Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Jó 21


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Respondens autem Job, dixit :1 Rispose Giobbe, e disse:
2 Audite, quæso, sermones meos,
et agite pœnitentiam.
2 Ponete mente, vi prego, alle mie parole, e cangiate di opinione.
3 Sustinete me, et ego loquar :
et post mea, si videbitur, verba, ridete.
3 Soffrite che parli anch' io, e di poi burlatevi, se cosi vi parrà, delle mie parole.
4 Numquid contra hominem disputatio mea est,
ut merito non debeam contristari ?
4 Forse io disputo con un uomo, onde io non abbia ragion di attristarmi?
5 Attendite me et obstupescite,
et superponite digitum ori vestro.
5 Miratemi attentamente, e rimarrete stupefatti, e vi metterete il dita alla bocca:
6 Et ego, quando recordatus fuero, pertimesco,
et concutit carnem meam tremor.
6 Io stesso quando vi ripenso mi atterrisco, e la mia carne è scossa dal tremito.
7 Quare ergo impii vivunt,
sublevati sunt, confortatique divitiis ?
7 Perché adunque vivono gli empj, e sono innalzati, e son possenti per le loro ricchezze?
8 Semen eorum permanet coram eis :
propinquorum turba et nepotum in conspectu eorum.
8 Veggonsi stare attorno la loro progenie, hanno dinanzi una turba di parenti, e di nipoti.
9 Domus eorum securæ sunt et pacatæ,
et non est virga Dei super illos.
9 Le loro case sono tranquille, e in pace, e non si fa ad essi sentire la verga di Dio.
10 Bos eorum concepit, et non abortivit :
vacca peperit, et non est privata fœtu suo.
10 Le loro vacche non sono sterili, e non abortiscono; concepiscono, e non disperdono i loro parti.
11 Egrediuntur quasi greges parvuli eorum,
et infantes eorum exultant lusibus.
11 Escon fuori in truppa come pecore i loro teneri figli, e saltano, e scherzano.
12 Tenent tympanum et citharam,
et gaudent ad sonitum organi.
12 Portano timpani, e cetre, e danzano al suono degli strumenti.
13 Ducunt in bonis dies suos,
et in puncto ad inferna descendunt.
13 Passano felici i loro giorni, e in un istante scendono nel sepolcro.
14 Qui dixerunt Deo : Recede a nobis,
et scientiam viarum tuarum nolumus.
14 Eglino che dissero a Dio: Va lungi da noi, non vogliam saper nulla de' tuoi documenti.
15 Quis est Omnipotens, ut serviamus ei ?
et quid nobis prodest si oraverimus illum ?
15 Chi è quest'Onnipotente, che noi dobbiamo servirlo, e che gioverebbe a noi il pregarlo?
16 Verumtamen quia non sunt in manu eorum bona sua,
consilium impiorum longe sit a me.
16 Ma poiché in loro potestà non sono i beni loro, sia perciò lungi da me il sistema degli empj.
17 Quoties lucerna impiorum extinguetur,
et superveniet eis inundatio,
et dolores dividet furoris sui ?
17 Quante volte poi si spegne la lucerna degli empj, e vien sopra di essi la piena, e (Dio) nell'ira sua da ad essi la loro porzione di dolori?
18 Erunt sicut paleæ ante faciem venti,
et sicut favilla quam turbo dispergit.
18 Saran come paglia al soffiar del vento, e come loppa dispersa da turbine.
19 Deus servabit filiis illius dolorem patris,
et cum reddiderit, tunc sciet.
19 Serberà Dio a' figliuoli la pena del padre: e quando Dio renderà mercede, allora quegli imparerà.
20 Videbunt oculi ejus interfectionem suam,
et de furore Omnipotentis bibet.
20 Vedrà egli co' proprj occhi il suo sterminio, e berà il furore dell'Onnipotente.
21 Quid enim ad eum pertinet de domo sua post se,
et si numerus mensium ejus dimidietur ?
21 Perocché che importa a lui quel che sarà della sua casa, quando il numero de' suoi mesi sia troncato nel mezzo?
22 Numquid Deus docebit quispiam scientiam,
qui excelsos judicat ?
22 Vi sarà forse chi insegni a Dio, a lui che giudica i grandi?
23 Iste moritur robustus et sanus,
dives et felix :
23 Quegli muore robusto, e sano, e ricco, e felice;
24 viscera ejus plena sunt adipe,
et medullis ossa illius irrigantur :
24 Le sue viscere sono coperte di grasso, e le sue ossa di midollo:
25 alius vero moritur in amaritudine animæ
absque ullis opibus :
25 Un altro poi muore tralle afflizioni di spirito, e privo di ogni bene.
26 et tamen simul in pulvere dormient,
et vermes operient eos.
26 E con tutto ciò si giaceranno insieme nella polvere, e saran ricoperti dai vermi.
27 Certe novi cogitationes vestras,
et sententias contra me iniquas.
27 Certo io comprendo i vostri pensieri, e gli ingiusti giudizj vostri contro di me.
28 Dicitis enim : Ubi est domus principis ?
et ubi tabernacula impiorum ?
28 Perocché voi dite: La casa di quel principe dov'è? E dove sono i padiglioni degli empj?
29 Interrogate quemlibet de viatoribus,
et hæc eadem illum intelligere cognoscetis :
29 Interrogate chicchessia de' viaggiatori, e sentirete, che in questa guisa egli pensa.
30 quia in diem perditionis servatur malus,
et ad diem furoris ducetur.
30 Perocché pel giorno della vendetta è riserbato l'iniquo, e sarà condotto al dì del furore.
31 Quis arguet coram eo viam ejus ?
et quæ fecit, quis reddet illi ?
31 Chi biasimerà in faccia a lui i suoi andamenti? E chi a lui renderà quel ch'egli ha fatto?
32 Ipse ad sepulchra ducetur,
et in congerie mortuorum vigilabit.
32 Egli sarà condotto al sepolcro, e starà immobile tralla turba de' morti.
33 Dulcis fuit glareis Cocyti,
et post se omnem hominem trahet,
et ante se innumerabiles.
33 La ghiaia del Cocito godè di averlo, ed ei tirerà dietro a se tutta la gente, e innanzi a se avrà una turba infinita.
34 Quomodo igitur consolamini me frustra,
cum responsio vestra repugnare ostensa sit veritati ?
34 Quanto vana è adunque la consolazione che voi mi recate, mentre è dimostrato, che quel che voi dite repugna al vero?