Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 6


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia?1 Quid ergo dicemus ? permanebimus in peccato ut gratia abundet ?
2 È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso?2 Absit. Qui enim mortui sumus peccato, quomodo adhuc vivemus in illo ?
3 O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?3 an ignoratis quia quicumque baptizati sumus in Christo Jesu, in morte ipsius baptizati sumus ?
4 Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.4 Consepulti enim sumus cum illo per baptismum in mortem : ut quomodo Christus surrexit a mortuis per gloriam Patris, ita et nos in novitate vitæ ambulemus.
5 Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione.5 Si enim complantati facti sumus similitudini mortis ejus : simul et resurrectionis erimus.
6 Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato.6 Hoc scientes, quia vetus homo noster simul crucifixus est, ut destruatur corpus peccati, et ultra non serviamus peccato.
7 Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.
7 Qui enim mortuus est, justificatus est a peccato.
8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,8 Si autem mortui sumus cum Christo, credimus quia simul etiam vivemus cum Christo,
9 sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.9 scientes quod Christus resurgens ex mortuis jam non moritur : mors illi ultra non dominabitur.
10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio.10 Quod enim mortuus est peccato, mortuus est semel : quod autem vivit, vivit Deo.
11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
11 Ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato, viventes autem Deo, in Christo Jesu Domino nostro.
12 Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri.12 Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore ut obediatis concupiscentiis ejus.
13 Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.13 Sed neque exhibeatis membra vestra arma iniquitatis peccato : sed exhibete vos Deo, tamquam ex mortuis viventes : et membra vestra arma justitiæ Deo.
14 Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma sotto la grazia.
14 Peccatum enim vobis non dominabitur : non enim sub lege estis, sed sub gratia.
15 Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo!15 Quid ergo ? peccabimus, quoniam non sumus sub lege, sed sub gratia ? Absit.
16 Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia?16 Nescitis quoniam cui exhibetis vos servos ad obediendum, servi estis ejus, cui obeditis, sive peccati ad mortem, sive obeditionis ad justitiam ?
17 Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati.17 Gratias autem Deo quod fuistis servi peccati, obedistis autem ex corde in eam formam doctrinæ, in quam traditi estis.
18 Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.
18 Liberati autem a peccato, servi facti estis justitiæ.
19 Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
19 Humanum dico, propter infirmitatem carnis vestræ : sicut enim exhibuistis membra vestra servire immunditiæ, et iniquitati ad iniquitatem, ita nunc exhibete membra vestra servire justitiæ in sanctificationem.
20 Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.20 Cum enim servi essetis peccati, liberi fuistis justitiæ.
21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte.21 Quem ergo fructum habuistis tunc in illis, in quibus nunc erubescitis ? nam finis illorum mors est.
22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna.22 Nunc vero liberati a peccato, servi autem facti Deo, habetis fructum vestrum in sanctificationem, finem vero vitam æternam.
23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.23 Stipendia enim peccati, mors. Gratia autem Dei, vita æterna, in Christo Jesu Domino nostro.