Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 12


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 E Gionata vedendo, che il tempo era favorevole, elesse deputati per mandargli a Roma a stabilire e rinnovar l'amicizia.1 Or Gionata, vedendo che le circostanze erano favorevoli, scelse degli uomini, e li mandò a Roma a stabilire e rinnovaare l'amicizia coi Romani.
2 Similmente agli Sparziati e ad altri potentati scrisse lettere dello stesso tenore.2 Ed anche agli partani e in altri luoghi scrisse lettere della medesima forma.
3 E quegli andarono a Roma, ed entrati nella Curia, dissero: Gionata sommo Sacerdote e la nazione dei Giudei ci hanno mandati a rinnovare l'amicizia e la confederazione, quale ella è stata per la passato.3 E andarono a Roma, e, entrati nella curia, dissero: « Gionata, sommo sacerdote, e la nazione dei Giudei ci hanno mandati a rinnovare l'amicizia e l'alleanza come pel passato ».
4 E (i Romani) diedero ad essi lettere pe' loro presidi d'un luogo all'altro, affinché li facesser condurre con sicurezza nella terra di Giuda.4 E (i Romani) diedero a loro lettere (per le autorità romane) dei luoghi, affinchè li facessero ricondurre in pace nella terra di Giuda.
5 Or ecco la copia della lettera scritta da Gionata agli Sparziati:5 Ecco la copia della lettera che Gionata scrisse agli Spartani:
6 Gionata sommo Sacerdote e i seniori della nazione e i sacerdoti e tutto il popolo dei Giudei, agli Sparziati fratelli, salute.6 « Gionata, sommo sacerdote, e gli anziani della nazione, e i sacerdoti, e il resto del popolo dei Giudei, agli Spartani, loro fratelli, salute.
7 È già tempo, che fu scritta lettera da Ario, che regnava tra voi a Onia sommo Sacerdote, nella quale si dicea come voi siete nostri fratelli, come lo dimostra la copia, che qui sotto si riferirà.7 Di già, nel tempo passato, da Ario, che regnava fra di voi, fu mandata una lettera ad Onia sommo sacerdote, nella quale si diceva che voi siete nostri fratelli, come è nella copia che sotto si riferisce.
8 E Onia accolse onorevolmente il messo e le lettere, nelle quali si trattava di fare amicizia e confederazione.8 E Onia accolse con onore l'uomo che era stato inviato, e accettò le lettere nelle quali si dichiarava di fare alleanza e amicizia.
9 Noi non avendo bisogno di nissuna di queste cose, perchè abbiamo per nostra consolazione i libri santi a che sono nelle nostre mani,9 Or noi, pur non avendo bisogno di queste cose, perchè abbiamo per nostra consolazione i libri santi, che sono nelle nostre mani,
10 Abbiam voluto nulladimeno mandar a voi deputati per rinovellare la fraternità e l'amicizia, affinché non accada, che noi diventiamo stranieri a voi; perocchè gran tempo è trascorso dopo che voi mandaste a visitarci.10 abbiamo scelto di mandare a voi per rinnovare la fraternità e l'amicizia, affinchè non ci avvenga di diventare stranieri per voi, essendo passato molto tempo da che voi mandaste a noi.
11 Noi però in ogni tempo non abbiam mai tralasciato nè giorni solenni e negli altri tempi quando convien di farlo, di far commemorazione di voi nè sacrifizj; che da noi sono offerti, e nelle orazioni, come è giusto e convenevole di aver memoria de' fratelli.11 Noi dunque, in tutti i tempi, continuamente, nei giorni solenni e negli altri di dovere, ci ricordiamo di voi nei sacrifizi che offriamo, e nelle preghiere, come è giusto e conveniente ricordarsi dei fratelli.
12 Or noi ci rallegriamo della vostra gloria.12 Noi ci rallegriamo della vostra gloria.
13 Ma noi siamo stati circondati da molte tribolazioni e guerre; e i re circonvicini ci hanno vessati.13 A noi invece son venute addosso molte tribolazioni e molte guerre, e i re che ci circondano hanno combattuto contro di noi.
14 Noi adunque non abbiam voluto in queste guerre recar molestia a voi, né agli altri confederati e amici nostri:14 Ma noi in queste guerre non abbiamo voluto esser di peso, nè ai nostri alleati nè ai nostri amici.
15 Perocchè noi abbiam ricevuto soccorso dal cielo, e siamo stati liberati, e son rimasi svergognati i nostri nemici.15 Abbiamo però avuto l'aiuto del cielo, e noi siamo stati liberati, e i nostri nemici sono stati umiliati.
16 Ma avendo noi eletto Numenio figliuolo' di Antioco, e Antipatro figliuolo di Giasone per mandargli ai Romani a rinnovar con essi l'amicizia e la confederazione antica,16 Ma, avendo noi eletto Numenio, figlio di Antioco, e Antipatro, figlio di Giasone, per mandarli ai Romani, a rinnovar con essi l'amicizia e l'antica alleanza,
17 Abbiam data ad essi commissione di venir anche da voi a salutarvi, e a portarvi questa nostra lettera, che ha per fine di rinnovellare la nostra fraternità.17 abbiamo ordinato ad essi di venire anche da voi, a salutarvi e a darvi questa nostra lettera che ha per scopo di rinnovare la nostra fratellanza.
18 Or voi ben farete rispondendo a noi sopra tali cose.18 E voi farete bene a risponderci riguardo a queste cose.
19 E questa è la copia della lettera scritta ad Onia:19 Ecco la copia della lettera scritta ad Onia:
20 Ario re degli Sparziati, ad Onia sommo Sacerdote, salute.20 « Ario, re degli Spartani, ad Onia, i sommo sacerdote, salute.
21 Si è trovato in certa scrittura, che gli sparziali e i Giudei sono fratelli, e sono della stirpe d'Abramo.21 S'è trovato, in uno scritto sugli Spartani e i Giudei, che sono fratelli, e che sono della stirpe d'Abrarno.
22 Or dacchè noi abbiamo scoperta tal cosa, voi farete bene a scriverci, se siate in pace.22 Ed ora, giacché sappiamo questa cosa, fate bene a scriverci riguardo alla vostra pace.
23 E noi pure scriviamo a voi: I nostri bestiami e le nostre possessioni sono vostre, e nostre sono le vostre: queste cose adunque abbiamo dato commissione di far sapere a voi.23 E noi pure scriviamo a voi: I nostri bestiami e i nostri possessi son vostri, e ciò che è vostro è nostro. Abbiamo mandato coll'incombenza di farvi sapere queste cose ».
24 Or Gionata seppe come i capitani di Demetrio eran tornati con esercito maggior di prima per assalirlo:24 Or Gionata, saputo che i generali di Demetrio erano tornati con eserciti più numerosi di quelli di prima, per combattere contro di lui,
25 Ed egli parti da Gerusalemme, e andò ad incontrarti nel paese di Amath; perocchè non avea dato loro il tempo di metter piede nel suo paese.25 partì da Gerusalemme e andò a incontrarli nel paese di Emat, non dando loro il tempo d'entrare nella sua terra.
26 E mandò delle spie nel loro campo, le quali tornarono a dirgli, che quelli avean risoluto di coglierlo all'improvviso quella notte.26 E, mandate delle spie nel loro campo, queste tornarono a riferire che essi risolvevano di piombare addosso a loro nella notte.
27 Or tramontata che fu il sole, Gionata ordinò ai suoi di vegliare, e di stare coll'armi in ordine per la battaglia tutta la notte, e pose sentinelle intorno al quartiere.27 Allora, dopo il tramonto del sole, Gionata ordinò ai suoi di vegliare, e di stare in armi e in ordine di battaglia tutta la notte, e pose delle sentinelle intorno agli accampamenti.
28 Ma i nemici avendo risaputo come Giornata era colla sua gente in ordine per la battaglia, ebber timore, e perderon coraggio, e acceser de' fuochi nel loro campo.28 Ma i nemici, avendo saputo che Gionata era colla sua gente in ordine di battaglia, s'impaurirono, si persero di coraggio, e accesero dei fuochi nel loro campo ( e fuggirono).
29 E Gionata e i suoi non si accorsero del fatto fino alla mattina, oeggendo quei fuochi accesi:29 Gionata e i suoi non si accorsero del fatto sino alla mattina, perchè vedevano quei fuochi accesi.
30 E Gionata andò dietro ad essi, e non li raggiunse; perocchè avean passato il fiume Eleuthero.30 Gionata li inseguì, ma non li potè raggiungere, perchè avevan passato il fiume Eleutero.
31 E Gionata piegò verso gli Arabi detti Zabadei, e gli sconfisse, e prese le loro spoglie.31 Allora Gionata piegò verso gli Arabi detti Zabadei, e li battè e ne prese le spoglie.
32 E riuniti i suoi andò a Damasco, e andava attorno per tutto quel paese.32 Poi, riuniti i suoi, andò a Damasco e scorse tutta quella contrada.
33 E Simone partì, e andò fino ad Ascalon e alle vicine fortezze; e si voltò verso Joppe, e la occupò.33 Simone, invece, partì e andò fino ad Ascalona ed ai vicini presidii, poi, voltatosi verso loppe, la occupò;
34 Perocche' aveva inteso come quelli volevano rimettere la fortezza alle genti di Demetrio: ond'egli vi mise presidio, che la custodisse.34 e siccome aveva sentito dire che volevano dare la fortezza alla gente di Demetrio, vi pose delle milizie a custodirla.
35 E Gionata al suo ritorno convocò i seniori del popolo, e risolvè con essi di fabbricare delle cittadella nella Giudea,35 Al suo ritorno, Gionata convocò gli anziani del popolo e con essi decise di fabbricare delle fortezze nella Giudea;
36 E di riedificare le mura di Gerusalemme, e di alzare un muro altissimo in mezzo tralla cittadella e la città per separar quella dalla città, affinché restasse isolata, e quelli non potessero nè comprare, nè vendere:36 di riedificare le mura di Gerusalemme, di alzare un muro altissimo tra la cittadella e la città, di separar la prima dalla città, in modo che restasse isolata, e non vi si potesse nè comprare nè vendere.
37 E si adunò la gente per fabbricare attorno alla città; e cadde la muraglia, che era lungo il torrente da levante: ed egli ristorò il muro chiamato Caphetetha:37 E si radunò la gente per edificare la città, ed essendo caduta la muraglia che era sopra il torrente dalla parte di levante, egli riparò il muro, che si chiama Cafeteta.
38 E Simone fabbricò, Adiada in Sephela, e la fortificò e vi pose le porte e le sbarre.38 E Simone fabbricò Adiada in Sefela, e la fortificò, e vi pose le porte e le sbarre.
39 Ma Trifone avendo disegnato di farsi re dell'Asia, e di prendere il diadema, e di porre le mani addosso al re Antioco:39 Trifone avendo disegnato di farsi re d'Asia, di prendere il diadema e di mettere le mani addosso al re Antioco,
40 Temendo, che Gionata non gli fosse di ostacolo, e anzi gli facesse guerra, cercava di averlo nelle mani e ucciderlo: quindi si mosse, e andò a Bethsan.40 temendo che Gionata non solo non glielo permettesse, ma anzi gli facesse guerra, cercava di averlo nelle mani per ucciderlo e per questo si mosse e andò a Betsan.
41 E Gionata gli andò incontro con quaranta mila guerrieri scelti,e giunse a Bethsan.41 Gionata gli andò contro con quarantamila guerrieri scelti, e giunse a Betsan.
42 Ma veggendo Trifone, che Gionata era venuto con grosso esercito per assalirlo, ebbe paura.42 Visto che Gionata era venuto con grande esercito per assalirlo, Trifone ne ebbe paura,
43 E lo accolse onorevolmente, e lo raccomandò a tutti i suoi amici, e gli fece dei regali, e ordinò ai suoi eserciti, che obbedissero a lui come a se stesso.43 e lo accolse con onore, lo raccomandò a tutti i suoi amici, gli fece dei regali, e ordinò ai suoi eserciti che gli obbedissero come a se stesso.
44 E disse a Gionata: Per qual motivo hai tu incomodata tutta la tua gente, mentre noi non abbiam guerra?44 Poi disse a Gionata: « Perchè hai incomodato tutto il popolo, non essendovi guerra tra noi?
45 Or tu rimandagli alle case loro, e scegli un piccol numero d'uomini, che restin teco, e vieni meco a Tolemaide, e io te ne farò padrone, come degli altri presidj e delle milizie e di tutte le persone del governo, e me ne ritornerò in dietro; perocchè a questo fine son venuto.45 Rimandali dunque alle loro case, e, scelto un piccolo numero d'uomini che t'accompagnino, vieni meco a Tolemaide, che te la consegnerò, come tutte le altre fortezze, e l'esercito e gli ufficiali del re, e poi me ne andrò, essendo venuto appunto per questo ».
46 E quegli prestogli fede, e fece come egli avea detto; e licenziò i soldati, i quali se n'andarono nel paese di Giuda.46 Gionata, prestandogli fede, fece secondo i suoi consigli, e, licenziate le truppe, che se ne tornarono nel paese di Giuda,
47 E ritenne seco tre mila uomini; dei quali ne rimando due mila nella Galilea, e mille andaron con lui.47 ritenne seco tre mila uomini, dei quali, avendone rimandati due mila in Galilea, ne andarono con lui soltanto mille.
48 Ma appena ebbe Gionata messo il piede in Tolemaide, que' cittadini chiuser le porte della città, e lo fecero prigione, e messer a fil di spada tutti quelli che erano venuti dentro con lui.48 Ma appena Gionata ebbe messo il piede in Tolemaide, gli abitanti ne chiusero le porte, lo fecero prigioniero ed uccisero tutti quelli che erano entrati con lui.
49 E Trifone mandò un esercito e la cavalleria nella Galileo e nella pianura grande per isterminar tutti quelli che aveano accompagnato Gionata.49 Nel medesimo tempo Trifone mandò l'esercito e la cavalleria in Galilea e nella gran pianura, per sterminale tutta la gente di Gionata.
50 Ma quelli avendo saputo, come Gionata era stato preso, e messo a morte con tutti quelli che eran con lui, si esortarono gli uni gli altri, e si mossero pronti a venir alle mani.50 Ma questi, saputo che Gionata, era stato preso e messo a morte con tutti quelli che eran con lui, esortarono l'un l'altro e si presentarono pronti a combattere.
51 Or quelli che erano andati in traccia di essi, veggendoli disposti a far tutto per la loro vita, tornarono indietro:51 E quelli che erano andati a cercarli, vedendoli disposti a difendersi, tornarono indietro;
52 E quelli se ne tornarono tutti salvi nella Giudea: e piansero grandemente Gionata e i suoi compagni; e Israele meno gran duolo.52 così essi tornarono sani e salvi nella Giudea, e piansero grandemente Gionata e i suoi compagni, e Israele ne fece gran lutto.
53 E tutte le circonvicine nazioni cercavano di abbatterli; perocchè dicevano.53 Allora tutte le nazioni circonvicine cercarono di schiacciarli, dicendo:
54 Ei non han condottiero, ne chi gli aiuti: adesso pertanto sterminiamoli, e si cancelli il loro nome dalla memoria degli uomini.54 « Son restati senza duce e senza aiuto: or dunque sterminiamoli in modo che sparisca il loro nome dalla memoria degli uomini ».