Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Giuditta 4


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1Quando gli Israeliti che abitavano in tutta la Giudea appresero quello che Oloferne, il comandante supremo di Nabucodònosor, aveva fatto agli altri popoli e come aveva messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allo sterminio,2furono presi da indicibile terrore di fronte a lui e trepidarono per Gerusalemme e per il tempio del Signore, loro Dio.3Essi erano tornati da poco dall’esilio e di recente tutto il popolo si era radunato in Giudea; gli arredi sacri e l’altare e il tempio erano stati consacrati dopo la profanazione.
4Perciò mandarono messaggeri in tutto il territorio della Samaria, a Cona, a Bet-Oron, a Belmàin, a Gerico, a Coba, ad Aisorà e nella valle di Salem,5e disposero di occupare in anticipo tutte le cime dei monti più alti, di circondare di mura i villaggi di quelle zone e di raccogliere vettovaglie in preparazione alla guerra, poiché nelle loro campagne era appena terminata la mietitura.6Inoltre Ioakìm, sommo sacerdote a Gerusalemme in quel tempo, scrisse agli abitanti di Betùlia e di Betomestàim, situata di fronte a Èsdrelon, all’imbocco della pianura che si estende vicino a Dotàim,7ordinando loro di occupare i valichi dei monti, perché di là si apriva la via d’ingresso alla Giudea e sarebbe stato facile arrestarli al valico, dove per la strettezza del passaggio tutti erano obbligati a procedere a due a due.
8Gli Israeliti fecero come avevano loro ordinato il sommo sacerdote Ioakìm e il consiglio degli anziani di tutto il popolo d’Israele, che si trovava a Gerusalemme.9E ogni Israelita levò il suo grido a Dio con fervida insistenza e tutti si umiliarono con grande zelo.10Essi con le mogli e i bambini, i loro armenti e ogni forestiero e mercenario e i loro schiavi si cinsero di sacco i fianchi.11Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano a Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore.12Ricoprirono di sacco anche l’altare e alzarono il loro grido al Dio d’Israele, tutti insieme senza interruzione, supplicando che i loro figli non fossero destinati al bottino, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alla distruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti.
13Il Signore ascoltò il loro grido e volse lo sguardo alla loro tribolazione, mentre il popolo digiunava da molti giorni in tutta la Giudea e a Gerusalemme, davanti al santuario del Signore onnipotente.14Il sommo sacerdote Ioakìm e tutti gli altri sacerdoti che stavano davanti al Signore e tutti i ministri del culto divino, con i fianchi cinti di sacco, offrivano l’olocausto perenne, i sacrifici votivi e le offerte spontanee del popolo.15Avevano cosparso di cenere i loro turbanti e invocavano intensamente il Signore, perché provvedesse benignamente a tutta la casa d’Israele.

Note:

Gdt 4,3:L'autore qui fa astrazione dal tempo (cf. introduzione, p. 865) per presentare, ancor vivo Nabucodonosor, il ritorno dall'esilio e il ripopolamento di Gerusalemme (539-400), forse addirittura la purificazione del tempio successiva alla persecuzione di Antioco IV (165).

Gdt 4,6:Betulia e Betomestaim: tutt'e due queste città restano sconosciute, fuori di questo libro. Betulia viene qui presentata come una posizione-chiave per il passaggio verso la Giudea (Gdt 7 e Gdt 8,21).

Gdt 4,8:Prima dell'esilio non esisteva, accanto al sommo sacerdote, nessun «consiglio degli anziani». Sembra invece che all'epoca greca fosse già un'istituzione permanente.

Gdt 4,9:con grande impegno: dittografia, BJ omette.

Gdt 4,11:le mani: conget.; il greco legge: «i loro sacchi»; volg. presenta: «fecero prostrare i loro bambini davanti al tempio».

Gdt 4,12:anche l'altare: l'uso del sacco come abito di penitenza è normale, ma questo gesto è insolito.

Gdt 4,13:Volg. ricorda una missione del sommo sacerdote attraverso tutto Israele, per esortare alla preghiera, ricordando l'antica sconfitta di Amalek (Es 17,9-13).