Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Genesi 34


font
NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Egressa est autem Dina filia, quam Lia pepererat Iacob, ut videret filias regionis illius.1 Ora Dina, figlia di Lia, uscì a vedere e donne di quel paese;
2 Quam cum vidisset Sichem filius Hemmor Hevaei principis terrae illius, adamavit eam et rapuit; et dormivit cum illa, vi opprimens illam.2 e Sichem, figliolo di Hemor Eveo, principe del paese, avendola veduta, se ne innamorò e la rapì, con lei si giacque e la disonorò colla violenza.
3 Et conglutinata est anima eius cum ea, et amavit puellam et locutus est ad cor eius.3 E appassionato nell'anima per Dina che ne era afflitta, l'acquietò colle carezze;
4 Dixitque ad Hemmor patrem suum: “ Accipe mihi puellam hanc coniugem ”.4 e poi andò a dire ad Hemor suo padre: « Prendimi questa fanciulla per moglie ».
5 Cum audisset Iacob quod violasset Dinam filiam suam, absentibus filiis et in pastu pecorum occupatis, siluit, donec redirent.
5 Giacobbe, sebbene sapesse la cosa, pure, essendo i suoi figli assenti e occupati a pascere le pecore, si tacque fino al loro ritorno.
6 Egresso autem Hemmor patre Sichem, ut loqueretur ad Iacob,6 Or essendo andato Hemor, padre di Sichem, a parlare a Giacobbe,
7 ecce filii Iacob veniebant de agro, auditoque, quod acciderat, contristati et irati sunt valde, eo quod foedam rem esset operatus in Israel et, violata filia Iacob, rem illicitam perpetrasset.
7 ecco i figli di lui tornare dalla campagna. Essi, appena seppero quanto era avvenuto, si abbandonarono al furore contro chi aveva fatta azione si infame contro Israele, e violando la figlia di Giacobbe aveva commessa un'azione vituperevole.
8 Locutus est itaque Hemmor ad eos: “ Sichem filii mei adhaesit anima filiae vestrae; date eam illi uxorem,
8 Ma Hemor disse loro: «L'anima del mio figliolo non può stare lontana dalla vostra figlia: dategliela in moglie,
9 et iungamus vicissim conubia: filias vestras tradite nobis et filias nostras accipite vobis.9 e imparentatevi con noi, dandoci le vostre figliole e prendendo le nostre;
10 Et habitate nobiscum; terra in potestate vestra est: manete, perambulate et possidete eam ”.10 abitate con noi: la terra è a vostra disposizione: lavoratela, trafficateci, acquistatela ».
11 Sed et Sichem ad patrem et ad fratres eius ait: “ Inveniam gratiam coram vobis et, quaecumque statueritis, dabo.11 Ed anche Sichem diceva al padre ed ai fratelli di Dina: « Se io posso trovar grazia presso di voi, vi darò tutto quello che desiderate:
12 Augete mihi valde dotem et munera; libens tribuam, quod petieritis. Tantum date mihi puellam hanc uxorem ”.
12 aumentate la dote, chiedete doni, ed io volentieri vi darò quanto chiederete; ma datemi questa fanciulla in moglie ».
13 Responderunt filii Iacob Sichem et Hemmor patri eius in dolo ob stuprum sororis:13 I figli di Giacobbe rispondendo a Sichem e a suo padre con inganno, perche esacerbati pel disonore della sorella, dissero:
14 “ Non possumus facere, quod petitis, dare sororem nostram homini incircumciso, opprobrium enim esset nobis.14 « Non possiamo far quanto bramate, nè dare la sorella ad un uomo incirconciso, perchè ciò presso di noi è cosa illecita e abominevole;
15 In hoc tantum valebimus acquiescere vobis: si esse volueritis similes nostri, circumcidatur in vobis omne masculini sexus;15 ma potremo fare alleanza, se vorrete farvi simili a noi, circoncidendo tra voi ogni maschio:
16 tunc dabimus et accipiemus mutuo filias nostras ac vestras et habitabimus vobiscum erimusque unus populus.16 allora vi daremo le nostre figliole e ci prenderemo le vostre, e abiteremo con voi e diventerei o un popolo solo.
17 Si autem circumcidi nolueritis, tollemus filiam nostram et recedemus ”.
17 Ma se non vi volete circoncidere, prenderemo la nostra fanciulla e ce ne andremo ».
18 Placuit oblatio eorum Hemmor et Sichem filio eius,18 La loro offerta piacque ad Hemor e a Sichem suo figlio,
19 nec distulit adulescens quin statim, quod petebatur, expleret; amabat enim filiam Iacob valde, et ipse erat inclitus in omni domo patris sui.
19 il quale non tardò ad eseguire quanto gli era richiesto, perchè portava grande amore alla fanciulla ed era il più onorato in tutta la casa di suo padre.
20 Ingressique portam urbis, Hemmor et Sichem filius eius locuti sunt ad viros civitatis suae:20 Hemor e Sichem allora andarono alla porta della città e dissero al popolo:
21 “ Viri isti pacifici sunt erga nos; maneant in terra et perambulent eam, quae spatiosa et lata est eis; filias eorum accipiemus uxores et nostras illis dabimus.21 « Questi uomini sono pacifici e desiderano abitar con noi: permettiamo loro di trafficare in questa terra e di lavorarla, giacché è spaziosa e vasta ed ha bisogno di coltivatori; prenderemo poi in moglie le loro figliole e daremo loro le nostre.
22 Tantum in hoc valebunt viri acquiescere nobis, ut maneant nobiscum et efficiamur unus populus, si circumcidamus masculos nostros ritum gentis imitantes;22 Una sola cosa allontana tanto bene: bisogna circoncidere i nostri maschi, imitando il rito di questa gente.
23 et pecora et substantia et armenta eorum nostra erunt. Tantum in hoc acquiescamus, et habitabunt nobiscum ”.
23 Ma cosi le loro ricchezze, i loro bestiami e tutto quello che posseggono sarà nostro. Basta accordarsi in questo soltanto, per vivere insieme e formare un sol popolo ».
24 Assensique sunt omnes, circumcisis cunctis maribus, qui egrediebantur e porta civitatis suae.
24 Tutti diedero il loro assenso e tutti i maschi furono circoncisi.
25 Et ecce, die tertio, quando gravissimus vulnerum dolor est, arreptis duo filii Iacob Simeon et Levi fratres Dinae gladiis, ingressi sunt urbem securi; interfectisque omnibus masculis,25 Ma ecco al terzo giorno, quando il dolore del taglio è più acerbo, i due figli di Giacobbe, Simeone e Levi, fratelli di Dina, impugnate le spade, entrare a man salva nella città ed uccidere tutti i maschi.
26 Hemmor et Sichem pariter necaverunt, tollentes Dinam de domo Sichem sororem suam.26 Trucidarono anche Hemor e Sichem, e tolsero dalla casa di Sichem la loro sorella Dina.
27 Filii Iacob irruerunt super occisos, et depopulati sunt urbem in ultionem stupri.27 E, usciti loro, si gettarono sopra gli uccisi gli altri figli di Giacobbe, e saccheggiarono la città per vendicarsi dello stupro.
28 Oves eorum et armenta et asinos cunctaque, quae in civitate et in agris erant, tulerunt.28 Presero loro le pecore, gli armenti e gli asini, e devastarono quanto era nelle case e nella campagna,
29 Omnes opes eorum, parvulos quoque et uxores duxerunt captivas et diripuerunt omnia, quae in domibus erant.29 e di più menarono in schiavitù i fanciulli e le loro donne.
30 Iacob autem dixit ad Simeon et Levi: “ Turbastis me et odiosum fecistis me Chananaeis et Pherezaeis habitatoribus terrae huius. Nos pauci sumus; illi congregati percutient me, et delebor ego et domus mea ”.30 Finita questa audace impresa, Giacobbe disse a Simeone e a Levi: « Voi mi procurate grandi affanni, avendomi reso odioso ai Cananei ed ai Ferezei abitatori di questa terra. Noi siam pochi, e se essi uniti insieme mi verranno addosso, io sarò sterminato colla mia famiglia ».
31 Responderunt: “ Numquid ut scorto abuti debuere sorore nostra? ”.
31 E quelli risposero: « Dovevano essi abusare di nostra sorella come di una meretrice? »