Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 15


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Antioco figliuolo di Demetrio scrive lettere amichevoli a Simone: i Romani raccomandano per lettera i loro confederati Giudei a tutte le altre genti. Antioco, mentre dà dietro a Trifone, ricusa l'aiuto di soldati mandatigli da Simone, e spedisce a lui Athenobio, il quale molte cose domanda, come dovute, e avuta la risposta da Simone, manda contro di lui il capitano Cendebeo, ed egli va contro Trifone.

1Or il re Antioco figliuolo di Demetrio scrisse dalle isole del mare una lettera a Simone sommo sacerdote e principe della nazione dei Giudei e a tutta la nazione:2La qual lettera era di tal tenore: Il re Antioco a Simone sommo Sacerdote e alla nazione dei Giudei, salute.3Dappoiche' alcuni uomini pestilenziali hanno invaso il regno de' padri nostri, e io voglio liberare il regno, e rimetterlo nel suo primiero stato, ed ho messo insieme uno scelto esercito, ed ho fatte costruire navi da guerra,4Ho intenzione di entrar nel paese per punire quelli che hanno messe sossopra le nostre provincie, e han desolata molte città del mio regno.5Io pertanto ti condono tutti i tributi condonati a te da tutti i re miei predecessori, e tutti i doni, che questi han rimessi a te.6E ti concedo di poter battere moneta proprio nel tuo paese.7E che Gerusalemme sia città santa e libera, e che tutte le armi fabbricate da te, e le fortezze, che tu hai edificate, ed hai in tuo potere, rimangan tue.8E tutti i debiti colla azienda reale tanto pel passato, che pel futuro, ti sono rimessi da questo punto.9E quando sarem pervenuti al possesso del nostro regno, renderemo onor grande a te, e alla tua nazione e al tempio, talmente che la vostra gloria si spanderà per tutta la terra.10L'anno cento settantaquattro entrò Antioco nel paese de' padri suoi; e corsero a lui tutti gli eserciti, talmente che pochi rimasero con Trifone.11E il re Antioco lo inseguì; e quegli fuggendo lungo la spiaggia del mare arrivò a Dora:12Perocchè egli vedeva le sciagure piovergli addosso, avendolo abbandonato l'esercito.13E Antioco si avvicinò a Dora con centoventi mila uomini di valore e otto mila cavalli.14E circondò la città, e si aggiunser le navi dalla parte del mare, onde la città era battuta per mare e per terra, e non poteva nissuno uscirne, o entrarvi.15Ma Numenio co' suoi compagni giunse da Roma con lettere scritte ai re e ai popoli di questo tenore:16Lucio console de' Romani al re Tolomeo, salute.17Sono venuti a noi gli ambasciadori dei Giudei nostri amici a rinnovar l'amicizia e la confederazione, mandati da Simone principe de' sacerdoti e dal popolo de' Giudei.18Ed hanno portato un brocchiere di oro di mille mine.19È adunque piaciuto a noi di scrivere ai re e ai popoli, che non facciano torto ad essi, e non molestino né loro, ne le loro città e paesi, e non dieno aiuto a quelli, che lor movessero guerra.20E abbiamo creduto di dover accettare il brocchiere.21Se pertanto vi sono degli uomini malvagi, i quali dal loro paese sieno fuggiti nel vostro, rimettetegli a Simone principe dei Sacerdoti, affinché li punisca secondo la sua legge.22Le stesse cose furono scritte al re Demetrio e ad Attalo e ad Ariarate e ad Arsace,23E a tutte le provincie, ai Lampsaceni agli Sparziali, a quei di Delo e di Mindo e di Sicione e a quei della Caria e di Samo e della Pamfilia e della Licia e di Halicarnasso e di Coo e di Side e di Aradon e di Rodi e di Phaselide e di Gorlina e di Gnido e di Cipro e di Cirene.24E mandaron copia della lettera a Simone principe dei Sacerdoti e al popolo dei Giudei.25Or il re Antioco si avvicinò coll'esercito per la seconda volta a Dora, battendola continuamente, e alzando macchine; e strinse talmente Trifone, che non poteva scamparne:26E Simone mandò in suo aiuto due mila uomini scelti, e argento e oro e vasi in copia:27Ma quegli non volle riceverli, e mancò a tutte le convenzioni fatte prima con lui, e se gli mostrò avverso.28E mandò a tui Athenobio, uno dei suoi a discorrerla con Simone, e a dirgli: voi occupate Joppe e Gazara e la cittadella di Gerusalemme, città spettanti al mio regno:29Avete desolati i lor territori, e avete fatti mali grandi nel paese, e avete usurpati molti luoghi del mio regno.30Ora dunque rimettere le città occupate da voi, e i tributi esatti nè luoghi, dei quali vi siete fatti padroni fuori de' confini della Giudea:31Ovvero date per quelle (città) cinque cento talenti d'argento, e pe' guasti fatti da voi e pe' tributi delle città, altri cinquecento talenti; altrimenti verremo, e vi faremo guerra.32E Athenobio amico del re giunse a Gerusalemme, e vide la magnificenza di Simone e la copia dell'oro e dell'argento e la quantità de' mobili di prezzo, e ne restò stupefatto: e riferì a lui le parole del re.33E Simone gli rispose, e disse: Noi ne abbiamo usurpato le terre altrui, nè ritenghiamo la roba degli altri, ma l'eredità dei padri nostri, la quale ingiustamente fu posseduta per qualche tempo da' nostri nemici.34Or noi servendoci dell'opportunità abbiam ricuperata l'eredità de' padri nostri.35Perocchè riguardo alle doglianze, che tu fai per ragion di Joppe e di Gazara, quelli facevano atroci danni al popolo e nel nostro paese: per queste noi diamo cento talenti. E Athenobio non rispose parola.36Ma tornò indietro sdegnato, e riferì queste parole al re e la magnificenza di Simone e tutto quello che avea veduto. E il re si accese di sdegno.37Ma Trifone fuggi sopra una nave a Orthosiada.38E il re diede il governo della costa del mare a Cendebeo, e gli rimise un'armata di fanti, e di cavalli.39E gli comando di andare verso la Giudea, e gli diede commissione di riedificare Gedor, e di fortificare le porte della città, e di domare il popolo de' Giudei. E il re dava dietro a Trifone.40E Cendebeo arrivò a Jamnia, e cominciò a vessare il popolo, e a desolar la Giudea, e far degli schiavi, e trucidare la gente: e fortificava Gedor.41E ivi collocò i soldati a cavallo e i fanti, i quali uscivan fuori a fare scorrerie per la Giudea secondo gli ordini del re.

Note:

15,1:Il re Antioco figliuolo di Demetrio. Che fu di poi soprannominato Sidete vale a dire cacciatore. Egli era figliuolo di Demetrio Sotere, e fratello di Demetrio Nicatore. Antioco per timore di Trifone si era ritirato a Rodi, e da Rodi scrisse a Simone e alla nazione Ebrea in tempo, che il suo fratello Demetrio era prigioniero di Mitridate. Imperocchè Cleopatra moglie di Demetrio, la quale co' suoi figliuoli e con un corpo di soldati a sua dirozione si stava in Seleucia, lo invitò a prendere il titolo di re, com'egli fece sposando la cognata, e prendendo il comando di quell'esercito per muoversi contro Trifone.

15,16:Lucio console de' Romani. ec. Ai conti dell'Usserio questo console e Lucio Calpurnio Pisone. Tolomeo e certamente Tolomeo Evergete secondo, detto Psichone.

15,22:Le stesse cose furono scritte... ad Attalo. Attalo era re di Pergamo, Ariarare era re della Cappadocia, Arsace de' Parti.

15,37:Trifone fuggì... a Orthosiada. Città della Fenicia, e di li ad Apamea, presa la quale fu egli preso e ucciso il quinto anno del mal usurpato e mal governato suo regno.