Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Isaia 65


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NOVA VULGATABIBBIA
1 “ Quaesitus sum ab his, qui non consulebant me,
inventus sum ab his, qui non quaerebant me.
Dixi: “Ecce ego, ecce ego!”
ad gentem, quae non invocabat nomen meum.
1 Mi feci ricercare da chi non mi interrogava,
mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: "Eccomi, eccomi"
a gente che non invocava il mio nome.
2 Expandi manus meas tota die
ad populum rebellem,
qui graditur in via non bona
post cogitationes suas;
2 Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;
essi andavano per una strada non buona,
seguendo i loro capricci,
3 populus, qui ad iracundiam provocat me
ante faciem meam semper,
qui immolant in hortis
et sacrificant super lateres,
3 un popolo che mi provocava
sempre, con sfacciataggine.
Essi sacrificavano nei giardini,
offrivano incenso sui mattoni,
4 qui morantur in sepulcris
et in locis occultis pernoctant,
qui comedunt carnem suillam
et ius abominabile in vasis eorum,
4 abitavano nei sepolcri,
passavano la notte in nascondigli,
mangiavano carne suina
e cibi immondi nei loro piatti.
5 qui dicunt: “Recede!
Non appropinques mihi, quia sanctificarem te”.
Isti fumus sunt in naribus meis,
ignis ardens tota die.
5 Essi dicono: "Sta' lontano!
Non accostarti a me, che per te sono sacro".
Tali cose sono un fumo al mio naso,
un fuoco acceso tutto il giorno.
6 Ecce scriptum est coram me;
non tacebo, sed retribuam,
et retribuam in sinum eorum
6 Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
io non tacerò finché non avrò ripagato
7 iniquitates vestras et iniquitates patrum vestrorum
simul, dicit Dominus,
qui sacrificaverunt super montes
et super colles exprobraverunt mihi;
et remetiar opus eorum primo
in sinu eorum ”.
7 le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,
tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti
e sui colli mi hanno insultato;
così io calcolerò la loro paga
e la riverserò nel loro grembo.
8 Haec dicit Dominus:
“ Quomodo si inveniatur mustum in botro
et dicatur: “Ne dissipes illud,
quoniam benedictio est in eo”,
sic faciam propter servos meos,
ut non disperdam totum.
8 Dice il Signore: "Come quando
si trova succo in un grappolo,
si dice: Non distruggetelo,
perché v'è qui una benedizione,
così io farò per amore dei miei servi,
per non distruggere ogni cosa.
9 Et educam de Iacob semen
et de Iuda possidentem montes meos;
et hereditabunt terram electi mei,
et servi mei habitabunt ibi.
9 Io farò uscire una discendenza da Giacobbe,
da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni
e i miei servi vi abiteranno.
10 Et erit Saron in pascua gregum,
et vallis Achor in cubile armentorum
populo meo, qui quaesierunt me.
10 Saròn diventerà un pascolo di greggi,
la valle di Acòr un recinto per armenti,
per il mio popolo che mi ricercherà.
11 Vos autem, qui derelinquitis Dominum,
qui obliviscimini montem sanctum meum,
qui ponitis Gad mensam
et amphoram impletis Meni,
11 Ma voi, che avete abbandonato il Signore,
dimentichi del mio santo monte,
che preparate una tavola per Gad
e riempite per Menì la coppa di vino,
12 numerabo vos in gladio,
et omnes in caede corruetis;
pro eo quod vocavi, et non respondistis,
locutus sum, et non audistis,
sed fecistis malum in oculis meis
et, quod displicet mihi, elegistis ”.
12 io vi destino alla spada;
tutti vi curverete alla strage,
perché ho chiamato e non avete risposto;
ho parlato e non avete udito.
Avete fatto ciò che è male ai miei occhi,
ciò che mi dispiace avete scelto".
13 Propter hoc haec dicit Dominus Deus:
“ Ecce servi mei comedent,
et vos esurietis;
ecce servi mei bibent,
et vos sitietis;
ecce servi mei laetabuntur,
et vos confundemini;
13 Pertanto, così dice il Signore Dio:
"Ecco, i miei servi mangeranno
e voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno
e voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno
e voi resterete delusi;
14 ecce servi mei laudabunt in exsultatione cordis,
et vos clamabitis prae dolore cordis
et prae contritione spiritus ululabitis.
14 ecco, i miei servi giubileranno
per la gioia del cuore,
voi griderete per il dolore del cuore,
urlerete per la tortura dello spirito.
15 Et relinquetis nomen vestrum
in iuramentum electis meis:
“Interficiat te Dominus Deus”;
et servos suos vocabit nomine alio.
15 Lascerete il vostro nome
come imprecazione fra i miei eletti:
Così ti faccia morire il Signore Dio.
Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
16 Quicumque benedicit sibi in terra,
benedicet sibi in Deo Amen;
et, quicumque iurat in terra,
iurabit in Deo Amen;
quia oblivioni tradentur angustiae priores,
et quia abscondentur ab oculis meis.
16 Chi vorrà essere benedetto nel paese,
vorrà esserlo per il Dio fedele;
chi vorrà giurare nel paese,
giurerà per il Dio fedele;
perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,
saranno occultate ai miei occhi.
17 Ecce enim ego creo
caelos novos et terram novam,
et non erunt in memoria priora
et non ascendent super cor.
17 Ecco infatti io creo
nuovi cieli e nuova terra;
non si ricorderà più il passato,
non verrà più in mente,
18 Sed gaudebunt et exsultabunt usque in sempiternum
in his, quae ego creo,
quia ecce ego creo Ierusalem exsultationem
et populum eius gaudium.
18 poiché si godrà e si gioirà sempre
di quello che sto per creare,
e farò di Gerusalemme una gioia,
del suo popolo un gaudio.
19 Et exsultabo in Ierusalem
et gaudebo in populo meo,
et non audietur in ea ultra
vox fletus et vox clamoris.
19 Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
20 Non erit ibi amplius infans dierum
et senex, qui non impleat dies suos.
Quoniam puer erit,
qui centenarius moriatur;
et, qui non attingat centum annos,
maledictus erit.
20 Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto.
21 Et aedificabunt domos et habitabunt
et plantabunt vineas et comedent fructus earum.
21 Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22 Non aedificabunt, ut alius habitet,
non plantabunt, ut alius comedat:
secundum enim dies ligni erunt dies populi mei,
et operibus manuum suarum diu fruentur electi mei.
22 Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
né pianteranno perché un altro mangi,
poiché quali i giorni dell'albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani.
23 Non laborabunt frustra
neque generabunt in interitum repentinum,
quia semen benedictorum erunt Domini,
et nepotes eorum cum eis.
23 Non faticheranno invano,
né genereranno per una morte precoce,
perché prole di benedetti dal Signore essi saranno
e insieme con essi anche i loro germogli.
24 Eritque: antequam clament, ego respondebo;
adhuc illis loquentibus, ego exaudiam.
24 Prima che mi invochino, io risponderò;
mentre ancora stanno parlando,
io già li avrò ascoltati.
25 Lupus et agnus pascentur simul,
et leo sicut bos comedet paleas,
et serpenti pulvis panis eius.
Non nocebunt neque occident
in omni monte sancto meo ”,
dicit Dominus.
25 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme,
il leone mangerà la paglia come un bue,
ma il serpente mangerà la polvere,
non faranno né male né danno
in tutto il mio santo monte". Dice il Signore.