Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Zaccaria 14


font
BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Ecco, viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te.1 Ecce venit dies Domino, et dividentur spolia tua in me dio tui,
2 Il Signore radunerà tutte le nazioni contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violentate, metà della città partirà per l’esilio, ma il resto del popolo non sarà strappato dalla città.2 etcongregabo omnes gentes ad Ierusalem in proelium, et capietur civitas, etvastabuntur domus, et mulieres violabuntur; et egredietur media pars civitatisin captivitatem, et reliquum populi non auferetur ex urbe.
3 Il Signore uscirà e combatterà contro quelle nazioni, come quando combatté nel giorno dello scontro.3 Et egredieturDominus et proeliabitur contra gentes illas, sicut proeliatus est in diecertaminis.
4 In quel giorno i suoi piedi si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e l’altra verso mezzogiorno.4 Et stabunt pedes eius in die illa super montem Olivarum, qui estcontra Ierusalem ad orientem; et scindetur mons Olivarum ex media parte sui adorientem et ad occidentem, praerupto grandi valde, et separabitur medium montisad aquilonem et medium eius ad meridiem.
5 Allora voi fuggirete attraverso la valle fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal; voi fuggirete come quando fuggiste durante il terremoto, al tempo di Ozia, re di Giuda. Verrà allora il Signore, mio Dio, e con lui tutti i suoi santi.
5 Et fugietis ad vallem montium eorum,quoniam vallis montium pertinget usque ad Iasol; et fugietis, sicut fugistis afacie terraemotus in diebus Oziae regis Iudae, et veniet Dominus Deus meus,omnesque sancti cum eo.
6 In quel giorno non vi sarà né luce né freddo né gelo:6 Erit: in die illa non erit lux sed frigus et gelu;
7 sarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte, e verso sera risplenderà la luce.7 et erit dies una, quaenota est Domino, non dies neque nox; et in tempore vesperi erit lux.
8 In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il mare occidentale: ve ne saranno sempre, estate e inverno.8 Et erit:in die illa exibunt aquae vivae de Ierusalem, medium earum ad mare orientale, etmedium earum ad mare occidentale: in aestate et in hieme erunt.
9 Il Signore sarà re di tutta la terra. In quel giorno il Signore sarà unico e unico il suo nome.9 Et eritDominus rex super omnem terram: in die illa erit Dominus unus, et erit nomeneius unum.
10 Tutto il paese si trasformerà in pianura, da Gheba fino a Rimmon, a meridione di Gerusalemme, che si eleverà e sarà abitata nel luogo dov’è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima porta, cioè fino alla porta dell’Angolo, e dalla torre di Cananèl fino ai torchi del re.10 Et revertetur omnis terra in desertum, a Gabaa usque ad Remmon ad austrumIerusalem, quae exaltabitur et habitabitur in loco suo, a porta Beniamin usquead locum portae Prioris, et usque ad portam Angulorum, et a turre Hananeel usquead Torcularia regis.
11 Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.
11 Et habitabunt in ea, et anathema non erit amplius; sedhabitabitur Ierusalem secura.
12 Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: imputridiranno le loro carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite e la lingua marcirà loro in bocca.12 Et haec erit plaga, qua percutiet Dominus omnes gentes, quae pugnaveruntadversus Ierusalem: tabescet caro uniuscuiusque stantis super pedes suos, etoculi eius contabescent in foraminibus suis, et lingua eius contabescet in oresuo.
13 In quel giorno vi sarà, per opera del Signore, un grande tumulto tra loro: uno afferrerà la mano dell’altro e alzerà la mano sopra la mano del suo amico.13 In die illa erit tumultus Domini magnus in eis, et apprehendet vir manumproximi sui, et elevabitur manus eius super manum proximi sui.
14 Anche Giuda combatterà a Gerusalemme e là si ammasseranno le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità.14 Sed et Iudaspugnabit in Ierusalem, et congregabuntur divitiae omnium gentium in circuitu,aurum et argentum et vestes multae nimis.
15 Di piaga simile saranno colpiti i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti.
15 Et sic erit ruina equi, muli,cameli et asini et omnium iumentorum, quae fuerint in castris illis, sicut ruinahaec.
16 Allora i superstiti, fra tutte le nazioni che avranno combattuto contro Gerusalemme, vi andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare la festa delle Capanne.16 Et omnes, qui reliqui fuerint de universis gentibus, quae venerunt contraIerusalem, ascendent ab anno in annum, ut adorent Regem, Dominum exercituum, etcelebrent festivitatem Tabernaculorum.
17 Se qualcuna delle famiglie della terra non andrà a Gerusalemme per adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia.17 Et erit: qui non ascenderit defamiliis terrae ad Ierusalem, ut adoret Regem, Dominum exercituum, non eritsuper eos imber.
18 Se la famiglia d’Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore infliggerà alle nazioni che non saranno salite a celebrare la festa delle Capanne.18 Quod et si familia Aegypti non ascenderit et non venerit,super eos erit plaga, qua percutit Dominus gentes, quae non ascenderint adcelebrandam festivitatem Tabernaculorum.
19 Questo sarà il castigo per l’Egitto e per tutte le nazioni che non saranno salite a celebrare la festa delle Capanne.
19 Haec erit poena Aegypti, et haecpoena omnium gentium, quae non ascenderint ad celebrandam festivitatemTabernaculorum.
20 In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: “Sacro al Signore”, e i recipienti nel tempio del Signore saranno come i vasi per l’aspersione che sono davanti all’altare.20 In die illa erit super tintinnabula equorum; “SanctumDomino”; et erunt lebetes in domo Domini quasi phialae coram altari.
21 Anzi, tutti i recipienti di Gerusalemme e di Giuda saranno sacri al Signore degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e li adopereranno per cuocere le carni. In quel giorno non vi sarà neppure un mercante nella casa del Signore degli eserciti».21 Eterit omnis lebes in Ierusalem et in Iuda sanctificatus Domino exercituum; etvenient omnes immolantes et sument ex eis et coquent in eis, et non eritmercator ultra in domo Domini exercituum in die illo ”.