Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giudici 19


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Vi fu un certo levita che abitava all'estremità del monte d'Efraim. Egli prese una moglie di Betlemme di Giuda,1 In quel tempo, quando non c'era un re in Israele, un levita, il quale dimorava all'interno delle montagne di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda.
2 la quale, lasciatolo, tornò a Betlemme, a casa di suo padre, ove stette quattro mesi.2 Ma la concubina in un momento di collera lo abbandonò, tornando a casa del padre a Betlemme di Giuda e vi rimase per quattro mesi.
3 Il marito andò a trovarla per riconciliarsi con lei, guadagnarla colle buone e ricondurla con sè. Andato adunque con un servo e due asini, fu accolto da lei che lo menò in casa di suo padre. Appena il suocero seppe che era venuto, l'aveva visto, gli andò incontro tutto lieto,3 Suo marito si mosse e andò da lei per convincerla a tornare. Aveva preso con sé il suo servo e due asini. Ella lo condusse in casa di suo padre; quando il padre della giovane lo vide, gli andò incontro con gioia.
4 e lo abbracciò, e lo tenne in casa tre giorni, a mangiare e bere con lui familiarmente.4 Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono e bevvero e passarono la notte in quel luogo.
5 Al quarto giorno il levita si alzò di notte per partire; ma il suocero lo trattenne col dirgli: « Assaggia prima un po' di pane, fortificati lo stomaco e poi partirai ».5 Il quarto giorno si alzarono di buon'ora e il levita si disponeva a partire. Il padre della giovane disse: "Prendi un boccone di pane per ristorarti; poi, ve ne andrete".
6 E si misero insieme a sedere e mangiarono e bevvero. Poi il padre della giovane disse a suo genero: « Fammi il piacere di restar qui anch'oggi per stare allegri insieme ».6 Così sedettero tutti e due insieme e mangiarono e bevvero. Poi il padre della giovane disse al marito: "Accetta di passare qui la notte e il tuo cuore gioisca".
7 Ma il levita s'apparecchiò a partire; però il suocero gli fece tanta violenza da farlo restare ancora.7 Quell'uomo si alzò per andarsene; ma il suocero fece tanta insistenza che accettò di passare la notte in quel luogo.
8 Venuta poi la mattina dopo, il levita si preparava a partire; ma il suocero di nuovo gli disse: « Fammi il piacere, prendi un po' di cibo, per ristorar le forze; aspetta che cresca il giorno per partire ». Mangiaron dunque insieme;8 Il quinto giorno egli si alzò di buon'ora per andarsene e il padre della giovane gli disse: "Rinfràncati prima". Così indugiarono fino al declinare del giorno e mangiarono insieme.
9 poi il giovane si alzò per andarsene colla moglie e col servo. Ma il suocero di nuovo a dirgli: « Vedi bene che il giorno è molto inclinato al tramonto e si avvicina la sera: resta con me anch'oggi, a passare un giorno allegro, poi domani partirai per tornare a casa tua ».9 Quando quell'uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: "Ecco, il giorno volge ora a sera; state qui questa notte; ormai il giorno sta per finire; passa la notte qui e il tuo cuore gioisca; domani vi metterete in viaggio di buon'ora e andrai alla tua tenda".
10 Il genero non volle piegarsi alle sue parole, ma partì subito, e con i due asini carichi e la donna giunse dirimpetto a Gebus, chiamata anche Gerusalemme.10 Ma quell'uomo non volle passare la notte in quel luogo; si alzò, partì e giunse di fronte a Iebus, cioè Gerusalemme, con i suoi due asini sellati, con la sua concubina e il servo.
11 Quando furono vicino a Gebus, siccome il giorno si cambiava in notte, il servo disse al padrone: « Vieni, ti prego, andiamo alla città dei Gebusei per passarvi la notte ».11 Quando furono vicino a Iebus, il giorno era di molto calato e il servo disse al suo padrone: "Vieni, deviamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamovi la notte".
12 Il padrone gli rispose: « Per non entrare nella città d'una gente straniera, che non è dei figli d'Israele, andremo sino a Gabaa;12 Il padrone gli rispose: "Non entreremo in una città di stranieri, i cui abitanti non sono Israeliti, ma andremo oltre, fino a Gàbaa".
13 cerchiamo d'arrivarci per passarvi la notte, almeno nella città di Rama ».13 Aggiunse al suo servo: "Vieni, raggiungiamo uno di quei luoghi e passeremo la notte a Gàbaa o a Rama".
14 Oltrepassata adunque Gebus, continuarono il loro viaggio, e siccome il sole tramontò loro vicino a Gabaa, che è nella tribù di Beniamino,14 Così passarono oltre e continuarono il viaggio; il sole tramontava, quando si trovarono di fianco a Gàbaa, che appartiene a Beniamino. Deviarono in quella direzione per passare la notte a Gàbaa.
15 andarono a questa città per passarvi la notte, ed entrati in città si posero a sedere sulla piazza della città; ma nessuno volle ospitarli.15 Il levita entrò e si fermò sulla piazza della città; ma nessuno li accolse in casa per passare la notte.
16 Finalmente comparve un vecchio che sul far della sera tornava dal suo lavoro dei campi, e che, pur essendo anche lui della montagna di Efraim, abitava come forestiero in Gabaa, abitata dai figli di lemini.16 Quand'ecco un vecchio che tornava la sera dal lavoro nei campi; era un uomo delle montagne di Efraim, che abitava come forestiero in Gàbaa, mentre invece la gente del luogo era beniaminita.
17 Il vecchio, alzati gli occhi e visto l'uomo seduto col suo piccolo bagaglio nella piazza della città, gli disse: « Donde vieni? e dove vai? »17 Alzati gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della città. Il vecchio gli disse: "Dove vai e da dove vieni?".
18 E quello gli rispose: « Partiti da Betlemme di Giuda, andiamo a casa nostra, che è all'estremità del monte d'Efraim, da cui eravam partiti per Betlemme. Ora andiamo alla casa di Dio, e nessuno vuole accoglierci sotto il suo tetto;18 Quegli rispose: "Andiamo da Betlemme di Giuda fino all'estremità delle montagne di Efraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie sotto il suo tetto.
19 eppure ho paglia e fieno per gli asini, ho pane e vino per me, per la tua serva e per il servo che ho meco: non abbiamo bisogno che di ricovero ».19 Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi; non ci manca nulla".
20 Il vecchio gli rispose: « La pace sia con te: io ti darò tutto il necessario; ma, ti scongiuro, non restar più sulla piazza ».20 Il vecchio gli disse: "La pace sia con te! Prendo a mio carico quanto ti occorre; non devi passare la notte sulla piazza".
21 E lo menò in casa sua, ove dato da mangiare agli asini, fece agli ospiti un banchetto, lavati che si ebbero i piedi.21 Così lo condusse in casa sua e diede foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, poi mangiarono e bevvero.
22 Or mentre essi mangiavano e ristoravano il corpo col cibo e colla bevanda, dopo la fatica del viaggio, vennero degli uomini di quella città, figli di Belial (vale a dire senza freno), e circondata la casa del vecchio, cominciarono a picchiare alla porta e a gridare al padrone della casa: « Metti fuori quell'uomo che è entrato in casa tua, che vogliamo abusarne ».22 Mentre aprivano il cuore alla gioia ecco gli uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: "Fa' uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui".
23 E il vecchio, uscito fuori verso di loro, disse: « No, fratelli, non vogliate fare questo male: quest'uomo è entrato sotto il mio tetto ospitale: rinunziate a quest'infamia.23 Il padrone di casa uscì e disse loro: "No, fratelli miei, non fate una cattiva azione; dal momento che quest'uomo è venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia!
24 Io ho una figlia vergine; quest'uomo ha la sua donna: le condurrò a voi, affinchè ve ne serviate e saziate la vostra libidine, purché non commettiate, ve ne scongiuro, verso quest'uomo una scelleraggine contro natura ».24 Ecco mia figlia che è vergine, io ve la condurrò fuori, abusatene e fatele quello che vi pare; ma non commettete contro quell'uomo una simile infamia".
25 Ma siccome essi non volevano arrendersi alle parole del vecchio, l'uomo, ciò visto, menò fuori la sua donna, e l'abbandonò ai loro oltraggi. Essi, dopo averne abusato tutta la notte, la rimandarono sul far del mattino.25 Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba.
26 La donna, al dileguarsi delle tenebre, giunse alla porta della casa dove stava il suo signore, ed ivi cadde per terra.26 Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo, presso il quale stava il suo padrone e là restò finché fu giorno chiaro.
27 Alzatosi la mattina, l'uomo apri la porta per continuare il viaggio, ed ecco la sua donna giacere dinanzi alla porta, colle mani distese sopra la soglia.27 Il suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa e uscì per continuare il suo viaggio; ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa all'ingresso della casa, con le mani sulla soglia.
28 E lui, credendo che dormisse, a dirle: « Su, andiamo! » Ma nessuno rispondeva. Allora egli, compreso che era morta, la prese, la mise sull'asino e se ne tornò a casa sua,28 Le disse: "Alzati, dobbiamo partire!". Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull'asino e partì per tornare alla sua abitazione.
29 ove, appena giunto, prese una spada, e spezzato il cadavere della moglie, colle ossa, in dodici parti, le mandò in tutto il territorio d'Israele.29 Come giunse a casa, si munì di un coltello, afferrò la sua concubina e la tagliò, membro per membro, in dodici pezzi; poi li spedì per tutto il territorio d'Israele.
30 Nel vederle tutti esclamarono: « Non è mai stata fatta tal cosa in Israele, dal giorno in cui i nostri padri salirono dall'Egitto fino ad oggi: giudicate e decidete in comune il da farsi ».30 Agli uomini che inviava ordinò: "Così direte ad ogni uomo d'Israele: È forse mai accaduta una cosa simile da quando gli Israeliti sono usciti dal paese di Egitto fino ad oggi? Pensateci, consultatevi e decidete!". Quanti vedevano, dicevano: "Non è mai accaduta e non si è mai vista una cosa simile, da quando gli Israeliti sono usciti dal paese d'Egitto fino ad oggi!".