Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Giudici 11


font
BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Viveva in quel tempo Iefte Galaadita, uomo valorosissimo e guerriero, nato da una donna di mala vita e da Galaad.1 OR Iefte Galaadita era un valente uomo, ed era figliuolo d’una meretrice; e Galaad l’avea generato.
2 Or avendo avuto Galaad una moglie che gli aveva dato molti figli, questi, cresciuti in età, cacciarono Iefte dicendogli: « Tu non puoi essere erede nella casa di nostro padre, perchè sei nato da un'altra madre ».2 E la moglie di Galaad gli avea partoriti de’ figliuoli; e quando i figliuoli della moglie furono grandi, cacciarono Iefte, e gli dissero: Tu non avrai eredità nella casa di nostro padre; perciocchè tu sei figliuolo d’una donna straniera.
3 Ed egli, fuggito per star da loro lontano, abitò nella terra di Tob. Presso di lui si radunarono degli uomini miserabili e predoni che lo seguivano come loro capo.3 E Iefte se ne fuggì d’innanzi a’ suoi fratelli, e dimorò nel paese di Tob; e presso a lui si adunarono degli uomini da nulla, e uscivano fuori con lui
4 Or siccome in quei giorni i figli d'Ammon combattevano contro Israele4 E, dopo alquanto tempo, avvenne che i figliuoli di Ammon fecero guerra ad Israele.
5 e gli stavano addosso gli anziani di Galaad andarono nella terra di Tob a prendere Iefte in loro aiuto,5 E, mentre i figliuoli di Ammon facevano guerra ad Israele, gli Anziani di Galaad andarono a prender Iefte nel paese di Tob.
6 e gli dissero: « Vieni ad esser nostro capo e a combattere contro i figli d'Ammon ».6 E dissero a Iefte: Vieni, e sii nostro capitano; acciocchè noi combattiamo contro a’ figliuoli di Ammon.
7 Ma egli rispose loro: « Non siete quelli che mi hanno odiato e scacciato dalla casa di mio padre, voi che ora venite da me costretti dal bisogno? »7 Ma Iefte disse agli Anziani di Galaad: Non mi avete voi odiato, e cacciato della casa di mio padre? perchè dunque venite a me, ora che voi siete distretti?
8 E i principi di Galaad a lui: « Ma ora siam venuti da te, affinchè tu venga con noi a combattere contro i figli d'Ammon e ad essere capo di tutti coloro che abitano in Galaad».8 E gli Anziani di Galaad dissero a Iefte: Perciò siamo noi ora ritornati a te, acciocchè tu venga con noi, e combatta contro a’ figliuoli di Ammon; e che tu sii capo di tutti gli abitanti di Galaad.
9 E Iefte disse loro; « Voi è vero, siete venuti da me, affinchè io per voi combatta contro i figli d'Ammon, ma dato che il Signore li dia nelle mie mani, sarò il vostro capo? »9 E Iefte disse agli Anziani di Galaad: Se voi mi riconducete per combattere contro a’ figliuoli di Ammon, e il Signore li mette in mio potere, sarò io vostro capo?
10 Gli risposero: « Il Signore, che ascolta queste cose, egli stesso è mediatore e testimone che noi adempiremo le nostre promesse ».10 E gli Anziani di Galaad dissero a Iefte: Il Signore attenda a quello che diciamo fra noi, se non facciamo secondo che tu hai detto.
11 Allora Iefte andò coi principi di Galaad, e tutto il popolo lo creò suo capo. Ripetute tutte queste parole dinanzi al Signore in Masfa,11 Iefte adunque andò con gli Anziani di Galaad; e il popolo lo costituì capo e condottiere sopra sè; e Iefte pronunziò davanti al Signore, in Mispa, tutte le parole ch’egli avea prima dette
12 Iefte mandò al re dei figli d'Ammon ambasciatori che gli dissero da parte sua: « Che vi è fra me e te che mi sei venuto contro a devastare il mio paese? »12 Poi Iefte mandò ambasciatori al re de’ figliuoli di Ammon, a dirgli: Che v’è egli fra me e te, che tu sei venuto contro a me, per far guerra nel mio paese?
13 Il re rispose loro: « Perchè Israele quando salì dall'Egitto, prese il mio territorio dai confini dell'Arnon fino al Iaboc e al Giordano. Or dunque rendimelo in pace ».13 E il re de’ figliuoli di Ammon disse agli ambasciatori di Iefte: Io son venuto, perciocchè, quando Israele salì fuor di Egitto, prese il mio paese, dall’Arnon fino a Iabboc, e infino al Giordano; ora dunque rendimi quelle contrade amichevolmente.
14 Iefte mandò di nuovo gli stessi ambasciatori coll'incarico di dire al re di Ammon:14 E Iefte mandò di nuovo ambasciatori al re de’ figliuoli di Ammon,
15 « Queste cose dice Iefte: Israele non prese la terra di Moab, nè la terra dei figli d'Ammon;15 a dirgli: Così dice Iefte: Israele non prese il paese di Moab, nè il paese de’ figliuoli di Ammon.
16 perchè, quando uscì dall'Egitto, camminò pel deserto fino al Mar Rosso, e, giunto a Cades,16 Anzi, dopo che Israele fu salito fuor di Egitto, e fu camminato per lo deserto fino al mar rosso, e fu giunto a Cades,
17 mandò ambasciatori al re di Edom, dicendo: Lasciami passare per la tua terra. Ma egli non volle accondiscendere a queste preghiere. Mandò pure ambasciatori al re di Moab, che rifiutò sdegnosamente il passaggio. Per questo Israele dimorò in Cades,17 mandò ambasciatori al re di Edom, a dirgli: Deh! lascia che io passi per lo tuo paese; ma il re di Edom nol consentì; mandò eziandio al re di Moab, e anch’egli non volle. Laonde, dopo che Israele fu dimorato in Cades,
18 e poi, girando attorno alla terra di Edom e a quella di Moab, arrivò ad oriente della terra di Moab, e pose il campo di là dell'Arnon, senza volere entrare nel territorio di Moab, di cui l'Arnon è il confine,18 camminò per lo deserto, e circuì il paese di Edom, e il paese di Moab, e giunse al lato orientale del paese di Moab, e si accampò di là dall’Arnon, e non entrò dentro a’ confini di Moab, consiossiachè l’Arnon sia il confine di Moab.
19 Israele poi mandò ambasciatori a Sehon, re degli Amorrei, che abitava in Esebon e gli fece dire: Lasciami passare pel tuo paese fino al fiume.19 E Israele mandò ambasciatori a Sihon, re degli Amorrei, re di Hesbon, e dirgli: Deh! lascia che noi passiamo per lo tuo paese, finchè siamo giunti al nostro luogo.
20 Ma anche lui, disprezzando le parole d'Israele, non lo lasciò passare pel suo territorio, anzi, radunata innumerevole moltitudine, si mosse contro di lui a Iasa e gli resistè tenacemente.20 Ma Sihon non si fidò d’Israele, ch’egli passasse per li suoi confini; anzi adunò tutta la sua gente, e con essa si accampò in Iaas, e combattè con Israele.
21 Ma il Signore diede lui e tutto il suo esercito nelle mani d'Israele, che lo sconfìsse e conquistò tutta la terra dell'Amorreo che abitava in quella regione,21 E il Signore Iddio d’Israele diede Sihon, e tutta la sua gente, nelle mani degl’Israeliti, i quali li percossero, e conquistarono tutto il paese degli Amorrei, che abitavano in quel paese.
22 e tutti i suoi confini: dall0Arnon al Iaboc; dal deserto al Giordano.22 Conquistarono eziandio tutti i confini degli Amorrei, dall’Arnon fino a Iabboc, e dal deserto fino al Giordano.
23 Fu dunque il Signore Dio d'Israele colui che abbattè gli Amorrei contro dei quali combattè Israele suo popolo; e tu vuoi ora posseder la loro terra?23 Ora dunque, avendo il Signore Iddio d’Israele cacciati gli Amorrei d’innanzi ad Israele, suo popolo, possederesti tu il lor paese?
24 Ciò che possiede il tuo dio Camos non ti appartiene forse legittimamente? Così ciò che il Signore nostro Dio ottenne colla vittoria apparterrà a noi;24 Non possederesti tu ciò che Chemos, tuo dio, ti avrebbe dato a possedere? noi altresì possederemo il paese di tutti quelli che il Signore Iddio nostro avrà cacciati d’innanzi a noi.
25 a meno che tu non sia qualche cosa di più di Balac, figlio di Sefor, re di Moab, o tu possa dimostrar che egli mosse querela contro Israele e lo attaccò,25 Ed ora vali tu in alcun modo meglio che Balac, figliuolo di Sippor, re di Moab? contese egli con Israele, o fecegli guerra?
26 quando Israele abitò in Esebon e nei suoi borghi, in Aroer e nei suoi borghi, e in tutte le città presso il Giordano, per trecento anni. Perchè in tanto tempo non tentaste alcun reclamo?26 Essendo Israele dimorato in Hesbon, e nelle terre del suo territorio, e in Aroer, e nelle terre del suo territorio, e in tutte le città che sono lungo l’Arnon, lo spazio di trecent’anni, perchè non le avete voi riscosse in quel tempo?
27 Non son dunque io che ti fo torto, ma sei tu che agisci male contro di me, intimandomi una guerra ingiusta. Il Signore, arbitro di questo giorno, giudichi lui tra Israele e i figli di Ammon ».27 E anche io non t’ho offeso; e tu procedi malvagiamente inverso me, guerreggiando contro a me. Il Signore, che è il Giudice, giudichi oggi fra i figliuoli d’Israele e i figliuoli di Ammon.
28 Ma il re dei figli d'Ammon non volle accondiscendere alle parole che Iefte gli aveva mandato a dire per mezzo degli ambasciatori.28 Ma il re de’ figliuoli di Ammon non attese alle parole, che Iefte gli avea mandato a dire
29 Lo spirito del Signore fu sopra Iefte, che, percorso Galaad, Manasse e anche Masfa di Galaad, di là si avanzò contro i figli d'Ammon.29 E lo Spirito del Signore fu sopra Iefte, ed egli traversò Galaad e Manasse, e passò in Mispe di Galaad, e di Mispe di Galaad passò a’ figliuoli di Ammon.
30 Egli fece un voto al Signore dicendo: « Se darai nelle mie mani i figli d'Ammon,30 E Iefte votò un voto al Signore, e disse: Se pur tu mi dài i figliuoli di Ammon nelle mani;
31 il primo che uscirà dalle porte di casa mia e mi verrà incontro quando tornerò in pace dai figli d'Ammon, chiunque sia, l'offrirò in olocausto al Signore ».31 quando io ritornerò in pace da’ figliuoli di Ammon, ciò che uscirà dell’uscio di casa mia sarà del Signore, e io l’offerirò in olocausto.
32 Avanzatosi poi contro i figli d'Ammon, per combattere contro di loro, il Signore li diede nelle sue mani.32 Iefte adunque passò a’ figliuoli di Ammon, per combatter con loro; e il Signore li diede nelle mani di esso.
33 Egli li percosse da Aroer sino a Menni, venti città, e fino ad Abel che è tra le vigne: diede loro una grande sconfitta, e così i figli di Ammon furono umiliati dai figli d'Israele.33 Ed egli li percosse d’una grandissima sconfitta, da Aroer fino a Minnit, venti città; e fino alla pianura delle vigne. E così i figliuoli di Ammon furono abbassati dinanzi ai figliuoli d’Israele.
34 Or mentre Iefte ritornava a casa sua in Masfa, ecco l'unica sua figlia (non aveva altri figli) venirgli incontro con timpani e danze.34 Ora, come Iefte ritornava a casa sua in Mispe, ecco, la sua figliuola gli uscì incontro con tamburi, e con flauti; or ella era unica e sola, ed egli non avea altri proceduto da lui, nè figliuolo, nè figliuola.
35 Appena l'ebbe veduta, esclamò, stracciandosi le vesti: « Ah! mia figlia, tu mi hai ingannato e ti sei ingannata, perchè io ho aperto la mia bocca al Signore e non potrò fare altrimenti ».35 E, come egli la vide, stracciò i suoi vestimenti, e disse: Ahi! figliuola mia; tu mi hai affatto abbattuto, e sei di quelli che mi conturbano; conciossiachè io abbia aperta la mia bocca al Signore, e non possa ritrarmene.
36 La figlia rispose: « Padre mio, se tu hai aperta la tua bocca al Signore, fammi quanto hai promesso, giacché la vendetta e la vittoria dei tuoi nemici ti è stata accordata».36 Ed ella gli disse: Padre mio, se pur tu hai aperta la bocca al Signore, fammi come t’è uscito di bocca; poichè il Signore ha fatte le tue vendette sopra i figliuoli di Ammon, tuoi nemici.
37 Poi aggiunse: «Mi sia accordata soltanto questa grazia: permetti che per due mesi io vada girando pei monti, a piangere la mia verginità colle mie compagne! »37 Poi disse a suo padre: Facciamisi questo: Lasciami per due mesi, acciocchè io vada su e giù per li monti, e pianga la mia verginità, con le mie compagne.
38 E il padre le rispose: « Va pure ». E la lasciò andare per due mesi. Ed essa, partita colle sue compagne e amiche, andò a piangere la sua verginità su per i monti.38 Ed egli le disse: Va’. Così la lasciò andare per due mesi. Ed ella andò con le sue compagne, e pianse la sua verginità su per li monti.
39 Passati poi due mesi, se ne tornò al padre suo, che le fece secondo il voto da lui emesso. Essa non aveva conosciuto uomo. Di qui venne in Israele quest'usanza ancora conservata:39 E, al termine di due mesi, ella ritornò a suo padre, ed egli le fece secondo il voto ch’egli avea votato. Or ella non avea conosciuto uomo. E di qui nacque l’usanza in Israele,
40 ogni anno le figlie d'Israele si radunano a piangere per quattro giorni la figlia di Iefte Galaadita.40 che le figliuole d’Israele andavano ogni anno a far lamento della figliuola di Iefte Galaadita, quattro giorni dell’anno