Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 29


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Profectus ergo Iacob venit in terram orientalium.1 Poi Giacobbe si mise in cammino e andò nel paese degli Orientali.
2 Et vidit puteum in agro, tres quoque greges ovium accubantes iuxta eum; nam ex illo adaquabantur pecora, et os eius grandi lapide claudebatur.2 Guardò, ed ecco un pozzo nella steppa e vi erano là tre greggi di pecore accovacciate vicino ad esso, perché a quel pozzo solevano abbeverarsi le greggi; ma la pietra sulla bocca del pozzo era molto grande.
3 Morisque erat, ut, cunctis ovibus congregatis, devolverent lapidem et, refectis gregibus, rursum super os putei ponerent.
3 Si solevano radunare là tutte le greggi e allora i pastori rotolavano via la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano le pecore; poi riponevano la pietra al suo posto, sulla bocca del pozzo.
4 Dixitque ad pastores: “ Fratres, unde estis? ”. Qui responderunt: “ De Charran ”.4 Giacobbe disse loro: "Fratelli miei, di dove siete?". Risposero: "Siamo di Carran".
5 Quos interrogans: “ Numquid, ait, nostis Laban filium Nachor? ”. Dixerunt: “ Novimus ”.5 Disse loro: "Conoscete Làbano, figlio di Nacor?". Risposero: "Lo conosciamo".
6 “ Sanusne est? ”, inquit. “ Valet, inquiunt, et ecce Rachel filia eius venit cum grege ”.6 Disse loro: "Sta bene?". Risposero: "Bene; ed ecco sua figlia Rachele che viene con le pecore".
7 Dixitque: “ Adhuc multum diei superest, nec est tempus, ut congregentur greges; date potum ovibus et sic ad pastum eas reducite ”.7 Riprese: "Eccoci ancora in pieno giorno; non è tempo di radunare il bestiame. Abbeverate le pecore e andate a pascolare!".
8 Qui responderunt: “ Non possumus, donec omnia pecora congregentur et amoveamus lapidem de ore putei, ut adaquemus greges ”.
8 Risposero: "Non possiamo, finché non siano radunati tutti i pastori; allora essi rotoleranno via la pietra dalla bocca del pozzo e noi faremo bere le pecore".
9 Adhuc loquebatur cum eis, et ecce Rachel veniebat cum ovibus patris sui; nam gregem ipsa pascebat.9 Egli stava ancora a parlare con loro, quando arrivò Rachele con il gregge di suo padre, perché era una pastorella.
10 Cum vidisset Iacob Rachel filiam Laban avunculi sui ovesque Laban avunculi sui, accedens amovit lapidem de ore putei10 Giacobbe subito vide Rachele figlia di Làbano, fratello di sua madre; quindi Giacobbe si avvicinò, rotolò via la pietra dalla bocca del pozzo e abbeverò le pecore di Làbano, fratello di sua madre.
11 et adaquavit gregem Laban avunculi sui. Tunc Iacob osculatus est Rachel et elevata voce flevit;11 Poi Giacobbe baciò Rachele, alzò la voce e pianse.
12 et indicavit ei quod frater esset patris eius et filius Rebeccae. At illa festinans nuntiavit patri suo.
12 Giacobbe rivelò a Rachele che egli era fratello di suo padre e che era figlio di Rebecca. Allora essa corse a riferirlo a suo padre.
13 Qui cum audisset venisse Iacob filium sororis suae, cucurrit obviam ei; complexusque eum et in oscula ruens duxit in domum suam. Auditis autem omnibus, quae evenerant,13 Quando Làbano udì la notizia di Giacobbe, figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, lo baciò e lo condusse in casa sua. Ed egli raccontò a Làbano tutte queste vicende.
14 respondit: “ Vere os meum es et caro mea! ”.
Et, postquam Iacob habitavit apud eum per dies mensis unius,
14 Allora Làbano gli disse: "Davvero tu sei mio osso e mia carne!". Ed egli dimorò presso di lui per la durata di un mese.
15 dixit ei Laban: “ Num, quia frater meus es, gratis servies mihi? Dic quid mercedis accipias ”.15 Poi Làbano disse a Giacobbe: "Forse perché tu sei mio fratello, mi dovrai servire gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario".
16 Habebat vero filias duas: nomen maioris Lia, minor vero appellabatur Rachel;16 Or Làbano aveva due figlie. Il nome della maggiore era Lia e il nome della minore era Rachele.
17 sed Lia lippis erat oculis, Rachel decora et venusto aspectu.17 Ma Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forma e bella di aspetto,
18 Quam diligens Iacob ait: “ Serviam tibi pro Rachel filia tua minore septem annis ”.18 onde Giacobbe amava Rachele. Disse dunque: "Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore".
19 Respondit Laban: “ Melius est, ut tibi eam dem quam alteri viro; mane apud me ”.
19 Rispose Làbano: "E' meglio che la dia a te, piuttosto che darla a un altro uomo. Rimani con me".
20 Servivit igitur Iacob pro Rachel septem annis, et videbantur illi pauci dies prae amoris magnitudine.20 Così Giacobbe servì sette anni per Rachele, e gli sembrarono pochi giorni, per il suo amore verso di lei.
21 Dixitque ad Laban: “ Da mihi uxorem meam, quia iam tempus expletum est, ut ingrediar ad eam ”.21 Poi Giacobbe disse a Làbano: "Dammi mia moglie, perché il mio tempo è scaduto, e lascia che io mi accosti a lei".
22 Qui, vocatis omnibus viris loci ad convivium, fecit nuptias.22 Allora Làbano radunò tutti gli uomini del luogo e fece un convito.
23 Et vespere sumpsit Liam filiam suam et introduxit ad eum, et venit ad eam.23 Ma quando fu sera egli prese sua figlia Lia e la condusse da lui ed egli si accostò a lei.
24 Et dedit Laban ancillam filiae Zelpham nomine.
Facto mane, vidit, et ecce erat Lia.
24 Làbano diede inoltre la propria schiava Zilpa alla sua figliola Lia, quale schiava.
25 Et dixit ad socerum suum: “ Quid hoc fecisti mihi? Nonne pro Rachel servivi tibi? Quare imposuisti mihi? ”.25 E quando fu mattina... ecco che era Lia. Allora Giacobbe disse a Làbano: "Che cosa dunque hai fatto? Non è forse per Rachele che sono stato a tuo servizio? Perché m'hai tu ingannato?".
26 Respondit Laban: “ Non est in loco nostro consuetudinis, ut minorem ante maiorem tradamus ad nuptias.26 Rispose Làbano: "Non si usa far così nel nostro paese, che si dia la minore prima della maggiore.
27 Imple hebdomadam hanc, et alteram quoque dabo tibi pro opere, quo serviturus es mihi septem annis aliis ”.
27 Finisci la settimana nuziale di costei, poi ti darò anche quest'altra, per il servizio che tu presterai, ancora presso di me, per altri sette anni".
28 Acquievit placito et, hebdomada transacta, dedit ei Laban filiam suam Rachel uxorem,28 Giacobbe fece così: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diede in moglie la sua figlia Rachele.
29 cui servam Bilham tradidit.29 Inoltre Làbano diede a sua figlia Rachele la propria schiava Bila quale schiava di lei.
30 Et ingressus etiam ad Rachel amavit eam plus quam Liam serviens apud eum septem annis aliis.
30 Egli si accostò anche a Rachele e amò Rachele più di Lia; e fu ancora a servizio di lui per altri sette anni.
31 Videns autem Dominus quod despiceret Liam, aperuit vulvam eius, Rachel sterili permanente.31 Or il Signore vide che Lia era trascurata e aprì il suo grembo, mentre Rachele fu sterile.
32 Et concepit Lia et genuit filium vocavitque nomen eius Ruben dicens: “ Vidit Dominus humilitatem meam; nunc amabit me vir meus ”.
32 Così Lia concepì e partorì un figlio e chiamò il suo nome Ruben, perché disse: "Il Signore ha guardato la mia afflizione; ora il mio marito mi amerà".
33 Rursumque concepit et peperit filium et ait: “ Quoniam audivit me Dominus haberi contemptui, dedit etiam istum mihi ”; vocavitque nomen illius Simeon.
33 Poi concepì ancora un figlio e disse: "Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo". E lo chiamò Simeone.
34 Concepit tertio et genuit alium filium dixitque: “ Nunc quoque copulabitur mihi maritus meus, eo quod pepererim ei tres filios ”; et idcirco appellavit nomen eius Levi.
34 Poi concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta il mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli". Per questo lo chiamò Levi.
35 Quarto concepit et peperit filium et ait: “ Modo confitebor Domino ”; et ob hoc vocavit eum Iudam. Cessavitque parere.
35 Concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta celebrerò il Signore". Per questo lo chiamò Giuda. Poi cessò di partorire.