Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 29


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Profectus ergo Iacob venit in terram orientalium.1 Giacobbe si mise in cammino e andò nel territorio degli orientali.
2 Et vidit puteum in agro, tres quoque greges ovium accubantes iuxta eum; nam ex illo adaquabantur pecora, et os eius grandi lapide claudebatur.2 Vide nella campagna un pozzo e tre greggi di piccolo bestiame distese vicino, perché a quel pozzo si abbeveravano le greggi. Sulla bocca del pozzo c’era una grande pietra:
3 Morisque erat, ut, cunctis ovibus congregatis, devolverent lapidem et, refectis gregibus, rursum super os putei ponerent.
3 solo quando tutte le greggi si erano radunate là, i pastori facevano rotolare la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano il bestiame; poi rimettevano la pietra al suo posto sulla bocca del pozzo.
4 Dixitque ad pastores: “ Fratres, unde estis? ”. Qui responderunt: “ De Charran ”.4 Giacobbe disse loro: «Fratelli miei, di dove siete?». Risposero: «Siamo di Carran».
5 Quos interrogans: “ Numquid, ait, nostis Laban filium Nachor? ”. Dixerunt: “ Novimus ”.5 Disse loro: «Conoscete Làbano, figlio di Nacor?». Risposero: «Lo conosciamo».
6 “ Sanusne est? ”, inquit. “ Valet, inquiunt, et ecce Rachel filia eius venit cum grege ”.6 Poi domandò: «Sta bene?». Risposero: «Sì; ecco sua figlia Rachele che viene con il gregge».
7 Dixitque: “ Adhuc multum diei superest, nec est tempus, ut congregentur greges; date potum ovibus et sic ad pastum eas reducite ”.7 Riprese: «Eccoci ancora in pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date da bere al bestiame e andate a pascolare!».
8 Qui responderunt: “ Non possumus, donec omnia pecora congregentur et amoveamus lapidem de ore putei, ut adaquemus greges ”.
8 Ed essi risposero: «Non possiamo, finché non si siano radunate tutte le greggi e si rotoli la pietra dalla bocca del pozzo; allora faremo bere il gregge».
9 Adhuc loquebatur cum eis, et ecce Rachel veniebat cum ovibus patris sui; nam gregem ipsa pascebat.9 Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre; era infatti una pastorella.
10 Cum vidisset Iacob Rachel filiam Laban avunculi sui ovesque Laban avunculi sui, accedens amovit lapidem de ore putei10 Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, fece rotolare la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbano, fratello di sua madre.
11 et adaquavit gregem Laban avunculi sui. Tunc Iacob osculatus est Rachel et elevata voce flevit;11 Poi Giacobbe baciò Rachele e pianse ad alta voce.
12 et indicavit ei quod frater esset patris eius et filius Rebeccae. At illa festinans nuntiavit patri suo.
12 Giacobbe rivelò a Rachele che egli era parente del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora ella corse a riferirlo al padre.
13 Qui cum audisset venisse Iacob filium sororis suae, cucurrit obviam ei; complexusque eum et in oscula ruens duxit in domum suam. Auditis autem omnibus, quae evenerant,13 Quando Làbano seppe che era Giacobbe, il figlio di sua sorella, gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò e lo condusse nella sua casa. Ed egli raccontò a Làbano tutte queste vicende.
14 respondit: “ Vere os meum es et caro mea! ”.
Et, postquam Iacob habitavit apud eum per dies mensis unius,
14 Allora Làbano gli disse: «Davvero tu sei mio osso e mia carne!». Così restò presso di lui per un mese.
15 dixit ei Laban: “ Num, quia frater meus es, gratis servies mihi? Dic quid mercedis accipias ”.15 Poi Làbano disse a Giacobbe: «Poiché sei mio parente, dovrai forse prestarmi servizio gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario».
16 Habebat vero filias duas: nomen maioris Lia, minor vero appellabatur Rachel;16 Ora Làbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e la più piccola si chiamava Rachele.
17 sed Lia lippis erat oculis, Rachel decora et venusto aspectu.17 Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forme e avvenente di aspetto,
18 Quam diligens Iacob ait: “ Serviam tibi pro Rachel filia tua minore septem annis ”.18 perciò Giacobbe s’innamorò di Rachele. Disse dunque: «Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore».
19 Respondit Laban: “ Melius est, ut tibi eam dem quam alteri viro; mane apud me ”.
19 Rispose Làbano: «Preferisco darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me».
20 Servivit igitur Iacob pro Rachel septem annis, et videbantur illi pauci dies prae amoris magnitudine.20 Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni, tanto era il suo amore per lei.
21 Dixitque ad Laban: “ Da mihi uxorem meam, quia iam tempus expletum est, ut ingrediar ad eam ”.21 Poi Giacobbe disse a Làbano: «Dammi la mia sposa, perché i giorni sono terminati e voglio unirmi a lei».
22 Qui, vocatis omnibus viris loci ad convivium, fecit nuptias.22 Allora Làbano radunò tutti gli uomini del luogo e diede un banchetto.
23 Et vespere sumpsit Liam filiam suam et introduxit ad eum, et venit ad eam.23 Ma quando fu sera, egli prese la figlia Lia e la condusse da lui ed egli si unì a lei.
24 Et dedit Laban ancillam filiae Zelpham nomine.
Facto mane, vidit, et ecce erat Lia.
24 Làbano diede come schiava, alla figlia Lia, la sua schiava Zilpa.
25 Et dixit ad socerum suum: “ Quid hoc fecisti mihi? Nonne pro Rachel servivi tibi? Quare imposuisti mihi? ”.25 Quando fu mattina... ecco, era Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: «Che cosa mi hai fatto? Non sono stato al tuo servizio per Rachele? Perché mi hai ingannato?».
26 Respondit Laban: “ Non est in loco nostro consuetudinis, ut minorem ante maiorem tradamus ad nuptias.26 Rispose Làbano: «Non si usa far così dalle nostre parti, non si dà in sposa la figlia più piccola prima della primogenita.
27 Imple hebdomadam hanc, et alteram quoque dabo tibi pro opere, quo serviturus es mihi septem annis aliis ”.
27 Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche l’altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni».
28 Acquievit placito et, hebdomada transacta, dedit ei Laban filiam suam Rachel uxorem,28 E così fece Giacobbe: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diede in moglie la figlia Rachele.
29 cui servam Bilham tradidit.29 Làbano diede come schiava, alla figlia Rachele, la sua schiava Bila.
30 Et ingressus etiam ad Rachel amavit eam plus quam Liam serviens apud eum septem annis aliis.
30 Giacobbe si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni.
31 Videns autem Dominus quod despiceret Liam, aperuit vulvam eius, Rachel sterili permanente.31 Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile.
32 Et concepit Lia et genuit filium vocavitque nomen eius Ruben dicens: “ Vidit Dominus humilitatem meam; nunc amabit me vir meus ”.
32 Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: «Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio marito mi amerà».
33 Rursumque concepit et peperit filium et ait: “ Quoniam audivit me Dominus haberi contemptui, dedit etiam istum mihi ”; vocavitque nomen illius Simeon.
33 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone.
34 Concepit tertio et genuit alium filium dixitque: “ Nunc quoque copulabitur mihi maritus meus, eo quod pepererim ei tres filios ”; et idcirco appellavit nomen eius Levi.
34 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Questa volta mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli». Per questo lo chiamò Levi.
35 Quarto concepit et peperit filium et ait: “ Modo confitebor Domino ”; et ob hoc vocavit eum Iudam. Cessavitque parere.
35 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Questa volta loderò il Signore». Per questo lo chiamò Giuda. E cessò di avere figli.