Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Osea 14


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1Samaria sconterà la sua pena,
perché si è ribellata al suo Dio.
Periranno di spada,
saranno sfracellati i bambini;
le donne incinte sventrate.
2Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
3Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: «Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
4Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia».
5«Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
6Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
7si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
8Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
9Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia».
10Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano.

Note:

Os 14,2-10:Le minacce non sono l'ultima parola del profeta (cf. già Os 2,16-25; Os 3,5; Os 11,8-11; Os 12,10). In una liturgia di vera penitenza, che fa riscontro a Os 6,1-6 , annunzia definitivamente la salvezza.

Os 14,3:le parole da dire: parole di pentimento sincero (a differenza di Os 6,1-3), e non sacrifici (Os 6,6).

Os 14,4:cavalli: il rigetto degli idoli implicherà il rifiuto di quelle forme di idolatria che sono rappresentate dalla fiducia nelle alleanze straniere (Assur) e nella potenza militare (i cavalli, cioè i carri d'assalto), fiducia terrena che si era sostituita alla fiducia in Jahve, il solo salvatore (cf. Os 8,9+; Is 30,1-5; Is 31,1-3).

Os 14,6:come un albero del Libano ,alla lettera: «come il Libano».

Os 14,8:alla mia ombra: conget.; i LXX traducono: «ritorneranno a sedersi alla sua ombra»; il TM legge «ritorneranno quelli che sono seduti alla sua ombra».

Os 14,9:che ha: conget.; il TM legge: «cosa ho». - si trova frutto: il «frutto» fa di nuovo allusione all'etimologia di Efraim (cf. Os 13,15+). - Il cipresso verdeggiante simboleggia la vita, la cui sorgente è solo il Signore. Dopo aver condannato i culti idolatrici praticati sotto gli alberi sacri (Os 4,13), il Signore lascia capire di essere lui la realtà, di cui i culti della fertilità non sono che una caricatura.

Os 14,10:Aggiunta di stile sapienziale.