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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 4


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Gesù venne a sapere che i farisei avevano sentito dire: «Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni» –1 Quando Gesù seppe che i farisei avevano sentito che egli faceva più discepoli e battezzava più di Giovanni,
2 sebbene non fosse Gesù in persona a battezzare, ma i suoi discepoli –,2 per quanto non fosse Gesù stesso che battezzava, ma i suoi discepoli,
3 lasciò allora la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea.3 lasciò la Giudea e ritornò verso la Galilea.
4 Doveva perciò attraversare la Samaria.
4 Egli doveva passare per la Samaria.
5 Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio:5 Ora, arriva ad una città della Samaria chiamata Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato al figlio suo Giuseppe.
6 qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.6 C'era là il pozzo di Giacobbe. Gesù, affaticato com'era dal viaggio, si era seduto sul pozzo; era circa l'ora sesta.
7 Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere».7 Viene una donna della Samaria ad attingere acqua. Le dice Gesù: "Dammi da bere".
8 I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi.8 I discepoli infatti se n'erano andati in città a comperare da mangiare.
9 Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.9 Gli dice la donna samaritana: "Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
10 Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».10 Le rispose Gesù: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere", tu gli avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva".
11 Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva?11 Gli dice la donna: "Signore, non hai neppure un secchio e il pozzo è profondo. Da dove prendi dunque l'acqua viva?
12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».12 Forse tu sei più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui e i suoi figli e il suo bestiame?".
13 Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;13 Le rispose Gesù: "Colui che beve di quest'acqua, avrà ancora sete.
14 ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna».14 Colui invece che beve dell'acqua che gli darò io, non avrà mai più sete; ma l'acqua che gli darò diverrà in lui una sorgente di acqua che zampilla verso la vita eterna".
15 «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua».15 "Signore, -- gli dice la donna -- dammi quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non debba più venire qui ad attingere".
16 Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui».16 Le dice: "Va', chiama tuo marito e ritorna qui".
17 Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”.17 "Non ho marito", gli rispose la donna. Le dice Gesù: "Hai detto bene: "Non ho marito",
18 Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».18 perché hai avuto cinque mariti e ora quello che hai non è tuo marito. Quanto a questo hai detto il vero".
19 Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta!19 "Signore, -- dice la donna -- vedo che tu sei un profeta.
20 I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».20 I nostri padri adorarono su questo monte e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare".
21 Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.21 Le dice Gesù: "Credimi, donna, che viene un'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.
22 Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.22 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.
23 Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano.23 Ma viene un'ora, ed è adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità; infatti il Padre cerca tali persone che l'adorino.
24 Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità».24 Dio è Spirito, e coloro che lo adorano, in Spirito e verità devono adorarlo".
25 Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa».25 Gli dice la donna: "So che deve venire un Messia (che significa "Cristo"). Quando quegli verrà, ci annuncerà ogni cosa".
26 Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
26 Le dice Gesù: "Lo sono io, che ti parlo".
27 In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?».27 A questo punto arrivarono i suoi discepoli e rimasero meravigliati che parlasse con una donna. Nessuno però disse: "Che vuoi tu da lei?", oppure: "Perché parli con lei?".
28 La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente:28 La donna intanto abbandonò la sua giara, andò in città e disse alla gente:
29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?».29 "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto ciò che ho fatto. Non sarà forse lui il Cristo?".
30 Uscirono dalla città e andavano da lui.
30 Uscirono dalla città e andavano verso di lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia».31 Nel frattempo i discepoli lo pregavano dicendo: "Rabbì, mangia!".
32 Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».32 Ma egli disse loro: "Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete".
33 E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?».33 I discepoli dicevano fra loro: "Che qualcuno gli abbia portato da mangiare?".
34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera.34 Dice loro Gesù: "Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e portare a compimento la sua opera.
35 Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura.35 Non dite voi: "Ancora quattro mesi e viene la mietitura"? Ecco, vi dico, alzate i vostri occhi e osservate i campi: sono bianchi per la mietitura. Già
36 Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete.36 il mietitore riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore goda insieme al mietitore.
37 In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete.37 In questo caso infatti è vero il proverbio: "Diverso è chi semina da chi miete".
38 Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
38 Io vi ho mandati a mietere ciò per cui voi non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica".
39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna che aveva attestato: "Mi ha detto tutto ciò che ho fatto".
40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni.40 Quando i Samaritani arrivarono da lui, lo pregavano di rimanere presso di loro; e vi rimase due giorni.
41 Molti di più credettero per la sua parola41 Furono ancora più numerosi coloro che credettero per la sua parola.
42 e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
42 Alla donna dicevano: "Non crediamo più per il tuo discorso. Noi stessi infatti abbiamo udito e sappiamo che è veramente lui il salvatore del mondo".
43 Trascorsi due giorni, partì di là per la Galilea.43 Dopo questi due giorni ripartì di là per la Galilea.
44 Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria.44 Gesù stesso infatti aveva testimoniato: "Un profeta non gode alcun credito nella propria patria".
45 Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
45 Ora, quando Gesù arrivò in Galilea, i Galilei lo accolsero bene, avendo visto tutte le cose che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa, poiché anch'essi erano andati alla festa.
46 Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao.46 Gesù tornò dunque a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. C'era un funzionario regio, il cui figlio era ammalato, a Cafarnao.
47 Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire.47 Avendo egli saputo che Gesù era venuto dalla Giudea alla Galilea, si recò da lui e lo pregava di scendere e guarire il figlio suo, perché stava per morire.
48 Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».48 Gesù gli disse: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete".
49 Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».49 Gli dice il funzionario regio: "Scendi prima che il mio ragazzo muoia".
50 Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino.50 Gli dice Gesù: "Va'! Tuo figlio vive". Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e partì.
51 Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».51 Mentre egli già scendeva, i suoi servi gli andarono incontro dicendogli che suo figlio viveva.
52 Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato».52 Allora chiese informazioni sull'ora in cui aveva cominciato a stare meglio. Gli risposero: "La febbre lo lasciò ieri all'ora settima".
53 Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia.53 Il padre riconobbe che quella era l'ora in cui Gesù gli aveva detto: "Tuo figlio vive" e credette lui e la sua famiglia al completo.
54 Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.54 Gesù compì questo secondo segno ritornando dalla Giudea alla Galilea.