Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giuditta 9


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Allora Giuditta cadde con la faccia a terra, sparse cenere sul capo, mise allo scoperto il cilicio di cui era rivestita e, nell’ora in cui nel tempio di Dio a Gerusalemme veniva offerto l’incenso della sera, supplicò a gran voce il Signore:1 Partiti quelli, entrò Giuditta nel suo oratorio, e vestita di cilicio sparse di cenere la sua testa, e prostratasi dinanzi al Signore, a lui alzava sue voci dicendo:
2 «Signore, Dio del padre mio Simeone, tu hai messo nella sua mano una spada per fare vendetta degli stranieri, che avevano sciolto la cintura d’una vergine per contaminarla, ne avevano denudato i fianchi a sua vergogna e ne avevano contaminato il grembo per disonorarla. Tu avevi detto: “Questo non si deve fare!”. Ma essi l’hanno fatto.2 Signore Dio del padre mio Simeon, il quale gli mettesti in mano la spada per punire quegli stranieri, i quali per infame passione violaromo, e maltrattano una vergine facendole vergogna:
3 Per questo hai consegnato alla morte i loro capi e quel giaciglio, usato con l’inganno, con l’inganno fu bagnato del loro sangue; hai abbattuto gli schiavi insieme ai loro capi e i capi sui loro troni.3 Onde le loro donne divenner preda, e le figliuole loro divennero ancelle, e tutte le loro sostanze furono acquisto de servi tuoi, che arsero di zelo dell'onor tuo; dà (ti prego) aiuto a me vedova, o Signore Dio mio.
4 Hai destinato le loro mogli alla preda, le loro figlie alla schiavitù, tutte le loro spoglie alla divisione tra i figli da te prediletti, perché costoro, accesi del tuo zelo, erano rimasti inorriditi della profanazione del loro sangue e ti avevano chiamato in aiuto. O Dio, mio Dio, ascolta anche me che sono vedova.
4 Perchè da te quelle cose furon fatte in antico, e altre ne ideasti dopo di quelle; e quello fu che tu volesti.
5 Tu hai fatto ciò che precedette quelle vicende, le vicende stesse e ciò che seguì. Tu hai stabilito le cose presenti e le future e quello che tu hai progettato si è compiuto.5 Imperocchè tutte a te sono aperte le vie,e i tuoi giudizj gli hai fondati nella tua providenza.
6 Le cose da te deliberate si sono presentate e hanno detto: “Eccoci!”. Perché tutte le tue vie sono preparate in anticipo e i tuoi giudizi sono preordinati.6 Volgi adesso lo sguardo sopra gli alloggiamenti degli Assiri, come una volta ti degnasti di volgerlo sopra gli alloggiamenti degli Egiziani, allorchè armati correvano dietro a tuoi servi confidati nei loro cocchi, e ne lor cavalieri, e nella moltitudine de combattenti.
7 Ecco, infatti, gli Assiri si sono esaltati nella loro potenza, vanno in superbia per i loro cavalli e i cavalieri, si vantano della forza dei loro fanti, poggiano la loro speranza sugli scudi e sulle lance, sugli archi e sulle fionde, e non sanno che tu sei il Signore, che stronchi le guerre.7 Ma tu gettasti lo sguardo sopra i loro allogiamenti, e furono involti nelle tenebre.
8 Signore è il tuo nome. Abbatti la loro forza con la tua potenza e rovescia la loro violenza con la tua ira: hanno deciso di profanare il tuo santuario, di contaminare la Dimora dove riposa il tuo nome glorioso, di abbattere con il ferro i corni del tuo altare.8 L'abisso arrestò i loro passi, e le acque li ricopersero.
9 Guarda la loro superbia, fa’ scendere la tua ira sulle loro teste, metti nella mia mano di vedova la forza di fare quello che ho pensato.9 Lo stesso sia di costoro, o Signore, i quali confidano nella lor moltitudine, e de' loro cocchi, e delle lance, e degli scudi, e delle frecce, e delle aste si gloriano.
10 Con la lusinga delle mie labbra abbatti lo schiavo con il suo padrone e il padrone con il suo servo; spezza la loro alterigia per mezzo di una donna.10 Ed essi non hanno, come Dio nostro se tu, il quale fin ab antico struggi gli eserciti, e ti nomi il Signore.
11 La tua forza, infatti, non sta nel numero, né sui forti si regge il tuo regno: tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei piccoli, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati.11 Alza il tuo braccio, come già altre volte, e colla tua virtù conquidi la loro possanza vada a terra ai colpi dell'ira tua il poter di costoro; i quali si promettono di violare il tuo Santuario, di contaminare il tabernacolo, che porta il tuo nome, e di recidere colla spada il corno del tuo altare.
12 Sì, sì, Dio di mio padre, Dio dell’eredità d’Israele, Signore dei cieli e della terra, creatore delle acque, re di tutte le tue creature, ascolta la mia preghiera!12 Fa, Signore, che la sua propria spada serva a troncare la sua superbia:
13 Fa’ che la mia parola lusinghiera diventi piaga e flagello di costoro, che fanno progetti crudeli contro la tua alleanza e il tuo tempio consacrato, contro la vetta di Sion e la sede dei tuoi figli.13 I suoi occhi sieno il laccio, al quale egli sia preso da me, e tu lo percuoterai colle affettuose parole della mia bocca.
14 Da’ a tutto il tuo popolo e a ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio di ogni potere e di ogni forza, e non c’è altri, all’infuori di te, che possa proteggere la stirpe d’Israele».14 Dà al mio spirito fermezza per disprezzarlo, e virtù per abbatterlo.
15 Imperocchè monumento al tuo nome sarà, che lo abbia steso al suolo la mano di una donna.
16 Imperocchè non sta il tuo potere nelle molte schiere, nè ti ti compiaci nelle forze dei cavalieri: e ab antico dispiacquero a te i superbi, ma gradisti mai sempre l'orazione degli umili, e de mansueti.
17 Dio de'cieli, creatore delle acque, e Signore di tutte le creature, esaudisci me miserabile, che a te ricorro, e tutto spero dalla tua misericordia.
18 Ricordati, Signore, della tua alleanza, metti in bocca a me le parole, e fortifica il mio cuore in questa impresa, affinchè la tua casa resti sempre santificata al tuo culto.
19 E le genti tutte conoscano, come Dio se tu, e altro non havvenne fuori di te.