Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 6


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Antioco rispinto da Elimaide città doviziosa va a Babilonia, dove udite le sciagure avvenute a' suoi nella Giudea, cade per l'affanno in languore mortale, e confessa, essergli ciò accaduto per l'empietà, con cui averi trattati i Giudei. Morto lui, assediando Giuda la fortezza di Gerusalemme, il suo figliuolo Antioco detto Eupatore, raunato un potentissimo esercito contro Giuda, non potè vincerlo, ed Eleazaro, ucciso un grand'elefante, muore oppresso da questo. Ma il re, che assediava Gerusalemme, è richiamato indietro dà Lisia; ma giurata la pace non mantiene il giuramento.

1Or il re Antioco andava attorno per le provincie superiori; e senti dire com'eravi nella Persia la città di Elimaide celeberrima e abbondante di oro e di argento,2Con un ricchissimo tempio, dove erano veli e corazze e scudi ai oro lasciativi da Alessandro di Filippo re di Macedonia, che regnò prima nella Grecia.3E andò colà, e cercava di farsi padrone della città, e saccheggiarla, ma non gli riusci, perché il suo disegno si riseppe da quelli che tenevano la città:4E andarono ad assalirlo, ed egli se ne fuggi, e si ritirò con gran dispiacere, e tornò a Babilonia.5E venne nella Persia chi portogli la nuova, come l'esercito, che era nel paese di Giuda era stato rotto:6E come Lisia essendosi avanzato con un fioritissimo esercito era stato sconfitto dai Giudei, i quali si fortificavan di armi e di possanza colle molte spoglie acquistate del campo, che aveano espugnato:7E come essi aveano atterrata l'abominazione eretta da lui sopra l'altare, che era in Gerusalemme, e che aveano cinto di alte mura, come era prima, il santuario, ed anche la loro città di Bethsura.8Or tali cose avendo udite il re si sbigottì e si turbo grandemente, e si allettò, e per la maninconia, che si prese per essergli andate le cose a rovescio de' suoi desiderii, diede in languore.9E si trattenne colà molti giorni; perocchè la sua maninconia andava crescendo, e si crede' vicino a morte.10E chiamò a se tutti i suoi amici, e disse loro: Il sonno è bandito da' miei occhi, ed ho il cuore abbattuto e oppresso dall'affanno,11E dico dentro di me: A qual tribolazione mi son io condotto, e in qual pelago di tristezza mi trovo io, che era felice e amato nella mia dignità.12Ma ora io mi ricordo de' mali fatti da me in Gerusalemme, donde ancora io portai via le spoglie d'oro e d'argento, che vi trovai, e mandai a dispergere tutti gli abitanti della Giudea, senza ragione.13Io riconosco adesso, che per questo mi sono piombata addosso queste sciagure; ed ecco che io mi muoio per gran tristezza in paese straniero:14E chiamò Filippo uno de' suoi amici, e lo fece soprintendente di tutto il suo regno:15E gli consegnò il diadema e la stola e l'anello, affinché andasse a trovare Antioco suo figliuolo, e lo educasse pel regno.16E ivi morì il re Antioco l'anno cento quarantanove.17E Lista intese la morte del re, e proclamò re Antioco suo figliuolo cui egli avea allevato da piccolo, e gli diede il soprannome di Eupatore.18Frattanto quelli che erano nella fortezza, tenevano rinserrato Israele intorno ai luoghi santi, e cercavano sempre di fargli del male, e di fortificare le nazioni.19E Giuda pensò di levarseli d'attorno e radunò tutto il popolo per assediarli.20E messa insieme la gente cominciaron l'assedio nell'anno cento cinquanta, e fabbricaron baliste e altre macchine.21E alcuni degli assediati usciron fuori, e si uniron con essi alcuni empi del popolo d'Israele,22E andarono davanti al re, e dissero: Quando mai farai tu giustizia, e vendicherai i nostri fratelli?23Noi ci risolvemmo di servire il padre tuo, e di obbedirlo, e di osservar le sue leggi:24E per questo quelli di nostra nazione si alienaron da noi, e trucidovano quanti trovavano di noi altri, e mettevano a ruba i nostri beni.25E non hanno straziato cosi noi soli, ma han tutto lo stesso per tutto il nostro paese:26E per di più oggi assediano la fortezza di Gerusalemme per impadronirsene e hanno fortificata Bethsura:27E se tu non li previeni con celerità, faranno cose più grandi, e tu non potrai tenergli a freno.28E il re, udito questo, si riscaldò assai, e raunò tutti i suoi amici e i principali dell'esercito e i capitani della cavalleria:29E anche da altri regni e dalle isole gli vennero delle milizie prese a soldo.30E il suo esercito era di cento mila fanti e di venti mila cavalli e di trentadue elefanti addestrati alla battaglia.31E passando per l'Idumea andarono ad accostarsi a Bethsura, e la combatterono per molti giorni, e fecero delle macchine: ma quelli usciti fuora le abbruciarono, e si difenderono virilmente.32E Giuda si ritirò dalla fortezza, e mosse il campo verso Bethzacara dirimpetto agli alloggiamenti del re.33E il re alzatosi avanti giorno spinse con furia l'esercito per la strada di Bethzacara, e gli eserciti si messero in ordine per la battaglia, e dieder fiato alle trombe:34E quelli fecer veder agli elefanti il sugo dell'uva e delle more per aizzargli a combattere:35E spartirono quegli animali tralle legioni, e attorno a ciascuno degli elefanti stavano mille uomini con corazze fatte a maglia con morioni di bronzo in testa; e cinquecento scelti cavalieri erano dappresso a ciascuna di quelle bestie.36Questi anticipatamente trovavansi per tutto dove era la bestia, e andavano dove ella andava, e non si allontanavan da lei.37Ed eranvi oltre a ciò sopra ciascuna bestia delle torri di legno salde, che loro servivano di difesa, e sopra di esse delle macchine; e in ciascheduna torre trentadue uomini valorosi, i quali combattevano da quella, e un Indiano guidava la bestia.38E il rimanente della cavalleria diviso in due parti fu messo ai due fianchi, perché animasse l'esercito col suon delle trombe, e tenesse serrate le file delle legioni.39Or quando il sole percosse negli scudi d'oro e di bronzo, rimandaron questi la luce ai monti, risplendendo come lampade accese.40E una parte dell'esercito del re camminava in ordine per le alture de' monti, e l'altra nel basso, e si avanzavano con circospezione e in bell'ordine.41E tutti gli abitanti del paese eran commossi alle voci di quella moltitudine, e al muoversi di tanta gente e al frastuono dell'armi; perocche' grande assai e forte era quell' esercito.42E Giuda col suo esercito si avvicinò per venire alle mani; e morirono dell'esercito del re secento uomini.43Ma Eleazaro figliuolo di Saura osservò un elefante bordato alla reale, e più alto di tutti gli altri, e giudico, che sopra di esso vi fosse il re:44E sacrificò se stesso per liberare il suo popolo, e acquistarsi un nome eterno.45E corse animosamente verso l'elefante per mezzo alla legione, uccidendo a destra e a sinistra, e sbaragliando chi gli si parava davanti.46E andò tra' piedi dell'elefante, e se gli mise sotto, e lo uccise, e cadendo l'elefante sopra di lui, rimase egli alla schiaccia.47Ma i Giudei vedendo quanto era forte e accalorito l'esercito del re, fecer la ritirata.48E le schiere del re andaron dietro ad essi verso Gerusalemme, e posero il campo nella Giudea presso al monte di Sion.49E il re fece accordo con quelli che erano in Bethsura, i quali uscirono da quella città, perche' standovi dentro non avean più da mangiare, essendo quello l'anno sabatico della terra.50Onde il re s' impadroni di Bethsura, e vi messe presidio a custodirla.51E andò a posare il campo presso al luogo santo per molti giorni; e ivi preparò delle baliste e altre macchine e dardi infuocati, e degli strumenti da seagliar pietre, e degli strumenti da gettar frecce e delle fionda.52E quelli fecero anch' essi delle macchine per opporre alle loro, e si difesero per molti giorni.53Ma la città mancava di vettovaglie, perché era il settimo anno, e quelli d'altre nazioni, che eran rimasi nella Giudea avean consumato tutto quello che si era messo da parte.54E restò poca gente nel luogo santo, perchè eran ridotti alla fame, e si sbandarono andando ciascuno a casa sua.55Ma Lisia avendo udito, come Filippo (eletto dal re Antioco, quand'era ancor vivo, ad educare Antioco suo figliuolo pel regno)56Era tornato di Persia e di Media coll'esercito, che avea seco, e cercava di prendere in mano gli affari del regno;57Se ne andò in fretta a dire al re e ai capitani dell'esercito: Noi ci consumiamo ogni di più, e abbiamo pochi viveri, e il luogo, che assettiamo è assai forte e siamo in necessità di provvedere alle occorrenze del regno.58Porgiam dunque la mano a costoro, e facciam pace con essi e con tutta la loro nazione:59E concediam loro di governarsi, come prima, colle loro leggi; perocchè, a causa delle loro leggi disprezzate da noi si sono messi in ardenza, ed han fatte tutte queste cose.60Piacque questo partito al re e ai principi e mandò a far la pace con essi, ed ei l'accettarono.61E il re e i principi ta giurarono, e quegli usciron dalla fortezza.62E il re entrò nel monte di Sion e osservò le fortificazioni di quel luogo, e tosto violò il giuramento fatto, perchè comandò, che si atterrasse il muro all'intorno.63E si parti in fretta, e tornò ad Antiochia, e trovò Filippo, che si era fatto padrone della città e venne con lui a battaglia, e ricuperò la città.

Note:

6,1:Le provincie superiori. Le provincie di la dall'Eufrate.

6,2:Con un ricchissimo tempio. Questo tempio, secondo s. Girolamo, Polibio, Strabone e Giuseppe Ebreo, era dedicato a Diana.

6,3:E andò colà, e cercava di farsi padrone della città, e saccheggiarla; ma non gli riuscì. Antioco era stato ammesso nella città, ma dipoi, perché ei voleva saccheggiare il tempio, ne segui sollevazione, ed ei fu costretto a fuggirsene.

6,8:Sì allettò. Nel secondo libro de' Maccabei cap. IX vedesi più distintamente raccontata la cagione della malattia, e della morte infelice di questo re riserbato da Dio ad essere un terribile esempio del giusto rigore, col quale dopo una lunga pazienza la giustizia divina punisce la superbia e l'empietà.

6,15:E gli consegnò... la stola. La veste di porpora, il manto reale.
E lo educasse. Antioco che ebbe il nome di Eupatore, avea allora nove anni.

6,32:Giuda si ritirò dalla fortezza. Sciolse l'assedio già principiato della cittadella di Sion.

6,37:In ciascheduna torre trentadue uomini... e un Indiano guidava la bestia. Che gli elefanti Indiani (assai più grossi e robusti, che quelli di Africa) sieno capaci di portare un si gran peso è assai ben provato dall'esperienza, sapendosi, ch'ei reggon benissimo fino a 6000 libbre di peso. Ogni elefante aveva un rettore indiano pratico della maniera di governare questi animali.

6,44:Sacrificò se stesso per liberare il suo popolo, e acquistarsi un nome eterno.Il primario fine di Eleazam fu la liberazione del popol suo, a cui pensava di procurar la vittoria e la pace colla morte del re, pensandosi, che questi fosse sopra quell'elefante; e per questa lato la sua generosità è degna di somma lode. Il fine secondario fu l'acquisto di un nome eterno, di una gloria immortale, e in ciò è potuto ad alcuno de' Padri e degl'interpreti, che e' fosse simile a quegli Eroi Gentili, i quali corruppero le azioni migliori colla vanità e col disordinato appetito di gloria. Contuttociò il fatto di Eleazaro è celebrato altamente da S. Ambrogio offic. 1. 40., e l'elogio di questo animoso soldato leggesi nella Chiesa la Domenica prima di ottobre; e collo stesso Santo si uniscono molti Scrittori e Interpreti Cattolici. E veramente, se il principal fine fu retto, per qual motivo dovrem noi credere, che il pensiero della gloria avvenire subordinato a un tal fine potesse corrompere dinanzi a Dio quest'azione? La gloria, che vien dal ben fare non può ella esser considerata come un incitamento e uno stimolo a' posteri per imitare le stesse azioni? e le parole della Scrittura non porgendo a noi argomento di giudicare sinistramente del cuor di Eleazaro, non è egli dovere, che si interpreti in bene anche il riflesso della futura gloria, che lo anima a impresa si grande? Queste cose diciamo in difesa di Eleazaro prendendo cogli avversari quelle parole (per acquistarsi un nome eterno) nel senso men favorevole. Ma e perché non potremo anche affermare, che il nome eterno, la gloria immortale, che cercò Eleazero, tu non in gloria degli uomini, ma quella ch'ei meritavasi presso a Dio sacrificando per amor della patria e per zelo della legge la propria vita?

6,46:Se gli mise sotto, ec. L'elefante ha durissima pelle in ogni parte fuori che nel ventre, onde' Plinio lib.VIII. 20 racconta, che il rinoceronte venendo con esso a battaglia procura sempre di ferirlo nel ventre.

6,51:Dardi infuocati. Dardi carichi di materia combustibile, che si scagliavano accesi. Vedi Livio lib. XXI nella descrizione dell'assedio di Sagunto.