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Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 18


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 L'anno terzo di Osea figliuolo di Ela re d'Israele, regnò Ezechia figliuolo di Achaz re di Giuda.1 Nell'anno terzo di Osea figlio di Ela, re di Israele, divenne re Ezechia figlio di Acaz, re di Giuda.
2 Egli avea venticinque anni quando cominciò a regnare; e ventinove anni regnò a Gerusalemme: la madre sua si nomò Abi figliuola di Zacharia.2 Quando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria.
3 Ed egli fece quello, che era ben fatto nel cospetto del Signore, imitando in tutto Davidde suo padre.3 Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato.
4 Egli rovinò i luoghi eccelsi, e spezzò le statue, e atterrò i boschetti, e fece in pezzi il serpente di bronzo fatto da Mosè, perchè sino a quel tempo i figliuoli a' Israele gli bruciavano incensi; ed ei chiamollo Nohestan.4 Egli eliminò le alture e frantumò le stele, abbatté il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, eretto da Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustan.
5 Egli sua speranza ripose nel Signore Dio d'Israele: per la qual cosa nissuno fu simile a lui di tutti i re di Giuda, che venner di poi, e meno dei precedenti:5 Egli confidò nel Signore, Dio di Israele. Fra tutti i re di Giuda nessuno fu simile a lui, né fra i suoi successori né fra i suoi predecessori.
6 E stette unito al Signore, e non si dilungò da lui, e osservo i suoi comandamenti dati da lui a Mosè.6 Attaccato al Signore, non se ne allontanò; osservò i decreti che il Signore aveva dati a Mosè.
7 Per la qual cosa il Signore ancora era con lui, ed egli in tutto quello, che intraprendeva, si portava con prudenza. Egli ancor si sottrasse al giogo del re degli Assiri, e non fu servo di lui.7 Il Signore fu con Ezechia e questi riuscì in tutte le iniziative. Egli si ribellò al re d'Assiria e non gli fu sottomesso.
8 Egli rovinò i Filistei fino a Gaza, e tutto il loro paese, dalle torri delle sentinelle fino alle città fortificate.8 Sconfisse i Filistei fino a Gaza e ai suoi confini, dal più piccolo villaggio fino alle fortezze.
9 l'anno quarto del re Ezechia, che era l'anno settimo di Osea figliuolo di Eia re d'Israele, Salmanasar re degli Assiri venne a Samaria, e la assediò.9 Nell'anno quarto del re Ezechia, cioè l'anno settimo di Osea figlio di Ela, re di Israele, Salmanassar re di Assiria marciò contro Samaria e la assediò.
10 E la prese, imperocché di lì a tre anni, l'anno sesto di Ezechia, viene a dire, l'anno nono di Osea re a Israele, Samaria fu espugnata:10 Dopo tre anni la prese; nell'anno sesto di Ezechia, cioè l'anno nono di Osea re di Israele, Samaria fu presa.
11 E il re degli Assiri traportò Israele nella Assiria, e li pose in Hala, e in Habor, città dei Medi presso al fiume Gozan:11 Il re d'Assiria deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Chelach, al Cabor, fiume del Gozan, e alle città della Media.
12 Perchè eglino non ascoltarono la voce del Signore Dio loro, e trasgredirono il suo patto: non ascoltarono, e non fecer nulla di quello, che Mosè servo del Signore avea comandato.12 Ciò accadde perché quelli non avevano ascoltato la voce del Signore loro Dio e ne avevano trasgredito l'alleanza e non avevano ascoltato né messo in pratica quanto aveva loro comandato Mosè, servo di Dio.
13 L'anno decimo quarto del re Ezechia, Sennacherib re degli Assiri andò ad oste contro tutte le citta forti di Giuda, e le espugnò.13 Nell'anno quattordici del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e prese tutte le fortezze di Giuda.
14 Allora Ezechia re di Giuda mandò ambasciadori al re degli Assiri a Lachis, facendogli dire: Ho peccato; vattene da me, e io mi obbligherò a tutto quello, che m'imporrai. E il re degli Assiri impose ad Ezechia re di Giuda trecento talenti d'argento, e trenta talenti d'oro.14 Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d'Assiria in Lachis: "Ho peccato; allontànati da me e io sopporterò quanto mi imporrai". Il re di Assiria impose a Ezechia re di Giuda trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro.
15 E il re Ezechia diede tutto l'argento, che si era trovato nella casa del Signore, e ne' tesori reali.15 Ezechia consegnò tutto il denaro che si trovava nel tempio e nei tesori della reggia.
16 Allora fu, che Ezechia spezzò le porte del tempio del Signore, e le lame d'oro, che egli stesso vi aveva affisse, e le diede al re degli Assiri.16 In quel tempo Ezechia staccò dalle porte del tempio del Signore e dagli stipiti l'oro, di cui egli stesso re di Giuda li aveva rivestiti, e lo diede al re d'Assiria.
17 Ma il re degli Assiri mando da Lachis Tharthan, e Rabsaris, e Rabsace al re Ezechia a Gerusalemme con una forte squadra: e questi vennero a Gerusalemme, e si fermarono presso l'acquidotto della peschiera superiore, che è sulla strada del campo del Gualchieraio.17 Il re d'Assiria mandò il 'tartan', il capo delle guardie e il gran coppiere da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande esercito. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; si fermarono al canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
18 E fecero chiamare il re, e andò a trovargli Eliacim figliuolo di Helcia, maggiordomo, e Sobna dottor della legge, e Joahe figliuolo di Asaph, segretario.18 Essi chiesero del re e incontro a loro vennero Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista.
19 E Rabsace disse loro: Voi direte ad Ezechia: Il re grande, il re degli Assiri dice cosi: Su qual fidanza ti fondi tu?19 Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Dice il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia è quella su cui ti appoggi?
20 Hai tu forse preso il partito di prepararti alla battaglia? In qual cosa ti confidi tu, che ardisci di ribellarti?20 Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi ribellandoti a me?
21 Speri tu forse in quella canna fessa dell'Egitto, sopra la quale se uno vi si appoggi, ella rompendosi se gli ficcherà nella mano, e la forerà? Tale è Faraone re d'Egitto per tutti quelli, che si fidan di lui.21 Ecco, tu confidi su questo sostegno di canna spezzata, che è l'Egitto, che penetra nella mano, forandola, a chi vi si appoggia; tale è il faraone re di Egitto per chiunque confida in lui.
22 Che se voi mi direte: Noi abbiam fiducia nel Signore Dio nostro: non è egli l'istesso, di cui Ezechia ha distrutti i luoghi eccelsi, e gli altari, e ha intimato a Giuda, e a Gerusalemme: Dinanzi a questo altare voi farete adorazione in Gerusalemme?22 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete soltanto davanti a questo altare in Gerusalemme?
23 Ora adunque venite al signor mio il re degli Assiri, e darovvi duemila cavalline vedete voi se possiate aver chi li monti.23 Ora vieni al mio signore, re d'Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai procurarti cavalieri per essi.
24 E come potreste voi far fronte a un dei più piccoli satrapi del re mio signore. Ti confidi tu nell' Egitto a motivo dei cocchi, e dei cavalieri?24 Come potresti fare retrocedere uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri.
25 Non è egli forse per volontà del Signore, che io son venuto in questi luoghi, per devastarli? Il Signore mi disse: Va in quel paese, e devastalo25 Ora, non è forse secondo il volere del Signore che io sono venuto contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Va' contro questo paese e distruggilo".
26 Ma Heliacim figliuolo di Helcia, Sobna, e Joahe dissero a Rabsace: Ti preghiamo di parlare a noi tuoi servi in Siriaco, perocché noi intendiam questa lingua; e di non parlarci in lingua Giudea a sentita del popolo, che sta sulle mura.26 Eliakìm figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla, ti prego, ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico, mentre il popolo che è sulle mura ascolta".
27 Ma Rabsace rispose, e disse loro: Mi ha egli forse mandato il signor mio al tuo signore, e a te a dir queste cose, e non piuttosto a quegli uomini, che stanno sopra le mura, per ridursi mangiare il proprio sterco, e a bere la propria urina con voi?27 Il gran coppiere replicò: "Forse io sono stato inviato al tuo signore e a te dal mio signore per pronunziare tali parole e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".
28 Quindi stando in piedi Rabsace,sclamòad alta voce in Ebreo, e disse: Udite le parole del gran re, del re degli Assiri:28 Il gran coppiere allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico: "Udite la parola del gran re, del re d'Assiria:
29 Il re dice così: Non vi seduca Ezechia; perocché egli non potrà liberarvi dalle mie mani.29 Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché non potrà liberarvi dalla mia mano.
30 E non v'ispiri fidanza nel Signore, dicendo: Il Signore ci libererà certamente, e questa città non sarà data in potere del re degli Assiri.30 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà messa nelle mani del re d'Assiria.
31 Non date retta ad Ezechia; imperocché il re degli Assiri dice così: Convenite meco di quello, che è utile per voi, e venite fuora a trovarmi, e ognun di voi mangerà le sue uve, e i suoi fichi, e berete Te acque delle vostre cisterne:31 Non ascoltate Ezechia, poiché dice il re d'Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della sua vigna e dei suoi fichi, ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna,
32 Sino a tanto che io venga, e vi trasporti in un paese simile al vostro paese, in una terra feconda, e abbondante di vino, in una terra di pane, e di uve, e di ulivi, e di olio, e di miele, e camperete, e non morrete: non date retta ad Ezechia, il quale v'inganna, dicendo: Il Signore ci libererà.32 finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, in un paese che produce frumento e mosto, in un paese ricco di pane e di vigne, in un paese di ulivi e di miele; voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia che vi inganna, dicendovi: Il Signore ci libererà!
33 Hann'eglino gli dei delle genti liberata la loro terra dal potere del re degli Assiri?33 Forse gli dèi delle nazioni hanno liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re d'Assiria?
34 Dov' è egli il dio di Emath, e di Arphad? Dov è il dio di Sepharvaim, di Ana, e di Ava? Hann'eglino liberata Samaria dal poter mio?34 Dove sono gli dèi di Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano?
35 Chi son eglino tra tutti quanti gli dei del mondo quelli, che abbiali liberato il lor paese dal poter mio, onde possa il Signore liberar Gerusalemme dalle mie mani?35 Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle nazioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?".
36 E il popolo stette in silenzio, e non gli rispose nulla: perocché aveano avuto ordine dal re di non dargli risposta.36 Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondete loro".
37 Ed Eliacim figliuolo di Helcia, maggiordomo, e Sobna dottor della legge, e Joahe figliuolo di Asaph, segretario, tornarono ad Ezechia, stracciate le loro vesti, e riferirono a lui le parole di Rabsace.37 Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.