Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Psalmen 39


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EINHEITSUBERSETZUNG BIBELDIODATI
1 [Für den Chormeister. Von Jedutun. Ein Psalm Davids.]1 Salmo di Davide, dato a Iedutun capo de’ Musici IO aveva detto: Io prenderò guardia alle mie vie, Che io non pecchi colla mia lingua; Io guarderò la mia bocca con un frenello, Mentre l’empio sarà davanti a me.
2 Ich sagte: Ich will auf meine Wege achten,
damit ich nicht sündige mit meiner Zunge. Ich lege meinem Mund einen Zaum an,
solange der Frevler vor mir steht.
2 Io sono stato mutolo e cheto; Ho eziandio taciuto il bene; Ma la mia doglia si è inasprita.
3 So blieb ich stumm und still;
ich schwieg, vom Glück verlassen,
doch mein Schmerz war aufgerührt.
3 Il mio cuore si è riscaldato dentro di me; Un fuoco si è acceso, mentre io ravvolgeva questo nell’animo mio; Onde io ho parlato colla mia lingua, dicendo:
4 Heiß wurde mir das Herz in der Brust,
bei meinem Grübeln entbrannte ein Feuer;
da musste ich reden:
4 O Signore, fammi conoscere il mio fine, E quale è il termine de’ miei dì; Fa’ ch’io sappia quanto io ho da vivere ancora in questo mondo.
5 Herr, tu mir mein Ende kund und die Zahl meiner Tage!
Lass mich erkennen, wie sehr ich vergänglich bin!
5 Ecco tu hai ridotti i miei dì alla misura di un palmo, E il tempo della mia vita è come niente appo te; Certo, ogni uomo, quantunque sia in piè, è tutta vanità. Sela.
6 Du machtest meine Tage nur eine Spanne lang,
meine Lebenszeit ist vor dir wie ein Nichts.
Ein Hauch nur ist jeder Mensch. [Sela]
6 Certo l’uomo va e viene in figura; Certo in vano si travagliano tutti, E adunano de’ beni senza sapere chi li raccorrà
7 Nur wie ein Schatten geht der Mensch einher,
um ein Nichts macht er Lärm.
Er rafft zusammen und weiß nicht, wer es einheimst.
7 Ma ora, Signore, che aspetto io? La mia speranza è in te.
8 Und nun, Herr, worauf soll ich hoffen?
Auf dich allein will ich harren.
8 Liberami da tutti i miei misfatti; Non farmi essere il vituperio dello stolto.
9 Entreiß mich allen, die mir Unrecht tun,
und überlass mich nicht dem Spott der Toren!
9 Io ammutolisco, io non aprirò la bocca; Perciocchè tu hai fatto questo.
10 Ich bin verstummt, ich tue den Mund nicht mehr auf.
Denn so hast du es gefügt.
10 Toglimi d’addosso la tua piaga; Io mi vengo meno, per la guerra che tu mi fai colla tua mano.
11 Nimm deine Plage weg von mir!
Unter der Wucht deiner Hand vergehe ich.
11 Se tu castighi alcuno con castigamenti d’iniquità, Tu fai struggere tutto ciò che vi è di bello e d’eccellente in lui, Come una tignuola; certo, ogni uomo è vanità. Sela.
12 Du strafst und züchtigst den Mann wegen seiner Schuld,
du zerstörst seine Anmut wie Motten das Kleid,
ein Hauch nur ist jeder Mensch. [Sela]
12 Signore, ascolta la mia orazione, e porgi l’orecchio al mio grido, E non esser sordo alle mie lagrime; Perciocchè io son forestiere appo te, Ed avveniticcio, come tutti i miei padri.
13 Hör mein Gebet, Herr, vernimm mein Schreien,
schweig nicht zu meinen Tränen! Denn ich bin nur ein Gast bei dir,
ein Fremdling wie all meine Väter.
13 Cessati da me, acciocchè io mi rinforzi, Innanzi che io me ne vada, e non sia più
14 Wende dein strafendes Auge ab von mir,
sodass ich heiter blicken kann,
bevor ich dahinfahre und nicht mehr da bin.