Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ijob 24


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EINHEITSUBERSETZUNG BIBELDIODATI
1 Warum hat der Allmächtige keine Fristen bestimmt?
Warum schauen, die ihn kennen, seine Gerichtstage nicht?
1 Perchè non dirassi che i tempi sono occultati dall’Onnipotente, E che quelli che lo conoscono, non veggono i suoi giorni?
2 Jene verrücken die Grenzen,
rauben Herden und führen sie zur Weide.
2 Gli empi muovono i termini, Rapiscono le gregge, e le pasturano;
3 Den Esel der Waisen treiben sie fort,
pfänden das Rind der Witwe.
3 Menano via l’asino degli orfani; Prendono in pegno il bue della vedova;
4 Vom Weg drängen sie die Armen,
es verbergen sich alle Gebeugten des Landes.
4 Fanno torcere i bisognosi dalla via, I poveri della terra si nascondono tutti.
5 Sieh, wie Wildesel in der Steppe
ziehen sie zu ihrer Arbeit aus; die Steppe suchen sie nach Nahrung ab,
nach Brot für ihre Kinder.
5 Ecco, son simili ad asini salvatici nel deserto: Escono al lor mestiere, si levano la mattina per andare alla preda; La campagna è il lor pane, per li lor fantini.
6 Auf dem Feld schneiden sie des Nachts,
halten im Weinberg des Frevlers Nachlese.
6 Mietono il campo, E vendemmiano la vigna che non è loro.
7 Nackt verbringen sie die Nacht, ohne Kleider,
haben keine Decke in der Kälte.
7 Fanno passar la notte agl’ignudi senza vestimenti, Sì che non hanno con che coprirsi al freddo.
8 Vom Regen der Berge sind sie durchnässt,
klammern sich ohne Schutz an den Fels.
8 Sono bagnati dalle acque che traboccano da’ monti; E per mancamento di ricetto, abbracciano i sassi.
9 Von der Mutterbrust reißen sie die Waisen,
den Säugling des Armen nehmen sie zum Pfand.
9 Rapiscono l’orfano dalla poppa, E prendono pegno dal povero.
10 Nackt müssen sie gehen, ohne Kleid,
hungernd tragen sie Garben.
10 Fanno andar gl’ignudi senza vestimenti; E quelli che portano loro le manelle delle biade soffrono fame.
11 Zwischen Mauern pressen sie Öl,
treten die Kelter und müssen doch dürsten.
11 Quelli che spremono loro l’olio intra i lor muri, E quelli che calcano ne’ torcoli soffrono sete.
12 Aus der Stadt stöhnen Sterbende,
der Erschlagenen Leben schreit laut.
Doch Gott achtet nicht auf ihr Flehen.
12 Gli uomini gemono dalla città E l’anima de’ feriti a morte sclama; E pure Iddio non appone loro alcun fallo
13 Sie sind die Rebellen gegen das Licht;
sie nehmen seine Wege nicht wahr,
bleiben nicht auf seinen Pfaden.
13 Essi son di quelli che son ribelli alla luce, Non conoscono le sue vie, E non si fermano ne’ suoi sentieri.
14 Ist kein Licht, erhebt sich der Mörder,
tötet Elende und Arme;
in der Nacht gleicht er dem Dieb.
14 Il micidiale si leva allo schiarir del dì Uccide il povero, e il bisognoso; E poi la notte opera da ladro.
15 Auch des Ehebrechers Auge achtet auf Dämmerung.
Kein Auge, sagt er, soll mich erspähen!,
eine Hülle legt er aufs Gesicht.
15 Parimente l’occhio dell’adultero osserva la sera, Dicendo: L’occhio di alcuno non mi scorgerà; E si nasconde la faccia.
16 Im Finstern bricht er ein in die Häuser;
tagsüber verstecken sie sich;
sie wollen nichts wissen vom Licht.
16 Di notte sconficcano le case, Che si aveano segnate di giorno; Non conoscono la luce,
17 Denn Finsternis ist für sie der Morgen zugleich,
denn mit ihren Schrecken sind sie wohl vertraut.
17 Perciocchè la mattina è ad essi tutti ombra di morte; Se alcuno li riconosce, hanno spaventi dell’ombra della morte
18 Schnell reißt ihn das Wasser fort;
verflucht ist ihr Anteil auf Erden;
nicht wendet er den Weg den Weinbergen zu.
18 Fuggono leggermente, come in su le acque; La lor parte è maledetta nella terra, Non riguardano alla via delle vigne.
19 Dürre und Hitze raffen das Schneewasser weg,
die Unterwelt den Sünder.
19 La secchezza e il caldo involano le acque della neve; Così il sepolcro invola quelli che hanno peccato.
20 Der Mutterschoß vergisst ihn,
Gewürm labt sich an ihm; nie mehr wird an ihn gedacht;
ja, wie Holz wird Frevel zerschmettert.
20 La matrice li dimentica, I vermini son loro dolci, Non son più ricordati; Anzi i perversi son rotti come un legno.
21 Er tut Böses der Unfruchtbaren, der Kinderlosen,
keiner Witwe erweist er Gutes.
21 E benchè tormentino la sterile che non partorisce, E non facciano alcun bene alla vedova;
22 Gott reißt die Starken hinweg in seiner Macht;
steht er auf, ist niemand seines Lebens sicher.
22 E traggano giù i possenti con la lor forza; E, quando si levano, altri non si assicuri della vita;
23 Sicherheit gibt er ihm, er traue darauf;
aber seine Augen überwachen ihren Weg.
23 Pur nondimeno Iddio dà loro a che potersi sicuramente appoggiare, E gli occhi suoi sono sopra le lor vie.
24 Sie kommen hoch für kurze Zeit, dann ist es aus.
Sie werden umgebogen, alle mit der Faust gepackt
und wie Ährenspitzen abgeschnitten.
24 Per un poco di tempo sono innalzati, poi non son più; Sono abbattuti, e trapassano come tutti gli altri, E son ricisi come la sommità d’una spiga.
25 Ist es nicht so? Wer straft mich Lügen
und bringt meine Rede zum Schweigen?
25 Se ora egli non è così, chi mi dimentirà, E metterà al niente il mio ragionamento?