Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 7


font

1Appena Salomone ebbe finito di pregare, cadde dal cielo il fuoco, che consumò l'olocausto e le altre vittime, mentre la gloria del Signore riempiva il tempio.2I sacerdoti non potevano entrare nel tempio, perché la gloria del Signore lo riempiva.3Tutti gli Israeliti, quando videro scendere il fuoco e la gloria del Signore sul tempio, si prostrarono con la faccia a terra sul pavimento, adorarono e celebrarono il Signore 'perché è buono, perché la sua grazia dura sempre'.4Il re e tutto il popolo sacrificarono vittime al Signore.5Il re Salomone offrì in sacrificio ventiduemila buoi e centoventimila pecore; così il re e tutto il popolo dedicarono il tempio.6I sacerdoti attendevano al servizio; i leviti con tutti gli strumenti musicali, fatti dal re Davide, celebravano il Signore, 'perché la sua grazia dura sempre', eseguendo le laudi composte da Davide. I sacerdoti suonavano le trombe di fronte ai leviti, mentre tutti gli Israeliti stavano in piedi.
7Salomone consacrò il centro del cortile di fronte al tempio; infatti ivi offrì gli olocausti e il grasso dei sacrifici di comunione, poiché l'altare di bronzo, eretto da Salomone, non poteva contenere gli olocausti, le offerte e i grassi.8In quel tempo Salomone celebrò la festa per sette giorni; tutto Israele, dall'ingresso di Amat al torrente di Egitto, un'assemblea grandissima, era con lui.9Nel giorno ottavo ci fu una riunione solenne, essendo durata la dedicazione dell'altare sette giorni e sette giorni anche la festa.10Il ventitré del settimo mese Salomone congedò il popolo perché tornasse alle sue case contento e con la gioia nel cuore per il bene concesso dal Signore a Davide, a Salomone e a Israele suo popolo.
11Salomone terminò il tempio e la reggia; attuò quanto aveva deciso di fare nella casa del Signore e nella propria.12Il Signore apparve di notte a Salomone e gli disse: "Ho ascoltato la tua preghiera; mi sono scelto questo luogo come casa di sacrificio.13Se chiuderò il cielo e non ci sarà più pioggia, se comanderò alle cavallette di divorare la campagna e se invierò la peste in mezzo al mio popolo,14se il mio popolo, sul quale è stato invocato il mio nome, si umilierà, pregherà e ricercherà il mio volto, perdonerò il suo peccato e risanerò il suo paese.15Ora i miei occhi sono aperti e i miei orecchi attenti alla preghiera fatta in questo luogo.16Ora io mi sono scelto e ho santificato questo tempio perché la mia presenza vi resti sempre; e lì saranno sempre i miei occhi e il mio cuore.17Se tu camminerai davanti a me come ha camminato Davide tuo padre, facendo quanto ti ho comandato, e osserverai i miei statuti e decreti,18consoliderò il trono del tuo regno come ho promesso a Davide tuo padre dicendogli: Non mancherà per te un successore che regni in Israele.19Ma se voi devierete e abbandonerete i decreti e i comandi, che io ho posto innanzi a voi e andrete a servire dèi stranieri e a prostrarvi a loro,20vi sterminerò dal paese che vi ho concesso, e ripudierò questo tempio, che ho consacrato al mio nome, lo renderò la favola e l'oggetto di scherno di tutti i popoli.21Riguardo a questo tempio, già così eccelso, chiunque vi passerà vicino stupirà e dirà: Perché il Signore ha agito così con questo paese e con questo tempio?22Si risponderà: Perché hanno abbandonato il Signore Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e si sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti a loro e servendoli. Per questo egli ha mandato su di loro tutte queste sciagure".

Note:

2Cr 7,1-10:Al racconto di 1Re 8 il cronista aggiunge: una ripetizione della manifestazione della gloria di Jahve (v 2), come nell'introduzione dell'arca nel Santo dei santi (1Cr 5,14); il fuoco dal cielo che consuma i sacrifici (vv 1.3), come nell'inaugurazione dell'altare di Davide (1Cr 21,26); il v 6 sulla musica liturgica e una descrizione più ampia dei festeggiamenti (cf. v 10+).

2Cr 7,10:Mentre 1Re faceva semplicemente coincidere la dedicazione del tempio con la festa delle capanne, il cronista suppone una festa della dedicazione seguita dalla festa delle capanne. Secondo Dt 16,13-15 , la festa delle capanne durava sette giorni e così è celebrata secondo 1Re 8,65-66 : l'ottavo giorno Salomone congeda il popolo. Ma secondo il rituale di Lv 23,33-43 e Nm 29,35-38 , la festa si concludeva con una solenne assemblea l'ottavo giorno. E' quanto suppone il calendario del cronista: dall'8 al 14 del settimo mese, festa della dedicazione; dal 15 al 2Cr 21 , festa delle capanne; il 2Cr 22 , assemblea di chiusura, e il 23 congedo del popolo. Tale testo delle Cronache ha avuto ripercussioni su quello dei Re, dove una glossa a 1Re 8,65 ha aggiunto altri sette giorni di festa.

2Cr 7,13-16:I vv 13-16, propri del cronista, sono una risposta alla grande preghiera del re del capitolo precedente.

2Cr 7,1:Come Asa era il tipo del re pacifico, Giosafat è per il cronista il tipo del re che governa con fermezza. Il nome stesso del re significa: «Jahve giudica». Con Ezechia e Giosia, egli è uno dei favoriti del cronista.