Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giuditta 8


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 In quei giorni Giuditta venne a conoscenza di questi fatti. Era figlia di Merarì, figlio di Os, figlio di Giuseppe, figlio di Ozièl, figlio di Chelkia, figlio di Anania, figlio di Gedeone, figlio di Rafaìn, figlio di Achitòb, figlio di Elia, figlio di Chelkia, figlio di Eliàb, figlio di Natanaèl, figlio di Salamièl, figlio di Sarasadài, figlio di Israele.1 Et erat in civitate commorans in diebus illis Iudith filia Merari filiiOx filii Ioseph filii Oziel filii Elchiae filii Ananiae filii Gedeon filiiRafain filii Achitob filii Eliab filii Nathanael filii Salamiel filii Surisaddaifilii Simeon filii Israel.
2 Suo marito era stato Manasse, della stessa tribù e famiglia di lei; egli era morto al tempo della mietitura dell’orzo.2 Et vir eius Manasses erat ex tribu eius et patriaeius; et mortuus est in diebus messis hordiariae.
3 Mentre stava sorvegliando quelli che legavano i covoni nella campagna, fu colpito da insolazione. Dovette mettersi a letto e morì a Betùlia, sua città, e lo seppellirono insieme ai suoi padri nel campo che sta tra Dotàim e Balamòn.3 Steterat enim superalligantes manipulos in campo, et aestus introivit in caput eius, et incidit inlectum et mortuus est in Betulia civitate sua. Et sepelierunt eum cum patribussuis in agro, qui est inter Dothain et Balamon.
4 Giuditta era rimasta nella sua casa in stato di vedovanza ed erano passati già tre anni e quattro mesi.4 Et erat Iudith in domo suavidua per annos tres et menses quattuor.
5 Si era fatta preparare una tenda sul terrazzo della sua casa, si era cinta i fianchi di sacco e portava le vesti della sua vedovanza.5 Et fecit sibi tabernaculum supertectum domus suae et imposuit super lumbos suos cilicium, et erant super eamvestimenta viduitatis suae,
6 Da quando era vedova digiunava tutti i giorni, eccetto le vigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei noviluni e i noviluni, le feste e i giorni di gioia per Israele.6 et ieiunabat per omnes dies viduitatis suaepraeter pridie sabbatorum et sabbata et pridie neomeniarum et neomenias et diesfestos et gaudimonia domus Israel.
7 Era bella d’aspetto e molto avvenente nella persona; inoltre suo marito Manasse le aveva lasciato oro e argento, schiavi e schiave, armenti e terreni che ora continuava ad amministrare.7 Et erat bona in aspectu et formosa facievalde et prudens in corde et bona in sensu et erat honesta valde, quiareliquerat ei Manasses vir eius filius Ioseph filii Achitob filii Melchis filiiEliab filii Nathanael filii Surisaddai filii Simeon filii Israel aurum etargentum et pueros et puellas et pecora et praedia, et manebat in eis;
8 Né alcuno poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perché aveva grande timore di Dio.
8 et nonerat qui inferret ei verbum malum, quia timebat Deum valde.
9 Venne dunque a conoscenza delle parole esasperate che il popolo aveva rivolto al capo della città, perché erano demoralizzati a causa della mancanza d’acqua, e Giuditta seppe anche di tutte le risposte che aveva dato loro Ozia e come avesse giurato loro di consegnare la città agli Assiri dopo cinque giorni.9 Et audivit verba populi maligna super principem quoniam defecerunt animo superpenuriam aquarum. Et audivit omnia verba Iudith, quae locutus est ad eos Ozias,quemadmodum iuraverat eis, ut post quinque dies traderet civitatem Assyriis.
10 Subito mandò la sua ancella che aveva in cura tutte le sue sostanze a chiamare Cabrì e Carmì, che erano gli anziani della sua città.
10 Et mittens abram suam, quae erat super omnia bona eius, vocavit Oziam et Chabrinet Charmin seniores civitatis suae.
11 Vennero da lei ed ella disse loro: «Ascoltatemi, capi dei cittadini di Betùlia. Non è un discorso giusto quello che oggi avete tenuto al popolo, e quel giuramento che avete pronunciato e interposto tra voi e Dio, di mettere la città in mano ai nostri nemici, se nel frattempo il Signore non verrà in vostro aiuto.11 Et venerunt ad eam. Et dixit ad eos: “ Audite me, principes inhabitantiumin Betulia, quoniam non est rectum verbum vestrum, quod locuti estis coram plebein hac die et statuistis iuramentum istud, quod locuti estis inter Deum et vos,et dixistis tradituros vos civitatem inimicis nostris, si non in illis diebusconverterit Dominus Deus noster audiutorium nobis.
12 Chi siete voi dunque che avete tentato Dio in questo giorno e vi siete posti al di sopra di lui in mezzo ai figli degli uomini?12 Et nunc qui estis vos, quitentastis Deum in hodierno die et astitistis pro Deo in medio filiorum hominum?
13 Certo, voi volete mettere alla prova il Signore onnipotente, ma non comprenderete niente, né ora né mai.13 Et nunc Dominum omnipotentem tentatis et nihil intellegetis usque insempiternum.
14 Se non siete capaci di scrutare il profondo del cuore dell’uomo né di afferrare i pensieri della sua mente, come potrete scrutare il Signore, che ha fatto tutte queste cose, e conoscere i suoi pensieri e comprendere i suoi disegni?
No, fratelli, non provocate l’ira del Signore, nostro Dio.
14 Quoniam altitudinem cordis hominis non invenietis et cogitatussensus eius non comprehendetis, quomodo Deum, qui fecit omnia ista, inquiretiset sensum eius cognoscetis et cogitationem eius inspicietis? Minime, fratres,nolite exacerbare Dominum Deum nostrum,
15 Se non vorrà aiutarci in questi cinque giorni, egli ha pieno potere di difenderci nei giorni che vuole o anche di farci distruggere dai nostri nemici.15 quoniam, si noluerit in his quinquediebus adiuvare nos, ipse habet potestatem, in quibus diebus velit, protegereaut disperdere nos ante faciem inimicorum nostrorum.
16 E voi non pretendete di ipotecare i piani del Signore, nostro Dio, perché Dio non è come un uomo a cui si possano fare minacce, né un figlio d’uomo su cui si possano esercitare pressioni.16 Vos autem nolitepraepignorare voluntates Domini Dei nostri, quoniam non sicut homo Deus est, utminis terreatur, aut sicut filius hominis, ut iudicetur.
17 Perciò attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui, supplichiamolo che venga in nostro aiuto e ascolterà il nostro grido, se a lui piacerà.
17 Propter quodsustinentes salvationem ab eo, invocemus ipsum in adiutorium nostrum, etexaudiet vocem nostram, si fuerit ipsi placitum.
18 In realtà in questa nostra generazione non c’è mai stata né esiste oggi una tribù o famiglia o popolo o città tra noi, che adori gli dèi fatti da mano d’uomo, come è avvenuto nei tempi passati,18 Quoniam non exsurrexit in progenie nostra, nec est in hodierna die nequetribus neque patria neque populus neque civitas ex nobis, qui adorent deosmanufactos, sicut factum est in primis diebus,
19 ed è per questo che i nostri padri furono abbandonati alla spada e alla devastazione e caddero rovinosamente davanti ai loro nemici.19 pro quibus traditi sunt ingladium et in rapinam patres nostri et ceciderunt casum magnum ante conspectuminimicorum nostrorum.
20 Noi invece non riconosciamo altro Dio fuori di lui, e per questo speriamo che egli non trascurerà noi e neppure la nostra nazione.20 Nos autem alium Deum nescimus praeter eum, a quosperamus quia non despiciet nos nec auferet salutare suum a genere nostro.
21 Perché se noi saremo presi, resterà presa anche tutta la Giudea e saranno saccheggiate le nostre cose sante e Dio ci chiederà conto col nostro sangue di quella profanazione.21 Quoniam in eo quod capti sumus, sic et capietur omnis Iudaea, et praedabuntursancta nostra, et exquiret Deus coinquinationem eorum ex sanguine nostro
22 L’uccisione dei nostri fratelli, l’asservimento della patria, la devastazione della nostra eredità Dio le farà ricadere sul nostro capo in mezzo ai popoli tra i quali saremo schiavi, e saremo così motivo di scandalo e di disprezzo di fronte ai nostri padroni.22 etmortem fratrum nostrorum et captivitatem terrae et desertionem hereditatisnostrae reducet in caput nostrum in gentibus, ubicumque servierimus. Et erimusin offendiculum et in improperium ante omnes, qui possidebunt nos,
23 La nostra schiavitù non ci procurerà alcun favore; il Signore, nostro Dio, la volgerà a nostro disonore.
23 quoniamnon dirigetur servitus nostra in gratiam, sed in inhonorationem ponet eamDominus Deus noster.
24 Dunque, fratelli, dimostriamo ai nostri fratelli che la loro vita dipende da noi, che le nostre cose sante, il tempio e l’altare, poggiano su di noi.24 Et nunc, fratres, ostendamus fratribus nostris quoniamex nobis pendet anima eorum, et sancta et domus et altare incumbit in nobis.
25 Per tutti questi motivi ringraziamo il Signore, nostro Dio, che ci mette alla prova, come ha già fatto con i nostri padri.25 Praeter haec omnia gratias agamus Domino Deo nostro, qui tentat nos sicut etpatres nostros.
26 Ricordatevi quanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare a Isacco e quanto è avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava le greggi di Làbano, suo zio materno.26 Memores estote quanta fecerit cum Abraham et Isaac, et quantafacta sint Iacob in Mesopotamia Syriae pascenti oves Laban fratris matris suae.
27 Certo, come ha passato al crogiuolo costoro con il solo scopo di saggiare il loro cuore, così ora non vuol fare vendetta di noi, ma è a scopo di correzione che il Signore castiga quelli che gli stanno vicino».
27 Quia non sicut illos combussit in inquisitionem cordis illorum et in nos nonultus est, sed in monitionem flagellat Dominus appropinquantes sibi ”.
28 Allora Ozia le rispose: «Quello che hai detto, l’hai proferito con cuore retto e nessuno può contraddire alle tue parole.28 Et dixit ad eam Ozias: “ Omnia, quaecumque dixisti, in bono corde locutaes, et non est qui resistat verbis tuis,
29 Non da oggi infatti è manifesta la tua saggezza, ma dall’inizio dei tuoi giorni tutto il popolo conosce la tua prudenza, come pure l’ottima indole del tuo cuore.29 quoniam non ex hodierna diesapientia tua manifesta est, sed ab initio dierum tuorum scit omnis populussensum tuum, quoniam bona sunt figmenta cordis tui.
30 Però il popolo sta soffrendo duramente la sete e ci ha costretti a comportarci come avevamo detto loro e a impegnarci in un giuramento che non potremo trasgredire.30 Sed populus sitiit valde,et coegerunt nos sic facere, ut locuti sumus eis, et inducere super nosiuramentum, quod non praeteriemus.
31 Piuttosto prega per noi, tu che sei donna pia, e il Signore invierà la pioggia a riempire le nostre cisterne e così non moriremo di sete».
31 Et nunc ora pro nobis, et forte exaudiette Deus noster, quoniam tu mulier sancta es, et dimittet Dominus pluviam inrepletionem lacuum nostrorum, et non deficiemus iam ”.
32 Giuditta rispose loro: «Ascoltatemi! Voglio compiere un’impresa che verrà ricordata di generazione in generazione ai figli del nostro popolo.32 Et dixit ad eos Iudith: “ Audite me, et faciam opus prudentiae, quodperveniet in generationes generationum filiis generis nostri.
33 Voi starete di guardia alla porta della città questa notte; io uscirò con la mia ancella ed entro quei giorni, dopo i quali avete deciso di consegnare la città ai nostri nemici, il Signore per mano mia salverà Israele.33 Vos enimstabitis ad portam hac nocte, et exeam ego cum abra mea, et in diebus, post quosdixistis civitatem tradituros vos inimicis nostris, visitabit Dominus Israel inmanu mea, sicut ego fido.
34 Voi però non fate domande sul mio progetto: non vi dirò nulla finché non sarà compiuto ciò che sto per fare».
34 Vos autem non scrutabitis actum meum; non enimrenuntiabo vobis, quousque consummentur, quae ego facio ”.
35 Le risposero Ozia e i capi: «Va’ in pace e il Signore Dio sia con te per far vendetta dei nostri nemici».35 Et dixit Oziaset principes ad eam: “ Vade in pacem, et Dominus Deus sit ante te in ultioneminimicorum nostrorum ”.
36 Se ne andarono quindi dalla sua tenda e si recarono ai loro posti.36 Et revertentes descenderunt de tabernaculo eius etabierunt ad dispositiones suas.