Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Giuditta 11


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1Allora Oloferne le disse: «Sta’ tranquilla, o donna, non temere in cuor tuo, perché io non ho mai fatto male a nessuno che abbia accettato di servire Nabucodònosor, re di tutta la terra.2Quanto al tuo popolo che abita su questi monti, se non mi avesse disprezzato, non avrei levato la lancia contro di loro; ma da se stessi si sono procurati tutto questo.3E ora dimmi per quale motivo sei fuggita da loro e sei venuta da noi. Certamente sei venuta per trovare salvezza. Fatti animo: resterai viva questa notte e in avvenire.4Nessuno ti farà torto, ma sarai trattata bene, come si fa con i servi del mio signore, il re Nabucodònosor».
5Giuditta gli rispose: «Accogli le parole della tua serva e possa la tua ancella parlare alla tua presenza. Io non dirò il falso al mio signore in questa notte.6Certo, se vorrai seguire le parole della tua ancella, Dio condurrà a buon fine la tua impresa, e il mio signore non fallirà nei suoi progetti.7Viva Nabucodònosor, re di tutta la terra, e viva la potenza di colui che ti ha inviato a rimettere sul giusto cammino ogni essere vivente; per mezzo tuo infatti non solo gli uomini lo servono, ma in grazia della tua forza anche le bestie selvatiche, gli armenti e gli uccelli del cielo vivranno per Nabucodònosor e tutta la sua casa.8Abbiamo già conosciuto per fama la tua saggezza e l’abilità del tuo genio, ed è risaputo in tutta la terra che tu sei il migliore in tutto il regno, eccellente nel sapere e meraviglioso nelle imprese militari.9Circa il discorso tenuto da Achiòr nel tuo consiglio, noi ne abbiamo udito il contenuto, perché gli uomini di Betùlia l’hanno risparmiato ed egli ha rivelato loro quanto aveva detto davanti a te.
10Perciò, signore sovrano, non trascurare le sue parole, ma conservale nel tuo cuore perché sono vere: realmente il nostro popolo non è punito e la spada non prevale contro di esso se non quando ha peccato contro il suo Dio.11Ora, perché il mio signore non venga sconfitto senza poter fare nulla, la morte si avventerà contro di loro: infatti si è impossessato di loro il peccato, con il quale provocano l’ira del loro Dio ogni volta che compiono ciò che non è lecito fare.12Siccome sono venuti a mancare loro i viveri e tutta l’acqua è stata consumata, hanno deciso di mettere le mani sul loro bestiame e hanno deliberato di cibarsi di quello che Dio con le sue leggi ha vietato loro di mangiare.13Hanno perfino decretato di dare fondo alle primizie del frumento e alle decime del vino e dell’olio, che conservavano come diritto sacro dei sacerdoti che stanno a Gerusalemme e prestano servizio alla presenza del nostro Dio: tutte cose che a nessuno del popolo era permesso neppure toccare con la mano.14Perciò hanno mandato a Gerusalemme, dove anche quelli che vi risiedono hanno fatto altrettanto, dei messaggeri incaricati di portare loro il permesso da parte del consiglio degli anziani.15Ma, quando riceveranno la risposta e la eseguiranno, in quel giorno saranno consegnati in tuo potere per l’estrema rovina.
16Per questo io, tua serva, consapevole di tutte queste cose, sono fuggita da loro e Dio mi ha mandato a compiere con te un’impresa che farà stupire tutta la terra, quanti ne sentiranno parlare.17La tua serva teme Dio e serve notte e giorno il Dio del cielo. Ora io rimarrò presso di te, mio signore, ma di notte la tua serva uscirà nella valle; io pregherò il mio Dio ed egli mi rivelerà quando essi avranno commesso i loro peccati.18Allora verrò a riferirti e tu uscirai con tutto l’esercito e nessuno di loro potrà opporti resistenza.19Io ti guiderò attraverso la Giudea, finché giungerò davanti a Gerusalemme e in mezzo vi porrò il tuo seggio. Tu li condurrai via come pecore senza pastore e nemmeno un cane abbaierà davanti a te. Queste cose mi sono state dette secondo la mia preveggenza, mi sono state annunciate e ho ricevuto l’incarico di comunicarle a te».
20Le parole di lei piacquero a Oloferne e ai suoi ufficiali, i quali tutti ammirarono la sua sapienza e dissero:21«Da un capo all’altro della terra non esiste donna simile, per la bellezza dell’aspetto e la saggezza delle parole».22E Oloferne le disse: «Bene ha fatto Dio a mandarti avanti al tuo popolo, perché la forza resti nelle nostre mani e coloro che hanno disprezzato il mio signore vadano in rovina.23Tu sei graziosa d’aspetto e abile nelle tue parole; se farai come hai detto, il tuo Dio sarà il mio Dio e tu dimorerai nel palazzo del re Nabucodònosor e sarai famosa in tutto il mondo».

Note:

Gdt 11,5:Il discorso di Giuditta gioca abilmente sull'equivoco. L'azione e il Signore che vengono nominati nel v 6 non sono gli stessi per Giuditta che parla e per Oloferne che ascolta. La stessa ambiguità nel v 16. Nel v 8, Giuditta fa l'elogio della sagacità di Oloferne, mentre in realtà si burla di lui.

Gdt 11,10:perché sono vere: un'altra ambiguità; la tesi di Achior è vera, non lo è invece la condotta che Giuditta attribuisce ai giudei.

Gdt 11,12:Volg. fa consistere l'infrazione nell'uso del sangue (Lv 17,10-14).

Gdt 11,13:Anche qui l'autore tende a maggiorare le esigenze della legge, forse seguendo una tradizione farisaica.