Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Giuditta 9


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1Allora Giuditta cadde con la faccia a terra, sparse cenere sul capo, mise allo scoperto il cilicio di cui era rivestita e, nell’ora in cui nel tempio di Dio a Gerusalemme veniva offerto l’incenso della sera, supplicò a gran voce il Signore:2«Signore, Dio del padre mio Simeone, tu hai messo nella sua mano una spada per fare vendetta degli stranieri, che avevano sciolto la cintura d’una vergine per contaminarla, ne avevano denudato i fianchi a sua vergogna e ne avevano contaminato il grembo per disonorarla. Tu avevi detto: “Questo non si deve fare!”. Ma essi l’hanno fatto.3Per questo hai consegnato alla morte i loro capi e quel giaciglio, usato con l’inganno, con l’inganno fu bagnato del loro sangue; hai abbattuto gli schiavi insieme ai loro capi e i capi sui loro troni.4Hai destinato le loro mogli alla preda, le loro figlie alla schiavitù, tutte le loro spoglie alla divisione tra i figli da te prediletti, perché costoro, accesi del tuo zelo, erano rimasti inorriditi della profanazione del loro sangue e ti avevano chiamato in aiuto. O Dio, mio Dio, ascolta anche me che sono vedova.
5Tu hai fatto ciò che precedette quelle vicende, le vicende stesse e ciò che seguì. Tu hai stabilito le cose presenti e le future e quello che tu hai progettato si è compiuto.6Le cose da te deliberate si sono presentate e hanno detto: “Eccoci!”. Perché tutte le tue vie sono preparate in anticipo e i tuoi giudizi sono preordinati.7Ecco, infatti, gli Assiri si sono esaltati nella loro potenza, vanno in superbia per i loro cavalli e i cavalieri, si vantano della forza dei loro fanti, poggiano la loro speranza sugli scudi e sulle lance, sugli archi e sulle fionde, e non sanno che tu sei il Signore, che stronchi le guerre.8Signore è il tuo nome. Abbatti la loro forza con la tua potenza e rovescia la loro violenza con la tua ira: hanno deciso di profanare il tuo santuario, di contaminare la Dimora dove riposa il tuo nome glorioso, di abbattere con il ferro i corni del tuo altare.9Guarda la loro superbia, fa’ scendere la tua ira sulle loro teste, metti nella mia mano di vedova la forza di fare quello che ho pensato.10Con la lusinga delle mie labbra abbatti lo schiavo con il suo padrone e il padrone con il suo servo; spezza la loro alterigia per mezzo di una donna.11La tua forza, infatti, non sta nel numero, né sui forti si regge il tuo regno: tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei piccoli, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati.12Sì, sì, Dio di mio padre, Dio dell’eredità d’Israele, Signore dei cieli e della terra, creatore delle acque, re di tutte le tue creature, ascolta la mia preghiera!13Fa’ che la mia parola lusinghiera diventi piaga e flagello di costoro, che fanno progetti crudeli contro la tua alleanza e il tuo tempio consacrato, contro la vetta di Sion e la sede dei tuoi figli.14Da’ a tutto il tuo popolo e a ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio di ogni potere e di ogni forza, e non c’è altri, all’infuori di te, che possa proteggere la stirpe d’Israele».

Note:

Gdt 9,1:l'incenso della sera: l'autore si riferisce spesso a Gerusalemme, al tempio, al culto, al sommo sacerdote (Gdt 4,2-3; Gdt 4,6-8; Gdt 5,19-24; Gdt 9,8; Gdt 9,13; Gdt 15,8; Gdt 16,18).

Gdt 9,2:la cintura: conget.; il gr. ha la var. «il ventre». L'espressione «sciogliere la cintura» ha il senso di «sposarsi con»; qui: «aver relazioni con».

Gdt 9,3:e i capi sui loro troni: con il gr. BJ corregge: «e i principi con i loro servi» secondo Gdt 9,10 (cf. Sap 18,11).

Gdt 9,7:La presunzione dei pagani, spavaldi per la loro forza militare, è sempre stata uno scandalo per Israele e un motivo per attendere con fiducia l'aiuto di Dio (cf. Ab 1,12-17; Is 30,15; Is 31,1-3 ecc.) .

Gdt 9,11:E' qui riconoscibile la religiosità dei «poveri», caratteristica della pietà dell'AT (cf. Sof 2,3+).

Gdt 9,14:il Signore, il Dio: qui e in Gdt 13,11 , il gr. ha «Dio, Dio», fraseologia dei salmi ritoccata dall'elohista cf. Sal 45,8; Sal 50,7)