Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 7


font

Vemetrio figliuolo di Seleuco, ucciso Antioco, e Lista, attiene il regno de' padri tuoi: il quale (essendo stato accusato dinanzi a lui Giuda Maccabeo) manda Bacchide per capitano, e l'accusatore Alcimo crea sommo Sacerdote per affliggere gli Israeliti: ma questi non potendo vincere Giuda, è mandato dal re Nicanore, il quale come i primi non potendo colla frode, assalisce Giuda colla forza, ed è vinto dà lui per due volte (fatte prima preghiere a Dio), ed è ucciso con tutto il tuo esercito, e gli è troncato il capo, e la destra, la quale egli deridendo i sarifizj avea superbamente alzata contro il luogo santo. Di questa vittoria si istituisce l'annuale solennità celebre, presso i Giudei.

1L'anno cento cinquant'uno, Demetrio figliuolo di Seleuco partì da Roma, e giunse con poca comitiva ad una città marittima, e ivi cominciò a regnare.2E appena fu egli entrato nel regno dei padri suoi, l'esercito messe le mani addosso ad Antioco e a Lisia, e li menarono a lui.3Lo che avendo egli inteso, disse: Fate che io non li vegga in faccia.4E i soldati gli uccisero, e Demetrio si assise sul trono del suo regno.5E alcuni uomini malvagi ed empi d'Israele andarono a lui, capo de' quali era Alcimo, che voleva essere sommo Sacerdote.6E accusarono la loro nazione presso al re dicendo: Giuda e i suoi fratelli hanno strapazzati tutti i tuoi amici, e noi hanno discacciati dal nostro paese.7Ora tu manda una persona fidata, che vada a riconoscere tutti gli strapazzi, che quegli ha fatto a noi e alle provincie del re, e punisca tutti gli amici di lui e i loro fautori.8E il re scelse tra' suoi amici Bacchide, il quale governava la parte del regno di la dal fiume grande, e di cui il re si fidava, e lui spedì,9A riconoscere le vessazioni fatte da Giuda: e oltre a ciò all'empio Alcimo diede il sommo pontificato, e comandogli che gastigasse i figliuoli d'Israele.10Ed ei si mossero, ed entraron con grande esercito nella terra di Giuda, e mandarono ambasciadori a Giuda e ai suoi fratelli con buone parole per ingannarli.11Ma questi non dieder orecchio ai loro discorsi, perché vedevano, che eran venuti con grand'esercito.12E una schiera di Scribi si presentarono ad Alcimo e a Bacchide per domandar loro quel che era di giustizia:13E alla testa di questi figliuoli d'Israele erano gli Assidei, e chiedevano la pace.14Perocchè dicevano: Viene uno, che è sacerdote della stirpe d'Aronne, egli non ci gabberà.15Ed egli fece loro buone parole, e giurò, e disse: Non farem male a voi, ne ai vostri amici.16E quegli si fidarono. Ma egli fece prendere sessanta uomini de' loro, e gli uccise in un medesimo giorno secondo quella parola, che sta scritta:17Le carni de'santi tuoi, e il loro sangue gettarono intorno a Gerusalemme, nè vi fù chi desse loro sepoltura.18E il popolo fa sorpreso da timore e tremore, perocchè dicevano: Non è verità, nè giustizia in costoro, dappoichè hanno violati i patti e il giuramento, che han fatto.19E Bacchide mosse il campo verso Gerusalemme, e si avvicinò a Bethzeca, e fece mettere le mani addosso a molti, che si eran ritirati dal suo partito: e alcuni del popolo uccise, e li fe' gettare in un pozzo profondo.20E diede il paese nelle mani di Alcimo, e lasciò a lui de' soldati per sostenersi: ed ei se ne andò a trovare il re.21E Alcimo facea di tutto per istabilire il suo pontificato.22E si raunarono intorno a lui tutti i perturbatori del popolo, e padroneggiavano nella terra di Giuda, e fecero mali grandi ad Israele.23Ma Giuda, riflettendo a tutte le vessazioni fatte da Alcimo e da quelli, che erano con lui contro i figliuoli d'Israele, le quali erano molto peggiori, che quelle fatte dalle nazioni,24Andò in giro per tutte le parti della Giudea, e gastigava quei disertori, e finirono di scorrere quel paese.25Ma vedendo Alcimo, che Giuda e i suoi partigiani erano superiori di forze, e conoscendo di non poter ad essi far testa, se ne tornò al re, e gli accusò di molti delitti.26E il re mandò Nicanore uno de' suoi grandi di prima sfera, il quale era nemico dichiarato d'Israele, e gli diede commissione di distrugger quel popolo.27E Nicanore si portò a Gerusalemme con grande esercito, e mandò gente a parlare di pace con Giuda, e co' suoi fratelli per ingannarli,28Dicendo: Non sia guerra tra me e voi; io verrò con poca comitiva a vedervi amichevolmente.29E andò a trovar Giuda, e si salutarono scambievolmente con cortesia, ma i nemici stavano pronti per metter le mani addosso a Giuda.30E Giuda riseppe come quegli eran venuti a lui con cattive intenzioni, e n'ebbe paura, e non volte più vederlo in viso.31E il Nicanore avendo inteso come erano state scoperte le sue trame, andò incontro a Giuda per combatterla presso a Caphar-Salama.32E dell'esercito di Nicanore restaron morti circa cinque mila uomini. E quelli si ritirarono nella città di David.33E dopo questo Nicanore salì al monte di Sion; e venner fuori un numero di sacerdoti a salutarlo bonariamente, e a fargli vedere gli olocausti, che si offerivano per il re.34Ma egli li derise e li sprezzo e trattolli come profani, e parlò arrogantemente,35E giurò con ira, e disse: Se non mi sarà dato nelle mani Giuda e il sua esercito, subito che io tornerò colla vittoria metterò il fuoco a questa casa. E se n'andò fieramente sdegnato:36E i sacerdoti andarono a presentarsi davanti all'altare e al tempio, e dissero piangendo:37Tu, Signore, eleggesti questa casa, affinché in essa fosse invocato il tuo nome, ed ella fosse casa di orazione e di preghiera pel popolo tuo:38Gastiga quest'uomo e il suo esercito, e periscano di spada: ricordati delle loro bestemmie, e non permettere ch'ei sussistano.39E Nicanore parti da Gerusalemme, e si accampò vicino a Bethoron, e gli venner incontra le milizie della Siria.40E Giuda si avvicinò ad Adarsa con tre mila uomini; e fece orazione Giuda, e disse:41Perché i nunzi mandati da Sennacherib bestemmiaron contro di te, o Signore, venne un Angelo, il quale uccise cento ottantacinque mila de' loro.42Stermina nella stessa guisa in quest'oggi dinanzi a noi quest'esercito, e tutti gli altri conoscano, come indegnamente egli ha parlato del tuo santuario; e giudicalo tu secondo la sua malvagità.43E gli eserciti vennero alle mani ai tredici del mese di Adar, e le schiere di Nicanore furon rotte, ed egli il primo morì nella zuffa.44E quando l'esercito di Nicanore vide, che questi era morto, getturon l'armi, e fuggirono.45E i Giudei gl'inseguirono un' intera giornata da Adazer fino a Gazara, e tenevan lor dietro sonando le trombe per avviso di tutti.46E usciva gente da tutti i castelli della Giudea, che erano all'intorno, e davano loro addosso, onde quelli tornavano a voltar faccia ai vincitori, e tutti quanti perirono di spada, e non ne restò neppur uno.47E quelli presero le loro spoglie, e troncaron la testa e la mano di Nicanore, la quale egli aveva alzata arrogantemente, e le portarono, e le appesero in vista di Gerusalemme.48Il popolo si rallegrò sommamente, e passaron quel giorno in gran festa.49E Giuda ordinò, che si celebrasse tutti gli anni quella solennità ai tredici del mese di Adar.50E la terra di Giuda fu in pace per pochi giorni.

Note:

7,1:Demetrio figliuolo di Seleuco partì da Roma ec. Antioco Epiphane era entrato al possesso del regno in pregiudizio di Demetrio figliuolo di Seleuco, il quale Seleuco succedendo al padre Antioco il grande aveva fatto tornare da Roma il fratello Epiphane, e in luogo di esse vi aveva mandato il suo figliuolo Demetrio. Antioco Epiphane regnò dodici anni, e a lui succedette il figliuolo Antioco Eupatore ancor fanciullo, come si e detto. Allora Demetrio chiese al Senato Romano il regno paterno, ma i Romani si mostrarono piu favorevoli ad Antioco. Allora Demetrio fuggì da Roma, e al suo arrivo nella Siria trovò gli animi talmente disposti in suo favore, che i soldati stessi di Eupatore, preso Lisia tutore del re, e lo stesso re, li condussero a Demetrio.
Ad una città marittima, e ivi cominciò a regnare. A Tripoli, dove cominciò subito ad essere riconosciuto per re. Egli ebbe dipoi il soprannome di Sotere cioè Salvatore.

7,5:Alcimo, che voleva essere sommo Sacerdote. L'empio Menelao pontefice avea avuto gastigo degno della sua empietà e degli infiniti mali, de' quali era stato cagione, 2 Machab. XIII. 4. 8. Dopo la morte di Menelao. Antioco Eupatore per consiglio di Lisia creò pontefice Alcimo, che era della stirpe di Aronne, ma non della famiglia, nella quale era stato fin allora il pontificato. Ma i Giudei non volevan riconoscere per pontefice un uomo, il quale nella persecuzione di Epiphane avea mangiato cibi proibiti dalla legge. Ecco il perchè egli ricorso al nuovo re, da cui ottenne di essere confermato nel sommo Sacerdozio. Vedi 2 Maehab. XVI. I. 2. ec.

7,17:Le carni de' santi tuoi ec. In questa parole prese dal salmo 78, osservasi nel testo originale una manifesta allusione al nome degli Assidei, onde s. Basilio, Eutimio, Beda e molti altri fanno ragione, che questo fatto fosse profeticamente annunziato in quel salmo; lo che sembra ancora accennarsi in questo luogo.

7,25:Se ne tornò al re. E non colle mani vuote. Vedi 2. Nachab. XIV. 3. 4.

7,27:Mandò gente a parlare di pace... per ingannarli. Ciò non fece Nicanore se non quando essendo stato accusato da Alcimo presso il re quasi troppo inclinato a favorir Giuda e i suoi fratelli, ebbe ordine dallo stesso re di mandargli Giuda legato, 2. Machab. XIV. 15., ec.

7,32:E quelli si ritirarono nella città di David. Giuda e i suoi benchè avessero avuto grande vantaggio nella battaglia, videro nondimeno di non aver forze da poter alla lunga resistere all'esercito nemico, e perciò si ritirarono nella città di David.

7,33:Gli olocauati, che si offerivano per il re. Lodevol costume (del quale abbiam veduto, e vedremo altri esempi) di offerir sacrifizi a Dio pel principe, a cui la provvidenza avea voluto, che quel popolo fosse soggetto. Costume che passò nella Chiesa di Cristo, come si è notato in più luoghi del nuovo Testamento.

7,49:Ordinò che si celebrasse tutti gli anni quella solennità a' tredici del mese di Adar. Questa festa si celebrava ancora a' tempi di Giuseppe Ebreo il giorno avanti alla festa delle sorti.