Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Acab riferì a Gezabele tutto quello che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.1 - Acab annunziò a Jezabel tutto ciò che aveva fatto Elia e come avesse passato a fil di spada tutti i profeti.
2 Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest’ora non avrò reso la tua vita come la vita di uno di loro».2 Jezabel mandò allora un messo ad Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e mi aggiungano quello, se domani a quest'ora io non farò della tua vita quel che tu hai fatto della vita di ognuno di essi».
3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Lasciò là il suo servo.3 Temette pertanto Elia e levatosi se ne andò dove volle e giunse in Bersabee di Giuda, dove lasciò il suo servo.
4 Egli s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri».4 Egli s'inoltrò poi nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro e desiderò di morire, dicendo: «Basta, o Signore: prendi l'anima mia; poichè io non sono migliore dei padri miei».
5 Si coricò e si addormentò sotto la ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia!».5 Poi si sdraiò e dormì all'ombra del ginepro. Ed ecco l'angelo del Signore toccarlo e dirgli: «Levati e mangia».
6 Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò.6 Guardò e vide presso il suo capo un pane cotto sotto la cenere e un vaso d'acqua. Mangiò allora e bevve e di nuovo si addormentò.
7 Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino».7 Per la seconda volta tornò l'angelo del Signore a toccarlo e a dirgli: «Levati e mangia, poichè ti resta una strada lunga da fare».
8 Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
8 Essendosi allora levato, mangiò e bevve e fortificato da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, Oreb.
9 Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Che cosa fai qui, Elia?».9 Arrivato colà si pose in una spelonca ed ecco la parola di Dio rivolta a lui per dirgli: «Che cosa fai qui, Elia?».
10 Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».10 Ed egli rispose: «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti, poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».
11 Gli disse: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.11 Gli disse il Signore: «Vieni fuori e tienti sulla montagna dinanzi al Signore; ed ecco il Signore passa». E vi fu un gran vento così forte da scuotere i monti e da polverizzare le pietre dinanzi al Signore; ma il Signore non era col vento. E dopo il vento, un terremoto; ma il Signore non era col terremoto.
12 Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.12 E dopo il terremoto, un fuoco; ma il Signore non era col fuoco; e dopo il fuoco, un sussurro di un'aura leggera.
13 Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elia?».
13 Come Elia l'ebbe udito, si coprì il volto col mantello e uscito, stette alla porta della spelonca ed ecco una voce giungere fino a lui e dirgli: «Che fai qui, Elia?». Ed egli rispose:
14 Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
14 «Ho spiegato tutto il mio zelo per il Signore Dio degli eserciti; poichè i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e hanno ucciso a colpi di spada tutti i profeti e sono rimasto io solo e cercano di togliermi la vita».
15 Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram.15 Il Signore allora gli disse: «Va' e riprendi la tua via per il deserto fino a Damasco; quando sarai arrivato colà, ungerai re sopra la Siria Azael,
16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto.16 e sopra Israele ungerai re Jeu figlio di Namsi. Eliseo poi figlio di Safat di Abelmeula ungerai profeta in vece tua;
17 Se uno scamperà alla spada di Cazaèl, lo farà morire Ieu; se uno scamperà alla spada di Ieu, lo farà morire Eliseo.17 e accadrà che chiunque fuggirà la spada di Azael sarà ucciso da Jeu e chiunque sfuggirà alla spada di Jeu sarà ucciso da Eliseo.
18 Io, poi, riserverò per me in Israele settemila persone, tutti i ginocchi che non si sono piegati a Baal e tutte le bocche che non l’hanno baciato».
18 Io poi mi riserberò in Israele settemila uomini, i cui ginocchi non si sono piegati dinanzi a Baal, e ogni bocca che non l'ha adorato baciando la mano».
19 Partito di lì, Elia trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.19 Elia adunque partì di là e trovò Eliseo figliuolo di Safat, mentre arava con dodici coppie di buoi, ed egli stesso era uno di quelli che aravano con le dodici coppie di buoi. Venuto Elia da lui, gli gettò addosso il suo mantello;
20 Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».20 ed egli abbandonati subito i buoi, corse dietro ad Elia e disse: «Lasciami, te ne prego, baciare mio padre e mia madre e poi ti seguirò». Ed egli gli disse: «Va' e torna, poichè quello che toccava a me io l'ho fatto».
21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.21 Dopo essersi allontanato da Elia, se ne ritornò a prendere un paio di buoi e li scannò e con l'aratro dei buoi fece cuocere le carni e le diede al popolo che ne mangiò; poi si levò, andò e si mise a seguire Elia e a servirlo.