Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 19


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore.1 - Avendo inteso ciò il re Ezechia, si stracciò le vesti e coperto di sacco entrò nella casa del Signore;
2 Quindi mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia, figlio di Amoz,2 spedì poi il maggiordomo Eliacim, Sobna suo segretario e i più vecchi dei sacerdoti, coperti di sacco, al profeta Isaia figlio di Amos,
3 perché gli dicessero: «Così dice Ezechia: “Giorno di angoscia, di castigo e di disonore è questo, poiché i bimbi stanno per nascere, ma non c’è forza per partorire.3 per dirgli: «Questo dice Ezechia: - Oggi è giorno di tribolazione, di castigo e di bestemmia, poichè i figli sono giunti fino al momento del parto e la partoriente manca di forze.
4 Forse il Signore, tuo Dio, udrà tutte le parole del gran coppiere, che il re d’Assiria, suo signore, ha inviato per insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore, tuo Dio, avrà udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane”».
4 Forse il Signore Iddio tuo, udirà tutte le parole colle quali Rabsace, inviato dal suo padrone il re d'Assiria venne a bestemmiare il Dio vivente e a vituperarlo con parole che il Signore Dio tuo ha inteso. Innalza quindi una preghiera per quelli che ancora rimangono -».
5 Così i ministri del re Ezechia andarono da Isaia.5 Vennero adunque i servi del re Ezechia da Isaia,
6 Disse loro Isaia: «Riferite al vostro signore: “Così dice il Signore: Non temere per le parole che hai udito e con le quali i ministri del re d’Assiria mi hanno ingiuriato.6 il quale rispose così: «Ecco quanto direte al signor vostro: - Questo dice il Signore: Non temere per le parole, che hai udito e colle quali i servi del re d'Assiria mi hanno oltraggiato.
7 Ecco, io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nella sua terra, e nella sua terra io lo farò cadere di spada”».
7 Io metterò in lui uno spirito tale, che all'udire una novella, se ne ritornerà al suo paese, e io lo farò perire di spada nel suo paese -».
8 Il gran coppiere ritornò, ma trovò il re d’Assiria che combatteva contro Libna; infatti aveva udito che si era allontanato da Lachis,8 Ritornato adunque Rabsace trovò che il re di Assiria stava espugnando Lobna; aveva infatti inteso che erasi allontanato da Lachis.
9 avendo avuto, riguardo a Tiraka, re d’Etiopia, questa notizia: «Ecco, è uscito per combattere contro di te».
Allora il re d’Assiria inviò di nuovo messaggeri a Ezechia dicendo:
9 Quando [Sennacherib] ricevette notizie di Taraca, re di Etiopia, che dicevano: «Egli è partito per venire a combattere contro di te»; egli mosse contro il re di Egitto, e mandò messaggeri ad Ezechia, dicendo:
10 «Così direte a Ezechia, re di Giuda: “Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d’Assiria.10 «Dite così ad Ezechia, re di Giuda: - Non ti seduca il tuo Dio, in cui hai fiducia, nè dire: Gerusalemme non sarà data in mano al re di Assiria .
11 Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d’Assiria a tutti i territori, votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?11 Tu stesso hai infatti sentito ciò che fecero i re di Assiria a tutti i paesi, e come li abbiano devastati. Potrai tu solo esserne liberato?
12 Gli dèi delle nazioni, che i miei padri hanno devastato, hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Resef e i figli di Eden che erano a Telassàr?12 Gli dèi dei Gentili hanno mai potuto liberare quelli tra i popoli che furono devastati dai padri miei, come Gozan, Aran, Resef, e i figli di Eden che erano a Telassar?
13 Dove sono il re di Camat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?”».
13 Dove è il re di Emat? e il re di Arfad e il re della città di Sefarvaim, di Ana e di Ava? -».
14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio del Signore, l’aprì davanti al Signore14 Ezechia ricevuta tale lettera dalla mano dei messi, la lesse e poi salì nella casa del Signore, e la spiegò dinanzi al Signore,
15 e pregò davanti al Signore: «Signore, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.15 e pregò dinanzi a lui dicendo: «Signore, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu sei il solo Dio di tutti i re della terra; tu hai fatto il cielo e la terra;
16 Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente.16 porgi il tuo orecchio e ascoltami; apri, o Signore, i tuoi occhi e guarda; ascolta tutte le parole di Sennacherib, che mandò per insultare dinanzi a noi il Dio vivente.
17 È vero, Signore, i re d’Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra,17 Veramente, o Signore, i re dell'Assiria hanno distrutto le nazioni e desolati i paesi di tutti i popoli,
18 hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d’uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti.18 e ne han gettato gli dèi nel fuoco; perchè quelli non erano dèi, bensì opera delle mani degli uomini, fabbricati di legno o di pietra ed essi li han distrutti.
19 Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo, o Signore, sei Dio».
19 Ora però, o Signore Dio nostro, salvaci dalla mano di costui, affinchè tutti i regni della terra sappiano che tu, o Signore, sei il solo Dio».
20 Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib, re d’Assiria.20 Isaia figlio di Amos, mandò poi a dire ad Ezechia: «Ecco ciò che dice il Signore Dio d'Israele: - Ho inteso la preghiera che mi hai rivolto a proposito di Sennacherib, re di Assiria. –
21 Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
21 Ecco la parola che il Signore ha proferita contro di lui: - Ti ha disprezzato e derisola vergine figlia di Sion; ha scosso la testa dietro a tela figlia di Gerusalemme.
22 Chi hai insultato e ingiuriato?
Contro chi hai alzato la voce
e hai levato in alto i tuoi occhi?
Contro il Santo d’Israele!
22 Chi hai tu insultato e bestemmiato? Contro chi hai tu alzato la voce, e levato in alto gli occhi tuoi? Contro il Santo d'Israele.
23 Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il mio Signore
e hai detto: Alla guida dei miei carri
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano:
ne ho reciso i cedri più alti,
i suoi cipressi migliori,
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
23 Per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore, e hai detto: Colla moltitudine de' miei carri, io son salito sulle cime dei montisulle vette del Libano; e ho tagliato i suoi cedri più elevati, i suoi cipressi più belli; sono arrivato fino ai suoi confini, e il bosco della sua Carmelo
24 Io ho scavato e bevuto acque straniere,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i fiumi d’Egitto.
24 ho tagliato. Ho bevuto acque straniere, ed ho prosciugato colla pianta de' miei pieditutte le acque chiuse .
25 Non l’hai forse udito?
Da tempo ho preparato questo,
da giorni remoti io l’ho progettato;
ora lo eseguo.
E sarai tu a ridurre in mucchi di rovine
le città fortificate.
25 Non hai tu sentito direciò che ho fatto da principio? Fin dai tempi più antichi ne ho preparato il disegnoed ora l'ho condotto a termine: le città forti dei combattentisaranno ridotte a mucchi di ruine.
26 I loro abitanti, stremati di forza,
erano atterriti e confusi,
erano erba del campo,
foglie verdi d’erbetta,
erba di tetti, grano riarso
prima di diventare messe.
26 E coloro che le abitano esaustitremarono e si confusero, divennero come l'erba del campo, come l'erba verde dei tettiche inaridisce prima di giungere a maturità.
27 Ti sieda, esca o rientri,
io lo so.
27 Io conobbi prima la tua dimora, il tuo uscire, il tuo entrare, la tua strada e il tuo furore contro di me.
28 Poiché il tuo infuriarti contro di me
e il tuo fare arrogante
è salito ai miei orecchi,
porrò il mio anello alle tue narici
e il mio morso alle tue labbra;
ti farò tornare per la strada,
per la quale sei venuto”.
28 Da stolto mi hai insolentito, la tua superbia è salita fino alle mie orecchie, perciò metterò un anello tra le tue narici, e un morso tra le tue labbra. -
29 Questo sarà per te il segno:
mangiate quest’anno il frutto dei semi caduti,
nel secondo anno ciò che nasce da sé,
nel terzo anno seminate e mietete,
piantate vigne e mangiatene il frutto.
29 Quanto a te, Ezechia, ti valga ciò di segnale. Mangia in questo anno quello che troverai, nel secondo anno poi quello che crescerà da sè; ma nel terzo anno seminate e mietete, piantate vigne e mangiatene i frutti,
30 Il residuo superstite della casa di Giuda
continuerà a mettere radici in basso
e a fruttificare in alto.
30 e chiunque della casa di Giuda sarà salvato, getterà radici nel profondo e produrrà frutti in alto;
31 Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dal monte Sion un residuo.
Lo zelo del Signore farà questo.
31 poichè da Gerusalemme usciranno fuori gli avanzi e dal monte di Sion ciò che sarà salvato. Lo zelo del Signore degli eserciti farà tutto questo.
32 Perciò così dice il Signore riguardo al re d’Assiria:
“Non entrerà in questa città
né vi lancerà una freccia,
non l’affronterà con scudi
e contro essa non costruirà terrapieno.
32 Perciò il Signore così parla del re di Assiria: - Egli non entrerà in questa città, e non vi lancerà freccia; non la occuperà scudo alcuno, nè trincea di sorta la circonderà.
33 Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
33 Per la strada, onde è venuto, se ne tornerà; e non entrerà in questa città, - dice il Signore.
34 Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo”».
34 - Proteggerò questa città e la salveròper amor mio e per amor del mio servo Davide -».
35 Ora in quella notte l’angelo del Signore uscì e colpì nell’accampamento degli Assiri centoottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, erano tutti cadaveri senza vita.
35 Quella notte l'angelo del Signore venne e colpì negli accampamenti degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando si levò il mattino, Sennacherib, re degli Assiri, visti tutti quei corpi morti, si allontanò
36 Sennàcherib, re d’Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a Ninive, dove rimase.36 e fece ritorno a Ninive, dove rimase.
37 Mentre si prostrava nel tempio di Nisroc, suo dio, i suoi figli Adrammèlec e Sarèser lo colpirono di spada, mettendosi quindi al sicuro nella terra di Araràt. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon.37 Mentre era in adorazione nel tempio di Nesroc, suo dio, Adramelec e Sarasac suoi figliuoli lo colpirono di spada e se ne fuggirono nel paese degli Armeni e Assaradon suo figlio regnò in vece di lui.