Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 22


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Josia ristora il tempio, e il culto di Dio: consulta il Signore intorno al libro del Deuteronomio, che si era trovato, e gli è risposto, che le calamità in esso descritte cadranno sopra Giuda per aver i padri trascurato il culto di Dio; ma che prima egli morrà in pace.

1Josia aveva otto anni quando principiò a regnare, e regnò anni trentuno in Gerusalemme: sua madre ebbe nome Idida figliuola di Hadaia di Besecath.2Ed egli fece quello, che era accetto nel cospetto del Signore, e imitò in tutto Davidde suo padre senza piegare né a destra, né a sinistra.3E l'anno decimo ottavo del re Josia, egli mandò Saphan figliuolo di Assia, figliuolo di Messula, scrivano del tempio del Signore, e gli disse:4Va da Helcia sommo Sacerdote, affinchè si fonda l'argento, che è stato portato al tempio del Signore, e ricevuto da' portinaj del tempio dalle mani del popolo,5E diasi agl'impresari dai prefetti della casa del Signore, i quali andranno pagando gli operai, che lavorano nel tempio del Signore ai risarcimenti del tempio;6Viene a dire, i legnaiuoli, e muratori, e quei, che rassettano, che v'è diguasto; e ne compreranno i legnami, e le pietre dalle cave pel ristoramento del tempio del Signore.7Ma non si tengano a conto pel denaro, che riceveranno, ma lo maneggino liberamente sulla loro fede.8Or Helcia Pontefice disse a Saphan scrivano: Ho trovato nella casa del Signore il libro della legge. E diede Helcia il volume a Saphan, il quale ancora lo lesse.9Indi Saphan scrivano tornò al re, e gli diede parte di quello, che si era fatto secondo gli ordini ricevuti da lui, e disse: I tuoi servi hanno fuso l'argento, che si è trovato nella casa del Signore: e lo hanno dato ai prefetti de' lavori del tempio del Signore, per distribuirlo agli impresari.10E oltre a questo Saphan scrivano raccontò, e disse al re: Helcia sommo Sacerdote mi ha dato un libro. E Saphan avendolo letto alla presenza del re,11E avendo il re udite le parole della legge del Signore, stracciò le sue vesti,12E ordinò, e disse ad Helcia sommo Sacerdote, e ad Ahicam figliuolo di Saphan, e ad Achobor figliuolo di Micha, e Saphan scrivano, e ad Asaia ministro del re:13Andate, e consultate il Signore sopra di me, e sopra del popolo, e sopra tutto Giuda riguardo alle parole di questo libro, che si è trovato: imperocché l'ira grande del Signore è accesa contro di noi; perchè i padri nostri non hanno ascoltate le parole di questo libro, per mettere in opera tutto quello, che fu scritto per noi.14Andaron pertanto Helcia Sacerdote, e Ahicam, e Achobor, e Saphan, e Asaia a casa di Holda profetessa, moglie di Sellum, figliuolo di Thecua, figliuolo di Araas Guardarobba, la quale abitava in Gerusalemme nella Seconda: e parlarono con lei.15Ed ella rispose loro: Il Signore Dio d'Israele dice così. Dite a lui, che vi ha mandati da me:16Queste cose dice il Signore: Ecco, che io manderò sciagure sopra di questo luogo, e sopra i suoi abitanti, adempiendo tutte le parole della legge lette dal re di Giuda;17Perchè eglino hanno abbandonato me, e hanno offerti sagrifizi agli dei stranieri, provocandomi a sdegno con tutte le opere delle loro mani: e il mio sdegno si accenderà in questo luogo, e non si estinguerà più.18Ma al re di Giuda, il quale vi ha mandati a consultare il Signore, direte così: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Perchè tu hai ascoltate le parole di questo libro,19E il tuo cuore si é sbigottito, e ti sei umiliato dinanzi al Signore, avendo udito quello, che è stato detto contro di questo luogo, e contro i suoi abitatori, viene a dire, ch'ei diverranno oggetto di stupore, e di maledizione; e hai stracciate le tue vesti, e hai pianto dinanzi a me; io pur ti ho ascoltato, dice il Signore.20Per questo ti riunirò co' padri tuoi, e in pace te n'anderai al tuo sepolcro, affinchè tu non abbi a vedere cogli occhi tuoi tutti que' mali, ch'io pioverò sopra di questo luogo.

Note:

22,3:L'anno decimo ottavo del re, ec. Fra il decimo ottavo del suo regno, non della sua età. 2. Paral. XXXIII s. Saphan, che è detto qui scrivano del tempio, altrove e detto semplicemente scrivano, ovvero segretario.

22,7:Ma non si tengano a conto pel denaro, che riceveranno. Josia in questa altare de' risarcimenti del tempio imita il re Gioas. Vedi 4. Reg. XII.

22,8:Il libro della legge. Da Paralip. ( lib. 2. cap. XXXIV. 14.) si vede che questo era l'originale del libro della legge scritto per mano di Mosè, vale a dire o tutto il Pentateuco, ovvero il Deuteronomio, il quale secondo l'ordine di Mosè dovea custodirsi accanto all'arca, Deut. XXXI. 26. Questo originale si degno di venerazione fu trovato ne' tesori della casa del Signore, mentre da questi si estraeva l'argento e l'oro delle offerte per fonderlo, e farne i risarcimenti. Fu adunque trovato in alcuna di quelle celle contigue al tempio, dove tenevansi le cose più prezioso di servizio del medesimo tempio, il ritrovamento del testo originale della legge del Signore aggiunse nuovl stimoli al tenore del pio re, il quale si fece leggere lo stesso libro, e paragonando i comandamenti della legge con quello, che si era fatto contro il Signore sotto la maggior parte de' re suoi predecessori, e riflettendo alle terribili minacce di Dio contro i prevaricatori della stessa legge, Josia si riempì di un nuovo santo timore, e fece consultare il Signore per mezzo della profetessa, di cui si parla in appresso. Per quanto voglia supponi che i re di Giuda Achaz e Manasse ed Amon cercassero di toglier dal mondo i libri santi (opinion però, che non ha verun fondamento nelle Scritture) nissun uomo potrà mai persuadersi, che di tanti sacerdoti, di tanti profeti. di tanti uomini timorati de' quali un certo numero non mancò giammai nel regno di Giuda, nissuno avesse un esemplare de' libri santi. Veggasi il secondo libro de' Paralipomen il cap. XVII 7. 8. 9., dal qual luogo apparisce, che al tempo di Josaphat la lettura e lo studio della lega era comune, e lo stesso dee credersi de' tempi di Ezechia e di Gioas. Ma il ritrovamento dello stesso originale scritto di mano del legislatore e del mediatore dell'alleanza, ascese lo zelo di Josia, come se Dio con tal ritrovamento avvenuto sotto il suo regno avesse voluto avvisarlo dell'obbligo, che gli correva di far uso di tutta la sua potestà per ristorare la legge e la religione.

22,14:Abitava in Gerusalemme nella Seconda. Alcuni credono, che Seconda si chiamasse quella parte della città, che fu cinta di mura da Ezechia o piuttosto da Manasse, 2. Paral. XXXIII. 14. vedi s. Girolamo in cap. I. 10. Sophon. Di questa profetessa non altro sappiamo fuori di quello che ne è detto in questa luogo. Geremia era celebre in questi tempi, ma egli dovea essere lontano da Gerusalemme, onde non fu consultato.