Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Jó 28


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Habet argentum venarum suarum principia,
et auro locus est in quo conflatur.
1 L'argento ha un principio nelle sue vene, e l'oro ha un luogo dov'ei si fonde.
2 Ferrum de terra tollitur,
et lapis solutus calore in æs vertitur.
2 Dalla terra cavasi il ferro: e la pietra sciolta col fuoco si cangia in rame.
3 Tempus posuit tenebris,
et universorum finem ipse considerat :
lapidem quoque caliginis et umbram mortis.
3 Egli fissa alle tenebre la lor durazione, e la fine investiga di tutte le cose, ed anche la pietra ascosa nella caligine, e nell'ombra di morte.
4 Dividit torrens a populo peregrinante
eos quos oblitus est pes egentis hominis, et invios.
4 Un torrente separa dai viaggiatori, e ad esse non si appressa il piede del povero, e sono in luoghi inaccessibili.
5 Terra de qua oriebatur panis,
in loco suo igni subversa est.
5 Una terra, dal cui seno nasceva del pane, è disertata dal fuoco.
6 Locus sapphiri lapides ejus,
et glebæ illius aurum.
6 Havvi un luogo, di cui i sassi sono saffiri, e le sue zolle sono oro.
7 Semitam ignoravit avis,
nec intuitus est eam oculus vulturis.
7 Uccello non ne conobbe la strada, e l'occhio dell'avoltoio non giunse a discernerla.
8 Non calcaverunt eam filii institorum,
nec pertransivit per eam leæna.
8 Ella non fu battuta da' figliuoli de' mercatanti, né vi passò la lionessa.
9 Ad silicem extendit manum suam :
subvertit a radicibus montes.
9 Egli stese sua mano contro i vivi massi, e rovesciò le montagne dalle loro radici.
10 In petris rivos excidit,
et omne pretiosum vidit oculus ejus.
10 Egli scavò rivi di acque trai sassi, e l'occhio di lui indagò tutto quel, che v'è di prezioso.
11 Profunda quoque fluviorum scrutatus est,
et abscondita in lucem produxit.
11 Egli visitò le ime parti de' fiumi, e ne trasse fuori ciò che vi era nascosto.
12 Sapientia vero ubi invenitur ?
et quis est locus intelligentiæ ?
12 Ma dov' è, che trovisi la sapienza? e la sede dell'intelligenza dov'è?
13 Nescit homo pretium ejus,
nec invenitur in terra suaviter viventium.
13 Il pregio di lei non è conosciuto dall'uomo, né ella si trova nella terra di quei, che vivono delle delizie.
14 Abyssus dicit : Non est in me,
et mare loquitur : Non est mecum.
14 L'abisso dice: Meco ella non è, e il mare confessa: Ella non è con me.
15 Non dabitur aurum obrizum pro ea,
nec appendetur argentum in commutatione ejus.
15 Ella non si compera coll'oro più fino; né cambiò fassene a peso d'argento.
16 Non conferetur tinctis Indiæ coloribus,
nec lapidi sardonycho pretiosissimo vel sapphiro.
16 Ella non sarà messa a paragone colle tinte preziose delle Indie, né colla pietra sardonica più pregiata, né col saffiro.
17 Non adæquabitur ei aurum vel vitrum,
nec commutabuntur pro ea vasa auri.
17 Non sarà stimato eguale a lei l'oro, od il cristallo, né sarà data in cambio per vasi di pretto oro:
18 Excelsa et eminentia non memorabuntur comparatione ejus :
trahitur autem sapientia de occultis.
18 Le più eccelse, e pregiate cose non son da rammentarsi in suo paraggio: ma occulto è il luogo onde estraggesi la sapienza.
19 Non adæquabitur ei topazius de Æthiopia,
nec tincturæ mundissimæ componetur.
19 Non si agguaglerà a lei il topazio d'Etiopia, né le saran poste in confronto le tinture più splendide.
20 Unde ergo sapientia venit ?
et quis est locus intelligentiæ ?
20 Donde adunque vien mai la sapienza, e quale è la sede della intelligenza?
21 Abscondita est ab oculis omnium viventium :
volucres quoque cæli latet.
21 Ella è ascosa agli sguardi di tutti i viventi, ella è ignota anche agli uccelli dell'aria.
22 Perditio et mors dixerunt :
Auribus nostris audivimus famam ejus.
22 La perdizione, e la morte hanno detto: Alle nostre orecchie è giunta la fama di lei.
23 Deus intelligit viam ejus,
et ipse novit locum illius.
23 La via per trovarla è nota a Dio, ed egli sa dov'ella dimori.
24 Ipse enim fines mundi intuetur,
et omnia quæ sub cælo sunt respicit.
24 Perocché lo sguardo di lui giunge sino ai confini del mondo, ed egli vede tutte le cose che sono sotto de' cieli.
25 Qui fecit ventis pondus,
et aquas appendit in mensura.
25 Egli, che diede ai venti il momento, e librò, e misurò le acque.
26 Quando ponebat pluviis legem,
et viam procellis sonantibus :
26 Allorché la legge prescrisse alle piove, e la strada alle sonanti procelle:
27 tunc vidit illam et enarravit,
et præparavit, et investigavit.
27 Allora egli la vide, e la manifestò, e la stabilì, e ne scoperse i segreti.
28 Et dixit homini : Ecce timor Domini, ipsa est sapientia ;
et recedere a malo, intelligentia.
28 E all'uomo disse: Ecco che il timor del Signore egli è la stessa sapienza, e la fuga del male ell'è la vera intelligenza.