non soltanto colla venuta di lui,ma anche colla consolazione che ha ricevuto da voi; riportandoci il vostro desiderio per me, il vo­stro pianto, il vostro affetto ge­loso, ha fatto sì che io mi sono più che mai rallegrato.
8 Se anche vi ho rattristati con la mia lettera, non me ne dispiace. E se mi è dispiaciuto – vedo infatti che quella lettera, anche se per breve tempo, vi ha rattristati –,8 Ora, anche se vi ho rattristati con quella lettera, non me ne pento, e se anche me ne fossi pentito, vedendo che quella (sebbene per poco tempo), certo vi rattristò,
9 ora ne godo; non per la vostra tristezza, ma perché questa tristezza vi ha portato a pentirvi. Infatti vi siete rattristati secondo Dio e così non avete ricevuto alcun danno da parte nostra;9 ora ne godo, non già perchè siete stati rattristati, ma perchè la tristezza vi ha condotti alla penitenza; vi siete infatti rattri­stati secondo Dio da non ricevere alcun danno da parte nostra.
10 perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte.10 Or la tristezza secondo Dio produce una penitenza duratura per la salute, mentre la tristezza del secolo produce la morte.
11 Ecco, infatti, quanta sollecitudine ha prodotto in voi proprio questo rattristarvi secondo Dio; anzi, quante scuse, quanta indignazione, quale timore, quale desiderio, quale affetto, quale punizione! Vi siete dimostrati innocenti sotto ogni riguardo in questa faccenda.11 Infatti, la vostra medesima tristezza secondo Dio quanta premura, anzi, quanta difesa, quanta indignazione, quanto timore, quanto desiderio, quanto zelo, quanta severità ha prodotto in voi! Per ogni verso avete fatto vedere d'esser innocenti in quell'affare.
12 Così, anche se vi ho scritto, non fu tanto a motivo dell’offensore o a motivo dell’offeso, ma perché apparisse chiara la vostra sollecitudine per noi davanti a Dio.12 Se dunque vi scrissi, non lo feci a motivo di colui che fece l'ingiuria, nè per riguardo a colui che la soffrì, ma per manifestarvi la sollecitudine che ho di voi
13 Ecco quello che ci ha consolato.
Più che per la vostra consolazione, però, ci siamo rallegrati per la gioia di Tito, poiché il suo spirito è stato rinfrancato da tutti voi.
13 davanti a Dio. Per questo siamo stati consolati, ma nella nostra consolazione ci siam ancor più grandemente rallegrati per la gioia di Tito, lo spirito del quale è stato tranquillizzato da voi tutti.
14 Cosicché, se in qualche cosa mi ero vantato di voi con lui, non ho dovuto vergognarmene, ma, come abbiamo detto a voi ogni cosa secondo verità, così anche il nostro vanto nei confronti di Tito si è dimostrato vero.14 E se mi sono un po' gloriato di voi con lui, non son rimasto confuso; ma come in tutte le cose vi abbiamo detto la verità, così anche il vanto che avevo menato di voi con Tito è risultato verità.
15 E il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando come tutti gli avete obbedito e come lo avete accolto con timore e trepidazione.15 Egli ancor più svisceratamente vi ama, nel ricordare l'obbedienza di voi tutti, e come l'avete ricevuto con timore e tremore.
16 Mi rallegro perché posso contare totalmente su di voi.16 Godo di poter contar su voi in ogni cosa.