Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Sapienza 16


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Per questo furono giustamente puniti con esseri simili
e torturati con una moltitudine di bestie.
1 Per questo furono giustamente castigati con le medesime cose e furono tormentati con una moltitudine di bestie.
2 Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo;
per appagarne il forte appetito
gli preparasti come cibo quaglie dal gusto insolito,
2 Invece di questo castigo, beneficasti il tuo popolo; per soddisfarne l'ardente desiderio, preparasti un cibo di gusto meraviglioso, le quaglie,
3 perché quelli che desideravano cibo,
a causa del ribrezzo per gli animali inviati contro di loro,
perdessero anche l’istinto della fame,
mentre questi, rimasti privi di cibo per un breve periodo,
provassero un gusto insolito.
3 perché quelli che desideravano il cibo, per il disgusto delle bestie inviate loro contro, perdessero anche l'appetito naturale, mentre questi, divenuti bisognosi per breve tempo, gustassero un cibo meraviglioso.
4 Era necessario che su quei tiranni
si abbattesse una carestia implacabile
e a questi si mostrasse soltanto
come erano tormentati i loro nemici.
4 Veramente era necessario che su quei tiranni sopravvenisse una inevitabile indigenza, ma a questi solo che si mostrasse come erano tormentati i loro nemici.
5 Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e venivano distrutti per i morsi di serpenti sinuosi,
la tua collera non durò sino alla fine.
5 Quando infatti sopravvenne su di loro la furia terribile delle belve ed erano sterminati dai morsi di velenosi serpenti, la tua ira non durò sino alla fine.
6 Per correzione furono turbati per breve tempo,
ed ebbero un segno di salvezza
a ricordo del precetto della tua legge.
6 A scopo di ammonizione e per breve tempo furono tormentati, avendo avuto un segno di salvezza, perché conservassero il ricordo del precetto della tua legge.
7 Infatti chi si volgeva a guardarlo era salvato
non per mezzo dell’oggetto che vedeva,
ma da te, salvatore di tutti.
7 Infatti chi vi si volgeva, non era salvato da ciò che guardava, ma da te, salvatore di tutti.
8 Anche in tal modo hai persuaso i nostri nemici
che sei tu colui che libera da ogni male.
8 Anche con questo persuadesti i nostri nemici che sei tu colui che libera da ogni male.
9 Essi infatti furono uccisi dai morsi di cavallette e mosconi,
né si trovò un rimedio per la loro vita,
meritando di essere puniti con tali mezzi.
9 Veramente li uccisero i morsi di cavallette e di mosche, né si trovò un rimedio per la loro vita, perché meritavano di essere castigati da tali bestie;
10 Invece contro i tuoi figli
neppure i denti di serpenti velenosi prevalsero,
perché la tua misericordia venne loro incontro e li guarì.
10 ma i denti di serpenti velenosi non vinsero i tuoi figli, poiché intervenne la tua misericordia e li guarì.
11 Perché ricordassero le tue parole,
venivano feriti ed erano subito guariti,
per timore che, caduti in un profondo oblio,
fossero esclusi dai tuoi benefici.
11 Perché conservassero il ricordo delle tue parole, erano puniti e subito salvati, per timore che, caduti in un profondo oblio, fossero esclusi dai tuoi benefici.
12 Non li guarì né un’erba né un unguento,
ma la tua parola, o Signore, che tutto risana.
12 Non li guarì né erba né unguento, ma la tua parola, Signore, che tutto sana.
13 Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte,
conduci alle porte del regno dei morti e fai risalire.
13 Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte, conduci alle porte degl'inferi e riconduci indietro.
14 L’uomo uccide con la sua malvagità,
ma non può far ritornare uno spirito che se n’è andato,
né libera un’anima già accolta nel regno dei morti.
14 L'uomo nella sua malvagità può uccidere, ma non può richiamare lo spirito che è uscito, né liberare un'anima che è stata rinchiusa.
15 È impossibile sfuggire alla tua mano:
15 E' impossibile sfuggire alla tua mano.
16 perciò gli empi, che rifiutavano di conoscerti,
furono fustigati dalla forza del tuo braccio,
perseguitati da piogge strane, da grandine,
da acquazzoni travolgenti, e consumati dal fuoco.
16 Gli empi, che rifiutavano di conoscerti, furono puniti con la forza del tuo braccio, perseguitati da insolite piogge, da grandine e da uragani spaventosi e consumati dal fuoco.
17 E, cosa più sorprendente, nell’acqua che tutto spegne
il fuoco prendeva sempre più forza,
perché alleato dei giusti è l’universo.
17 E, cosa mirabile, nell'acqua che tutto spegne, il fuoco prendeva maggior vigore, poiché difensore dei giusti è l'universo.
18 Talvolta la fiamma si attenuava
per non bruciare gli animali inviati contro gli empi
e per far loro comprendere a tale vista
che erano incalzati dal giudizio di Dio.
18 Talvolta veramente la fiamma si mitigava per non consumare gli animali inviati contro gli empi, ma perché essi, a tal vista, comprendessero che erano incalzati dal giudizio di Dio;
19 Altre volte, anche in mezzo all’acqua,
la fiamma bruciava oltre la potenza del fuoco
per distruggere i germogli di una terra iniqua.
19 altre volte anche in mezzo all'acqua la fiamma bruciava oltre la potenza del fuoco, per distruggere i prodotti di una terra iniqua.
20 Invece hai sfamato il tuo popolo con il cibo degli angeli,
dal cielo hai offerto loro un pane pronto senza fatica,
capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto.
20 Al contrario nutristi il tuo popolo con il cibo degli angeli e preparasti per loro dal cielo un pane già pronto, senza fatica, capace di procurare ogni delizia e di soddisfare ogni gusto.
21 Questo tuo alimento manifestava la tua dolcezza verso i figli,
si adattava al gusto di chi ne mangiava,
si trasformava in ciò che ognuno desiderava.
21 Veramente quel tuo sostentamento manifestava la tua dolcezza per i figli, adattandosi al desiderio di chi ne mangiava, si mutava in ciò che uno voleva.
22 Neve e ghiaccio resistevano al fuoco e non si fondevano,
perché sapessero che il fuoco, che ardeva nella grandine
e lampeggiava nelle piogge, distruggeva i frutti dei nemici;
22 Neve e ghiaccio resistevano al fuoco e non si consumavano, perché conoscessero che il fuoco, divampante tra la grandine e sfolgorante tra la pioggia, distruggeva i frutti dei nemici.
23 al contrario, perché i giusti si nutrissero,
dimenticava perfino la propria forza.
23 Ma questo, al contrario, per nutrire i giusti, dimenticava anche la propria potenza.
24 La creazione infatti, obbedendo a te che l’hai fatta,
si irrigidisce per punire gli ingiusti
e si addolcisce a favore di quelli che confidano in te.
24 La creazione, infatti, servendo a te che l'hai fatta, si eccita in punizione contro gli ingiusti e si distende a beneficio di quanti confidano in te.
25 Per questo anche allora, adattandosi a tutto,
era al servizio del tuo dono che nutre tutti,
secondo il desiderio di chi ti pregava,
25 Per questo anche allora, piegandosi a tutto, serviva al tuo dono che tutto nutre, secondo il desiderio di quanti erano nel bisogno,
26 perché i tuoi figli, che hai amato, o Signore,
imparassero che non le diverse specie di frutti nutrono l’uomo,
ma la tua parola tiene in vita coloro che credono in te.
26 perché i tuoi figli, che ami, Signore, imparassero che non i diversi frutti fanno vivere l'uomo, ma la tua parola conserva in vita quanti credono in te.
27 Ciò che infatti non era stato distrutto dal fuoco
si scioglieva appena scaldato da un breve raggio di sole,
27 Infatti, ciò che non era stato distrutto dal fuoco, subito si scioglieva, riscaldato da un semplice raggio di sole
28 perché fosse noto che si deve prevenire il sole per renderti grazie
e incontrarti al sorgere della luce,
28 perché fosse noto che è necessario prevenire il sole per renderti grazie e incontrarti al sorgere della luce,
29 poiché la speranza dell’ingrato si scioglierà come brina invernale
e si disperderà come un’acqua inutilizzabile.
29 poiché la speranza dell'ingrato si scioglierà come brina invernale e scorrerà via come acqua inutile.