Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 13


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.1 Aderant autem quidam ipso in tempore nuntiantes illi de Galilaeis,quorum sanguinem Pilatus miscuit cum sacrificiis eorum.
2 Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte?2 Et respondens dixitillis: “ Putatis quod hi Galilaei prae omnibus Galilaeis peccatores fuerunt,quia talia passi sunt?
3 No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.3 Non, dico vobis, sed, nisi paenitentiam egeritis, omnessimiliter peribitis.
4 O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?4 Vel illi decem et octo, supra quos cecidit turris inSiloam et occidit eos, putatis quia et ipsi debitores fuerunt praeter omneshomines habitantes in Ierusalem?
5 No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
5 Non, dico vobis, sed, si non paenitentiamegeritis, omnes similiter peribitis ”.
6 Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.6 Dicebat autem hanc similitudinem: “ Arborem fici habebat quidam plantatam invinea sua et venit quaerens fructum in illa et non invenit.
7 Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”.7 Dixit autem adcultorem vineae: “Ecce anni tres sunt, ex quo venio quaerens fructum inficulnea hac et non invenio. Succide ergo illam. Ut quid etiam terram evacuat?”.
8 Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime.8 At ille respondens dicit illi: “Domine, dimitte illam et hoc anno, usque dumfodiam circa illam et mittam stercora,
9 Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
9 et si quidem fecerit fructum infuturum; sin autem succides eam” ”.
10 Stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato.10 Erat autem docens in una synagogarum sabbatis.
11 C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.11 Et ecce mulier, quaehabebat spiritum infirmitatis annis decem et octo et erat inclinata nec omninopoterat sursum respicere.
12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia».12 Quam cum vidisset Iesus, vocavit et ait illi: “Mulier, dimissa es ab infirmitate tua ”,
13 Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
13 et imposuit illi manus; etconfestim erecta est et glorificabat Deum.
14 Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».14 Respondens autem archisynagogus, indignans quia sabbato curasset Iesus,dicebat turbae: “ Sex dies sunt, in quibus oportet operari; in his ergo veniteet curamini et non in die sabbati ”.
15 Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?15 Respondit autem ad illum Dominus etdixit: “ Hypocritae, unusquisque vestrum sabbato non solvit bovem suum autasinum a praesepio et ducit adaquare?
16 E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».16 Hanc autem filiam Abrahae, quamalligavit Satanas ecce decem et octo annis, non oportuit solvi a vinculo istodie sabbati? ”.
17 Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
17 Et cum haec diceret, erubescebant omnes adversarii eius, etomnis populus gaudebat in universis, quae gloriose fiebant ab eo.
18 Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare?18 Dicebat ergo: “ Cui simile est regnum Dei, et cui simile existimabo illud?
19 È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
19 Simile est grano sinapis, quod acceptum homo misit in hortum suum, et crevitet factum est in arborem, et volucres caeli requieverunt in ramis eius ”.
20 E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio?20 Et iterum dixit: “ Cui simile aestimabo regnum Dei?
21 È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
21 Simile est fermento,quod acceptum mulier abscondit in farinae sata tria, donec fermentaretur totum”.
22 Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.22 Et ibat per civitates et castella docens et iter faciens in Hierosolymam.
23 Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro:23 Ait autem illi quidam: “ Domine, pauci sunt, qui salvantur? ”. Ipse autemdixit ad illos:
24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.24 “ Contendite intrare per angustam portam, quia multi, dicovobis, quaerent intrare et non poterunt.
25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”.25 Cum autem surrexerit pater familiaset clauserit ostium, et incipietis foris stare et pulsare ostium dicentes: “Domine,aperi nobis”; et respondens dicet vobis: “Nescio vos unde sitis”.
26 Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”.26 Tuncincipietis dicere: “Manducavimus coram te et bibimus, et in plateis nostrisdocuisti”;
27 Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.27 et dicet loquens vobis: “Nescio vos unde sitis; discedite ame, omnes operarii iniquitatis”.
28 Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.28 Ibi erit fletus et stridor dentium, cumvideritis Abraham et Isaac et Iacob et omnes prophetas in regno Dei, vos autemexpelli foras.
29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.29 Et venient ab oriente et occidente et aquilone et austro etaccumbent in regno Dei.
30 Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
30 Et ecce sunt novissimi, qui erunt primi, et suntprimi, qui erunt novissimi ”.
31 In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».31 In ipsa hora accesserunt quidam pharisaeorum dicentes illi: “ Exi et vadehinc, quia Herodes vult te occidere ”.
32 Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta.32 Et ait illis: “ Ite, dicite vulpiilli: “Ecce eicio daemonia et sanitates perficio hodie et cras et tertiaconsummor.
33 Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
33 Verumtamen oportet me hodie et cras et sequenti ambulare, quia noncapit prophetam perire extra Ierusalem”.
34 Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!34 Ierusalem, Ierusalem, quae occidis prophetas et lapidas eos, qui missi suntad te, quotiens volui congregare filios tuos, quemadmodum avis nidum suum subpinnis, et noluistis.
35 Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».35 Ecce relinquitur vobis domus vestra. Dico autem vobis:Non videbitis me, donec veniat cum dicetis: “Benedictus, qui venit in nomineDomini” ”.