Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Osea 10


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1Vite rigogliosa era Israele,
che dava sempre il suo frutto;
ma più abbondante era il suo frutto,
più moltiplicava gli altari;
più ricca era la terra,
più belle faceva le sue stele.
2Il loro cuore è falso;
orbene, sconteranno la pena!
Egli stesso demolirà i loro altari,
distruggerà le loro stele.
3Allora diranno: «Non abbiamo più re,
perché non rispettiamo il Signore.
Ma anche il re, che cosa potrebbe fare per noi?».
4Dicono parole vane, giurano il falso,
concludono alleanze:
il diritto fiorisce come pianta velenosa
nei solchi dei campi.
5Gli abitanti di Samaria trepidano
per il vitello di Bet-Aven;
è in lutto il suo popolo
e i suoi sacerdoti ne fanno lamento,
perché la sua gloria sta per andarsene.
6Sarà portato anch’esso in Assiria
come offerta al gran re.
Èfraim ne avrà vergogna,
Israele arrossirà per i suoi intrighi.
7Perirà Samaria con il suo re,
come un fuscello sull’acqua.
8Le alture dell’iniquità, peccato d’Israele,
saranno distrutte,
spine e cardi cresceranno sui loro altari;
diranno ai monti: «Copriteci»
e ai colli: «Cadete su di noi».
9Fin dai giorni di Gàbaa
tu hai peccato, Israele.
Là si fermarono,
e la battaglia non li raggiungerà forse a Gàbaa
contro i figli dell’iniquità?
10«Io voglio colpirli:
si raduneranno i popoli contro di loro,
perché sono attaccati alla loro duplice colpa.
11Èfraim è una giovenca addestrata,
cui piace trebbiare il grano.
Ma io farò pesare il giogo
sul suo bel collo;
attaccherò Èfraim all’aratro
e Giacobbe all’erpice.
12Seminate per voi secondo giustizia
e mieterete secondo bontà;
dissodatevi un campo nuovo,
perché è tempo di cercare il Signore,
finché egli venga
e diffonda su di voi la giustizia.
13Avete arato empietà e mietuto ingiustizia,
avete mangiato il frutto della menzogna.
Poiché hai riposto fiducia nella tua forza
e nella moltitudine dei tuoi guerrieri,
14un rumore di guerra si alzerà contro il tuo popolo
e tutte le tue fortezze saranno distrutte.
Come Salmàn devastò Bet-Arbèl
nel giorno della battaglia
in cui la madre fu sfracellata sui figli,
15così sarà fatto a te, casa d’Israele,
per la tua enorme malvagità.
All’alba sarà la fine del re d’Israele.

Note:

Os 10,2:è falso: finge di essere attaccato al Signore, mentre in realtà è con i Baal.

Os 10,3:Non abbiamo più re: l'instabilità del potere e la tutela assira tolgono ogni efficacia all'istituzione regale.

Os 10,4:come cicuta: ironico: ciò che prospera è la perversione del diritto divenuto una pianta velenosa (cf. Am 6,12).

Os 10,5:il vitello: con i LXX e sir.; il TM ha: «i vitelli».

Os 10,6:al gran re: conget.; il TM ha «al re Jareb» o «al re vendicatore» (cf. Os 5,13+)

Os 10,8:diranno ai monti: davanti all'immensa catastrofe che li priva di ogni ragione di vita essi invocheranno la fine del mondo. - Nello stesso senso Gesù cita la frase (Lc 23,30 , cf. Ap 6,16).

Os 10,9:in Gàbaa: per il profeta, c'è continuità tra il crimine di Gàbaa (Gdc 19) e quelli attuali. E c'è continuità anche nel castigo.

Os 10,10:Io verrò: secondo i LXX; il TM legge: «nel mio desiderio, e io punirò». - duplice colpa: oscuro; forse si tratta della regalità, proclamata a Mizpà presso Gàbaa (1Sam 10,23-24) e del crimine di Gdc 19 ; forse solo di quest'ultimo, poiché «duplice» può essere sinonimo di «enorme».

Os 10,11-12:I vv 11-12 indicano il disegno che il Signore aveva per Efraim: gli è affidata una missione, descritta con l'aiuto della metafora dell'aratura e della semina (v 11), ma che in realtà è d'un altro ordine: far regnare la giustizia e l'amore, ricercare il Signore (v 12). Egli ha invece fatto il contrario (v 13).

Os 10,12:giustizia: nel senso religioso di conformità alla volontà divina espressa dalla sua legge (Os 8,12).

Os 10,13:nei tuoi carri: con i LXX; il TM legge «nella tua strada».

Os 10,14:Salmàn: probabilmente il re moabita Salamanu, contemporaneo di Tiglat-Pilezer III (745-727), al tempo di un'incursione in Gàlaad, dove si trovava Bet-Arbel o Irbid. - fu sfracellata sui figli oppure «con i suoi figli». Tali orrori accompagnavano allora la presa delle città (cf. Os 14,1; 2Re 8,12; Is 13,16; Na 3,10; Sal 137,9).

Os 10,15:all'alba: l'alba è spesso il momento in cui inizia la battaglia (Gdc 9,34-37; Sal 46,6;Is 17,14) e in cui Dio, quindi, concede la vittoria o punisce con la disfatta .