Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 11


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BIBBIA CEI 1974VULGATA
1 La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi.
1 Sapientia humiliati exaltabit caput illius,
et in medio magnatorum consedere illum faciet.
2 Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
2 Non laudes virum in specie sua,
neque spernas hominem in visu suo.
3 L'ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori.
3 Brevis in volatilibus est apis,
et initium dulcoris habet fructus illius.
4 Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
poiché stupende sono le opere del Signore,
eppure sono nascoste agli uomini le opere sue.
4 In vestitu ne glorieris umquam,
nec in die honoris tui extollaris :
quoniam mirabilia opera Altissimi solius,
et gloriosa, et absconsa, et invisa opera illius.
5 Molti sovrani sedettero sulla polvere
e uno sconosciuto cinse il loro diadema.
5 Multi tyranni sederunt in throno :
et insuspicabilis portavit diadema.
6 Molti potenti furono umiliati profondamente;
uomini illustri furono consegnati in potere altrui.

6 Multi potentes oppressi sunt valide,
et gloriosi traditi sunt in manus alterorum.
7 Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e quindi condanna.
7 Priusquam interroges, ne vituperes quemquam :
et cum interrogaveris, corripe juste.
8 Non rispondere prima di avere ascoltato,
in mezzo ai discorsi non intrometterti.
8 Priusquam audias, ne respondeas verbum :
et in medio sermonum ne adjicias loqui.
9 Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare,
non immischiarti nelle liti dei peccatori.
9 De ea re quæ te non molestat, ne certeris :
et in judicio peccantium ne consistas.
10 Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose;
se esageri, non sarai esente da colpa;
anche se corri, non arriverai
e non riuscirai a scampare con la fuga.
10 Fili, ne in multis sint actus tui :
et si dives fueris, non eris immunis a delicto.
Si enim secutus fueris, non apprehendes :
et non effugies, si præcucurreris.
11 C'è chi lavora, fatica e si affanna:
eppure resta tanto più indietro.

11 Est homo laborans et festinans, et dolens :
impius, et tanto magis non abundabit.
12 C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria:
eppure il Signore lo guarda con benevolenza,
lo solleva dalla sua bassezza
12 Est homo marcidus egens recuperatione,
plus deficiens virtute, et abundans paupertate :
13 e lo fa stare a testa alta, sì che molti ne sono
stupiti.
13 et oculus Dei respexit illum in bono,
et erexit eum ab humilitate ipsius, et exaltavit caput ejus :
et mirati sunt in illo multi, et honoraverunt Deum.
14 Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore.
14 Bona et mala, vita et mors,
paupertas et honestas, a Deo sunt :
15 Sapienza, senno e conoscenza della legge vengono dal
Signore;
carità e rettitudine sono dono del Signore.
15 sapientia, et disciplina, et scientia legis, apud Deum :
dilectio, et viæ bonorum, apud ipsum.
16 Errore e tenebre sono per gli empi
e il male resta per i malvagi.
16 Error et tenebræ peccatoribus concreata sunt :
qui autem exsultant in malis consenescunt in malo.
17 Il dono del Signore è assicurato ai pii
e il suo favore li rende felici per sempre.
17 Datio Dei permanet justis,
et profectus illius successus habebit in æternum.
18 C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;
ed ecco la parte della sua ricompensa:
18 Est qui locupletatur parce agendo,
et hæc est pars mercedis illius.
19 mentre dice: "Ho trovato riposo;
ora mi godrò i miei beni",
non sa quanto tempo ancora trascorrerà;
lascerà tutto ad altri e morirà.
19 In eo quod dicit : Inveni requiem mihi,
et nunc manducabo de bonis meis solus :
20 Sta' fermo al tuo impegno e fanne la tua vita,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
20 et nescit quod tempus præteriet, et mors appropinquet,
et relinquat omnia aliis, et morietur.
21 Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e persevera nella fatica,
perché è facile per il Signore
arricchire un povero all'improvviso.
21 Sta in testamento tuo, et in illo colloquere,
et in opere mandatorum tuorum veterasce.
22 La benedizione del Signore è la ricompensa del pio;
in un istante Dio farà sbocciare la sua benedizione.
22 Ne manseris in operibus peccatorum :
confide autem in Deo, et mane in loco tuo.
23 Non dire: "Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?".
23 Facile est enim in oculis Dei
subito honestare pauperem.
24 Non dire: "Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?".
24 Benedictio Dei in mercedem justi festinat,
et in hora veloci processus illius fructificat.
25 Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura;
nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
25 Ne dicas : Quid est mihi opus ?
et quæ erunt mihi ex hoc bona ?
26 È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all'uomo secondo la sua condotta.
26 Ne dicas : Sufficiens mihi sum :
et quid ex hoc pessimabor ?
27 L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
27 In die bonorum ne immemor sis malorum,
et in die malorum ne immemor sis bonorum :
28 Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo si conosce veramente alla fine.

28 quoniam facile est coram Deo in die obitus
retribuere unicuique secundum vias suas.
29 Non portare in casa qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie del fraudolento.
29 Malitia horæ oblivionem facit luxuriæ magnæ,
et in fine hominis denudatio operum illius.
30 Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del
superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
30 Ante mortem ne laudes hominem quemquam :
quoniam in filiis suis agnoscitur vir.
31 Cambiando il bene in male tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori.
31 Non omnem hominem inducas in domum tuam :
multæ enim sunt insidiæ dolosi.
32 Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere,
il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
32 Sicut enim eructant præcordia f?tentium,
et sicut perdix inducitur in caveam, et ut caprea in laqueum :
sic et cor superborum,
et sicut prospector videns casum proximi sui.
33 Guàrdati dal malvagio, poiché egli il male prepara,
che non contamini per sempre anche te.
33 Bona enim in mala convertens insidiatur,
et in electis imponet maculam.
34 Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.
34 A scintilla una augetur ignis,
et ab uno doloso augetur sanguis :
homo vero peccator sanguini insidiatur.
35 Attende tibi a pestifero, fabricat enim mala,
ne inducat super te subsannationem in perpetuum.
36 Admitte ad te alienigenam :
et subvertet te in turbine,
et abalienabit te a tuis propriis.