Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 3


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Salomone divenne genero del faraone, re d’Egitto. Prese la figlia del faraone, che introdusse nella Città di Davide, ove rimase finché non terminò di costruire la propria casa, il tempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.
1 Consolidato il regno nelle sue mani, Salomone s'imparentò con Faraone re d'Egitto, sposandone la figlia, che tenne nella città di David, finché non ebbe finito d'edificare la sua casa, la casa del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.
2 Il popolo però offriva sacrifici sulle alture, perché ancora non era stato costruito un tempio per il nome del Signore.2 Il popolo allora immolava sopra gli alti luoghi, perchè non era stato ancor edificato il tempio al nome del Signore,
3 Salomone amava il Signore e nella sua condotta seguiva le disposizioni di Davide, suo padre; tuttavia offriva sacrifici e bruciava incenso sulle alture.
3 quindi Salomone, pure amando il Sire e camminando secondo i precetti di David suo padre, immolava sopra gli alti luoghi e vi bruciava incensi.
4 Il re andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti.4 Egli dunque andò a Gabaon ad offrirvi sacrifizi, essendo quello l'alto luogo più venerato; Salomone offerse mille vittime in olocausto sopra quell'altare di Gabaon.
5 A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».5 Il Signore apparve la notte in sogno a Salomone e gli disse: « Chiedi quello che vuoi che io ti doni ».
6 Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi.6 Salomone disse: « Tu usasti verso il tuo servo David, mio padre, una grande misericordia, e siccome egli camminò al tuo cospetto nella verità e nella giustizia e nella rettitudine del cuore verso di te, gli conservasti la tua grande misericordia, e gli desti un figlio che sedesse sopra il suo trono, come oggi avviene.
7 Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi.7 Ed ora, Signore Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo in luogo di David mio padre; ma io sono un piccolo fanciullo e non so nè uscire nè entrare.
8 Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare.8 Inoltre il tuo servo è in mezzo al popolo che tu hai eletto, popolo infinito, che non può esser calcolato nè contato, da quant'è numeroso.
9 Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».9 Da dunque al tuo servo un cuor docile, affinchè possa giudicare il tuo popolo e discernere tra il bene e il male. E chi potrebbe giudicare questo popolo, questo popolo così immenso? »
10 Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa.10 Piacquero al Signore le parole con cui Salomone aveva fatta tal richiesta.
11 Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare,11 E il Signore disse a Salomone: « Siccome hai chiesto questa cosa, e, senza domandare per te lunga vita o ricchezze o la vita dei tuoi nemici, hai chiesto per te la sapienza per discernere il giusto,
12 ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te.12 ecco ti ho fatto secondo le tue parole e ti ho dato un cuore così saggio e intelligente che uno simile a te non c'è mai stato nè mai ci sarà dopo di te.
13 Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita.13 Oltre a questo io ti do anche quelle cose che tu non hai domandate, cioè le ricchezze e la gloria, e tali che nessuno sia stato simile a te fra i re in tutti i tempi passati;
14 Se poi camminerai nelle mie vie osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, tuo padre, prolungherò anche la tua vita».14 e se tu camminerai nelle mie vie, osservando i miei precetti e i miei comandamenti, come camminò tuo padre, io prolungherò i tuoi giorni ».
15 Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò a Gerusalemme; stette davanti all’arca dell’alleanza del Signore, offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.
15 Svegliatosi Salomone, comprese che era un sogno. Ritornato a Gerusalemme, si presentò dinanzi all'arca dell'alleanza del Signore e offerse olocausti e immolò vittime pacifiche e fece un gran convito a tutti i suoi servi.
16 Un giorno vennero dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui.16 Vennero allora dal re due donne di mala vita, e si presentarono dinanzi a lui.
17 Una delle due disse: «Perdona, mio signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre lei era in casa.17 Una di esse disse: « Ti scongiuro, o mio signore! Abitando in una stessa casa con questa donna, io partorii presso di lei nella camera;
18 Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c’è nessun estraneo in casa fuori di noi due.18 il terzo giorno dopo ch'ebbi partorito io, partorì anche lei. Noi stavamo insieme, e nessun altro, fuori di noi due, era con noi in quella casa.
19 Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché lei gli si era coricata sopra.19 Or essendo morto durante la notte il figlio di questa donna, da lei soffocato nel dormire,
20 Ella si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il suo figlio morto.20 essa, alzatasi nel silenzio del cuor della notte, prese il mio figlio d'accanto a me tua serva, che ero addormentata, e lo pose sul suo seno, e pose in seno a me il suo figlio morto.
21 Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L’ho osservato bene al mattino; ecco, non era il figlio che avevo partorito io».21 Levatami la mattina per allattare il mio figlio, lo vidi morto; ma fissandolo più attentamente a giorno chiaro, riconobbi che non era il mio figlio da me partorito ».
22 L’altra donna disse: «Non è così! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto». E quella, al contrario, diceva: «Non è così! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo». Discutevano così alla presenza del re.22 E l'altra donna diceva: « La cosa non sta come tu dici: è morto il tuo figlio, e il mio è vivo ». E quella a replicarle contro: « Tu mentisci: il mio figlio è vivo, e il tuo è morto ». E in questo modo altercavano davanti al re.
23 Il re disse: «Costei dice: “Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto”, mentre quella dice: “Non è così! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo”».23 Allora il re disse: « Questa dice: Il mio figlio è vivo, il tuo è morto; quella risponde: No: il tuo figlio è morto, il mio è vivo.
24 Allora il re ordinò: «Andate a prendermi una spada!». Portarono una spada davanti al re.24 Allora, seguitò a dire il re, portatemi una spada ». Portata che fu la spada dinanzi re, disse:
25 Quindi il re aggiunse: «Tagliate in due il bambino vivo e datene una metà all’una e una metà all’altra».25 Dividete in due il bambino vivo e datene metà all'una e metà all'altra ».
26 La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: «Perdona, mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlo morire!».
L’altra disse: «Non sia né mio né tuo; tagliate!».
26 Allora la donna di cui era il figlio vivo, sentendo le viscere commosse verso il suo figlio, disse al re: « Per pietà, o signore, date a lei il bambino vivo, non l'uccidete! ». L'altra invece diceva: « Non deve toccare nè a me nè a te: sia diviso ».
27 Presa la parola, il re disse: «Date alla prima il bimbo vivo; non dovete farlo morire. Quella è sua madre».27 Il re allora diede la sua risposta, dicendo: « Date alla prima il bambino vivo, senza ucciderlo, perchè essa ne è la madre ».
28 Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunciata dal re e provarono un profondo rispetto per il re, perché avevano constatato che la sapienza di Dio era in lui per rendere giustizia.28 Tutto Israele, saputo il giudizio che il re aveva pronunziato, temette il re, vedendo che la sapienza di Dio era in lui per render giustizia.