Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 30


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta,
per gioire di lui alla fine.
1 Chi ama il suo figliolo lo castiga sovente per averne in futuro consolazione e perchè egli non abbia a picchiare alle porte dei vicini.
2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
2 Chi istruisce il suo figliolo ne avrà lode e se ne glorierà in mezzo alla gente di sua famiglia.
3 Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il
nemico,
mentre davanti agli amici potrà gioire.
3 Chi istruisce il suo figliolo muoverà ad invidia il nemico, e si glorierà di lui coi suoi amici.
4 Muore il padre? È come se non morisse,
perché lascia un suo simile dopo di sé.
4 Se suo padre muore, sarà come non fosse morto, perchè lascia dietro di sè uno simile a lui.
5 Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
5 Lo vide in vita e ne ebbe consolazione, nella sua morte non ebbe tristezza, e non restò confuso dinanzi ai nemici.
6 Di fronte ai nemici lascia un vendicatore,
per gli amici uno che sa ricompensarli.
6 Egli ha lasciato per i nemici un difensore della casa, e per gli amici chi saprà essere grato.
7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite,
a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
7 Chi accarezza il figlio ne dovrà fasciar le piaghe, e ad ogni grido sentirà straziarsi le viscere.
8 Un cavallo non domato diventa restio,
un figlio lasciato a se stesso diventa sventato.
8 Il cavallo non domato diventa intrattabile, e il figlio abbandonato a se stesso diventa un rompicollo.
9 Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
9 Fa' moine al figliolo e ti darà angosce, scherza con lui e ti farà triste.
10 Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare,
che non debba digrignare i denti alla fine.
10 Non ridere con lui, per non avere a piangere, per non avere da ultimo allegati i denti.
11 Non concedergli libertà in gioventù,
non prendere alla leggera i suoi difetti.
11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non chiuder gli occhi davanti ai suoi capricci.
12 Piegagli il collo in gioventù
e battigli le costole finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
12 Fagli piegare il collo in gioventù, battigli i fianchi mentre è ancora fanciullo, in modo che non diventi caparbio e di subbidiente, con gran dolore dell'anima tua.
13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui,
così non dovrai affrontare la sua insolenza.

13 Istruisci il tuo figliolo e affaticati intorno a lui, per non cadere nella sua vergogna.
14 Meglio un povero di aspetto sano e forte
che un ricco malato nel suo corpo.
14 Val più un povero sano e robusto, che un ricco debole e finito dalle malattie.
15 Salute e vigore valgono più di tutto l'oro,
un corpo robusto più di un'immensa fortuna.
15 La sanità dell'anima che consiste nella santità della giustizia, vai più dell'oro e dell'argento e un corpo robusto vai più d'immense ricchezze.
16 Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo
e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
16 Non c'è ricchezza maggiore della sanità del corpo, nè piacere maggiore della gioia del cuore.
17 Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica.
17 E' preferibile la morte ad una vita amara, e l'eterno riposo alla sofferenza continua.
18 Leccornie versate su una bocca chiusa
tali le offerte cibarie poste su una tomba.
18 Beni riposti in bocca chiusa sono come apparecchiate vivande poste in torno ad un sepolcro.
19 A che serve all'idolo l'offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è il perseguitato dal Signore.
19 Che giovano le libazioni all'idolo? Non può nè mangiare, nè sentire l'odore.
20 Osserva con gli occhi e sospira,
come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira.

20 Così avviene a chi è perseguitato dal Signore e porta la mercede della sua iniquità.
21 Non abbandonarti alla tristezza,
non tormentarti con i tuoi pensieri.
21 Vedendo cogli occhi geme, e sospira come un eunuco che abbraccia una vergine.
22 La gioia del cuore è vita per l'uomo,
l'allegria di un uomo è lunga vita.
22 Non t'abbandonare alla tristezza, e non t'affliggere coi tuoi pensieri.
23 Distrai la tua anima, consola il tuo cuore,
tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti,
da essa non si ricava nulla di buono.
23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, è un tesoro inesauribile di sanità, l'allegrezza dell'uomo dà la lunga vita.
24 Gelosia e ira accorciano i giorni,
la preoccupazione anticipa la vecchiaia.
24 Abbi pietà della tua anima, per piacere a Dio sii continente, raccogli il tuo cuore nella santità di Dio e caccia lungi da te la tristezza.
25 Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi,
quello che mangia egli gusta.
25 Perchè la tristezza ne ha fatti morir molti, e non serve a nulla.
26 L'invidia e l'ira abbreviano la vita, e i pensieri fan diventar vecchi avanti tempo.
27 Il cuore sereno e buono è in banchetti e i suoi banchetti son preparati con diligenza.