Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Jó 21


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Respondens autem Job, dixit :1 - Ma Giobbe rispose e disse:
2 Audite, quæso, sermones meos,
et agite pœnitentiam.
2 «Ascoltate, vi prego, le mie parole, e cambiate opinione.
3 Sustinete me, et ego loquar :
et post mea, si videbitur, verba, ridete.
3 Tolleratemi ed io parlerò, e dopo le mie parole, se vi pare, ridete pure.
4 Numquid contra hominem disputatio mea est,
ut merito non debeam contristari ?
4 Sto io forse a disputar contro un uomo, sì che io non abbia motivo d'attristarmi?
5 Attendite me et obstupescite,
et superponite digitum ori vestro.
5 Volgetevi a me e inorridite, e mettetevi un dito sulla bocca:
6 Et ego, quando recordatus fuero, pertimesco,
et concutit carnem meam tremor.
6 pur io, se vi ripenso, allibisco, e un tremore scuote le mie carni.
7 Quare ergo impii vivunt,
sublevati sunt, confortatique divitiis ?
7 Perchè dunque gli empii vivono, s'innalzano e hanno grandi ricchezze?
8 Semen eorum permanet coram eis :
propinquorum turba et nepotum in conspectu eorum.
8 La loro stirpe persiste innanzi a loro, e una turba di parenti e nepoti sta al loro cospetto;
9 Domus eorum securæ sunt et pacatæ,
et non est virga Dei super illos.
9 le loro case sono tranquille e in pace, nè la verga di Dio cade su loro;
10 Bos eorum concepit, et non abortivit :
vacca peperit, et non est privata fœtu suo.
10 il loro bove va alla monta e non rifiuta, la vacca partorisce senza disperdere il feto.
11 Egrediuntur quasi greges parvuli eorum,
et infantes eorum exultant lusibus.
11 Se non vanno qual gregge i loro ragazzi, e i loro fanciulli saltellano scherzando.
12 Tenent tympanum et citharam,
et gaudent ad sonitum organi.
12 Suonano il timpano e la cetra, e fanno festa al suono del flauto.
13 Ducunt in bonis dies suos,
et in puncto ad inferna descendunt.
13 Consumano nella felicità i loro giorni, quindi in pace discendono agli ìnferi.
14 Qui dixerunt Deo : Recede a nobis,
et scientiam viarum tuarum nolumus.
14 Esclamarono essi verso Dio: - Va' lungi da noi; la dottrina dei tuoi precetti noi non gradiamo.
15 Quis est Omnipotens, ut serviamus ei ?
et quid nobis prodest si oraverimus illum ?
15 Chi è mai l'Onnipotente, che lo dobbiamo servire, e in che ci gioverebbe se lo pregassimo? -
16 Verumtamen quia non sunt in manu eorum bona sua,
consilium impiorum longe sit a me.
16 Tuttavia, poichè essi non son padroni dei loro beni, il consiglio degli empii sia lungi da me!
17 Quoties lucerna impiorum extinguetur,
et superveniet eis inundatio,
et dolores dividet furoris sui ?
17 Quante volte la lucerna degli empii si spegne, e li raggiunge l'inondazione [di tutti i mali], assegnando [Dio] i castighi dell'ira sua?
18 Erunt sicut paleæ ante faciem venti,
et sicut favilla quam turbo dispergit.
18 Dovrebbero essere come paglia al vento, e come pula dispersa dal turbine.
19 Deus servabit filiis illius dolorem patris,
et cum reddiderit, tunc sciet.
19 Dio riserba ai figli il castigo del padre: ma ripaghi lui stesso, e allora imparerà!
20 Videbunt oculi ejus interfectionem suam,
et de furore Omnipotentis bibet.
20 vedano i suoi occhi il proprio sterminio, e del furore dell'Onnipotente egli beva!
21 Quid enim ad eum pertinet de domo sua post se,
et si numerus mensium ejus dimidietur ?
21 Giacchè che importa a lui di quei di casa sua dopo di sè, quando il numero dei suoi mesi [di vita], è compiuto?
22 Numquid Deus docebit quispiam scientiam,
qui excelsos judicat ?
22 Insegnerà forse qualcuno la sapienza a Dioche giudica gli eccelsi?
23 Iste moritur robustus et sanus,
dives et felix :
23 Questo muore robusto e sano, ricco e pur felice,
24 viscera ejus plena sunt adipe,
et medullis ossa illius irrigantur :
24 il suo corpo è tutto pinguedine, e le sue ossa son grasse di midollo:
25 alius vero moritur in amaritudine animæ
absque ullis opibus :
25 Quest'altro muore nell'amarezza d'animo, senza nessun bene;
26 et tamen simul in pulvere dormient,
et vermes operient eos.
26 tuttavia insieme nella polvere giacciono, e li ricoprono i vermini.
27 Certe novi cogitationes vestras,
et sententias contra me iniquas.
27 Io ben conosco i vostri pensierie le vostre inique sentenze contro di me;
28 Dicitis enim : Ubi est domus principis ?
et ubi tabernacula impiorum ?
28 voi infatti dite: - Ov'è mai la casa del tiranno? e ove son mai le abitazioni degli empii? -
29 Interrogate quemlibet de viatoribus,
et hæc eadem illum intelligere cognoscetis :
29 Ebbene, interrogate un viaggiatore qualunque, e vi convincerete ch'egli la pensa nel modo seguente:
30 quia in diem perditionis servatur malus,
et ad diem furoris ducetur.
30 Pel giorno di rovina il malvagio è risparmiato, e fino al giorno d'ira egli sarà tollerato.
31 Quis arguet coram eo viam ejus ?
et quæ fecit, quis reddet illi ?
31 Chi gli rinfaccia apertamente la sua condotta? e ciò ch'ei commise, chi glielo ripaga?
32 Ipse ad sepulchra ducetur,
et in congerie mortuorum vigilabit.
32 Eppure alle sepolture [onorevoli] egli viene portato, e sul tumulo de' morti c'è chi fa la guardia.
33 Dulcis fuit glareis Cocyti,
et post se omnem hominem trahet,
et ante se innumerabiles.
33 Dolci sono a lui le zolle della valle [funerea]; ed egli trascina dietro a sè ogni uomo, come già prima di sè altri innumerevoli.
34 Quomodo igitur consolamini me frustra,
cum responsio vestra repugnare ostensa sit veritati ?
34 Come dunque mi consolerete con vane [ragioni], se la vostra risposta chiaramente ripugna alla verità?»