Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 14


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Vinto, e preso Demetrio da Arsace, Simone col suo popolo sode una gran pace, e sono a lui mandate lettere della rinovellata alleanza dagli Spartani, e dai Romani con gloria somma di Simone, il quale avea mandata ai Romani una rotella d'oro di mille mine.

1L'anno centosettantadue il re Demetrio messe insieme il suo esercito, e andò nella Media per adunare soccorsi, affin di vincere Trifone.2E Arsace re della Persia e della Media avendo udito come Demetrio era entrato sui suoi confini, mandò uno de' suoi capitani, perché lo prendesse vivo, e gliel conducesse.3E quegli andò, e mise in rotta l'esercito di Demetrio, e lo prese, e lo condusse ad Arsace, il quale lo fece mettere in prigione.4Or tutto il paese di Giuda fu in pace a tempo di Simone. Egli cercò i vantaggi di sua nazione, la quale vide sempre con piacere la sua possanza, e la sua gloria.5E oltre tutto le altre cose gloriose fatte da lui, egli ridusse Joppe a porta, che servisse di scala pe' paesi marittimi.6E ampliò i confini della sua gente, e fu padrone del paese.7E raunò gran numero di prigionieri, ed ebbe il dominio di Gazara e di Bethsara e della cittadella e ne tolse via le immondezze, e non vi fù chi contrastasse con lui.8E ciascheduno coltivava in pace la sua terra: e la terra di Giuda dava le sue raccolte, e le piante de' campi davano il loro frutto.9I sentori si stavan sedendo nelle piazze, e trattavano delle utilità del paese, e la gioventù, si vestiva di splendide vesti e di abiti militari.10Egli distribuiva de' viveri nelle città, e le rendeva come tante fortezze, talmente che il suo nome, e la sua gloria si sparse sino agli ultimi confini del mondo.11Egli diede la tranquillità al paese, e Israele n'ebbe grande allegrezza.12Onde ciascheduno potea stare assiso all'ombra della sua vite e della sua ficaia, senta che ci fosse chi gli desse timore.13Non restava sulla terra chi li molestasse: i regi in quel tempo erano abbattuti.14Egli fa il protettore dei piccoli del suo popolo, fu zelante dell'onor della legge, e sterminò gl'iniqui e i malvagj:15Ornò di gloria il santuario, e accrebbe il numero dei vasi santi.16Or la nuovo della morte di Gionata pervenne sino a Roma e a Sparta, e arrecò loro gran dispiacere.17Ma avendo udito come Simone suo fratello era stato fatto sommo Sacerdote in luogo di lui, ed egli avea la signoria del paese e di quelle città;18Scrissero a lui in tavole di bronzo per rinnovare l'amicizia e la confederazione fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.19E le lettere furon lette in Gerusalemme davanti a tutta la moltitudine. E questa é la copia della lettera scritta dagli Sparziati:20I principi e le città degli Sparziati a Simone sommo Sacerdote e ai seniori e a sacerdoti e a tutto il popolo de' Giudei fratelli, salute.21Gli ambasciadori mandati da voi al nostro popolo ci hanno dato parte della gloria e della felicità e contentezza vostra, e la loro venuta ci ha fatto molto piacere.22E abbiam fatto descrivere quello che essi han detto nell'adunanza del popolo in questi termini: Numenio di Antioco e Antipatro figliuolo di Giasone ambasciadori dei Giudei, sono venuti a noi per rinnovare l'antica nostra amicizia.23E il popolo ha creduto ben fatto di accogliere quegli uomini orrevolmente, e di far registro delle loro parole nè libri originali del popolo per memoria del popolo degli Sparziati: e una copia di questa scrittura l'abbiam mandata a Simone sommo Sacerdote.24Indi Simone mandò a Roma Numenio con un brocchiere di oro, che pesava mille mine per confermare l'alleanza con essi.25E il popolo Romano avendo udite tali cose disse: Quali ringraziamenti renderem noi a Simone e ai suoi figliuoli?26Perocchè egli rimesse in piedi i suoi fratelli, e sterminò i nemici d'Israele dal suo paese. E decretarono a lui la libertà. E questo fu scritto in tavole di bronzo poste tra i monumenti nel monte di Sion.27E lo scritto era di tal tenore: A diciotto del mese di Elul, l'anno cento settantadue, il terzo anno di Simone sommo Sacerdote, in Asaramel.28Nella grande adunanza de' sacerdoti e del popolo e dei capi della nazione e dei seniori del paese ella è cosa notoria, come molte guerre sono state nel nostro paese.29E Simone figliuolo di Mathathia della stirpe di Jarib e i suoi fratelli si esposero ai pericoli, opponendosi ai nemici della loro nazione in difesa del toro santuario e della legge, ed hanno fatto grand'onore alla loro nazione.30E come Gionata rimesse insieme la sua nazione, e fu sommo Sacerdote di essa, e andò a riunirsi alla sua gente.31E i loro nemici tentarono di opprimere e distruggere il loro paese, e mettere le mani sopra il loro santuario.32E allora si oppose lara Simone, e combatte pel suo popolo, e spese molto denaro armando i soldati di sua nazione, e dando loro la paga.33E l'ortificò le città della Giudea e Bethsura ai confini della Giudea, che prima era occupata dall'armi nemiche: ed egli vi pose presidio di Giudei.34E fortificò Joppe sulla spiaggia del mare e Gazara, che è ai confini di Azoto, dove prima erano postati i nemici, ed egli vi pose de' Giudei con tutto quello che potea servir loro per difendersi.35E il popolo veggendo le cose operate da Simone, e il bene, ch'ei procurava di fare alla sua gente, lo dichiarò suo condottiere e principe de' sacerdoti per aver fatto tutto questo in pro del suo popolo, e per la sua giustizia e per la fedeltà serbala alla sua gente, e per aver cercate tutte le vie d'ingrandire il suo popolo.36E nel tempo del suo governo tale si é goduta prosperità per mezzo di lui, che sono state dal loro paese discacciate le genti, e quelli che erano nella città di David, e nella cittadella di Gerusalemme, donde uscivano a profanare tutti i luoghi attorno al santuario, e facevano oltraggi grandi alla santità di esso.37Ed egli vi pose de' Giudei a difesa del paese e della città, e rialzo le mura di Gerusalemme.38E il re Demetrio lo confermò nel sommo sacerdozio.39E dipoi la fece suo amico, e gli fece grandissimi onori.40Perocchè egli sapevo come i Giudei erano stati dichiarati amici e confederali e fratelli da' Romani, e come questi aveano accolto onorevolmente gli ambasciadori di Simone:41E come i Giudei e i loro sacerdoti di comun consenso lo avean creato loro condottiere, e sommo sacerdote in perpetuo sino alla venuta del profeta fedele:42E che egli sia loro capo, e abbia cura delle cose sante, e crei deputati per le opere pubbliche, e sopra il paese e sopra le cose della guerra, e sopra i presidj:43E amministrì le cose del santuario, e sia egli obbedito da tutti, e che tutti gli atti nel paese si scrivano sotto il suo nome, ed egli abbia l'uso della porpora, e porti la fibbia d'oro.44E che a nissuno del popolo, ne dei sacerdoti sia permesso di alterare alcuno di questi ordini, o contradire a quello ch' egli avrà stabilito, o convocar l'adunanze nel paese senza di lui, o vestir porpora o portare la fibbia d'oro.45E che chiunque farà casa contro questi ordini, ad alcuno ne violerà, sarà in colpa.46E piacque a tutto il popolo di dare tal potestà a Simone, e che tutto questo si eseguisse.47E Simone accettò con gradimento le funzioni del sommo Sacerdozio, e di essere capo e principe della nazione Giudea e de' sacerdoti, e di avere autorità sopra tutte le cose.48E quelli ordinarono, che questo decretò fosse scritto in tavole di bronzo, le quali si mettessero nel portico del tempio in luogo distinto:49E copia di esso si metta nell'erario del tempio tralle mani di Simone e dei suoi figliuoli.

Note:

14,1:Andò nella Media per adunare soccorsi. Demetrio veggendo come era disprezzato e abbandonato da' popoli per la sua vita molle e licenziosa, pensò finalmente a racquistare la riputazione perduta, col muover guerra a Mitridate re de' Parti detto anche Arsace con nome divenuto comune a tutti quei re. I Parti si erano fatti grandi e potenti sotto questo re colle spoglie de' re di Siria, ai quali avean tolta la Mesopotamia, la Babilonia e altre provincie. Vinti i Parti, Demetrio pensava di voltarsi contro l'usurpatore Tritone: ma egli dopo aver riportata qualche vittoria, e dopo aver veduti dichiarati in suo favore i Medi, gli Elimei, i Battriani e i Persiani, che si ribellarono da Mitridate, ingannato da un Ambasciadore di Mitridate venuto come per trattar della pace, fu egli fatto prigione in un imboscata, e sconfitto il suo esercito. Di lì a qualche tempo Arsace trasse Demetrio dalla prigione, lo trattò da re, gli fece sposare,una sua figliuola, e gli diè parola di rimetterlo in trono.

14,5:Pei paesi marittimi. Letteralmente: per le isole del mare; ma secondo l'uso delle Scritture le isole del mare significano ancora frequentemente tutti i paesi, a' quali non poteva andarsi dalla Giudea se non per la via del mare.

14,7:Gran numero di prigionieri. Presi nelle battaglie dove era stato vincitore. Questi prigionieri erano schiavi.

14,25:E il popolo Romano avendo udito ec. La parola Romano non è nel Greco, ne nel Siriaco.

14,26:E decretarono a lui la libertà.I Romani decretarono, che Simone e il suo popolo fossero una nazione libera, esente da ogni soggezione, o dipendenza da veruno de' re. Tale a prima vista sembra il senso di questo luogo. Ma anche supponendo, che il popolo Romano sia quegli che parta nel versetto 25, non parmi che debba farsi difficoltà di affermare, che le parole di questo versetto perocche' egli rimesse in piedi i suoi fratelli sono parole dello Storico sacro, il quale vuol rendere ragione de' ringraziamenti fatti a Simone da' Romani, vale a dire pel bene grande, ch'egli avea fatto alta nazione Ebrea amica e alleata de' Romani. Quindi queste parole e decretarono a lui la libertà non possono intendersi se non del popolo Giudeo, come sia tutto quello che segue apparisce evidentemente. I Giudei adunque decretarono, che Simone in primo luogo avesse piena immunità ed esenzione e indipendenza, e dipoi tutto quello che vien riferito.

14,27:In Asaramel. Havvi chi vuole, che Asaramel sia stato messo per Gerusalemme. Altri credono, che questa parola dinoti un portico di Mello, luogo rammentato più volte ne' libri de' re; altri finalmente indovinano, che tal fosse il nome del luogo, dove adunavasi il gran consiglio della nazione.

14,34:E Gazara. O sia Gaza.

14,41:Sino alla venuta del profeta fedele. Si determina che Simone e i suoi discendenti avranno con successione non interrotta il sommo Sacerdozio sino alla venuta di quel profeta fedele, il Messia, aspettato ansiosamente da tutta la nazione. Gli Ebrei aveano per così dire nelle orecchie le voci de' profeti, Ezechiello, Aggeo, Malachia, che annunziavan come vicina in venuta di questo profeta, di questo Dominator d'Israele, di questo Angelo del Testamento.