Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 10


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Impotenza dei sacrifici antichi per togliere i peccati

1La legge infatti, avendo l'om­bra dei beni futuri, neanche l'imagine della realtà, con i medesimi sacrifizi, rinnovati continuamente ogni anno, non può mai render perfetti quelli che sacrificano;2altrimenti si sarebbe cessato di offrirli, appunto perchè i sacrificatori, una volta purificati, non avrebbero più alcuna coscienza di peccato.3Ma invece in quei sacrifizi il ricordo dei peccati si rinnova ogni anno,4essendo impossibile che col sangue di tori e di capri sian tolti i peccati.

Cristo si è offerto come vittima volontaria

5Ecco perchè entrando nel mondo (Cristo) dice: Non hai voluto nè sacrifizio, nè offerta, ma mi hai formato un corpo,6non hai graditi gli olocausti per il peccato;7allora ho detto: Ecco, io vengo (trattandosi di me nel principio del libro) per fare, o Dio, la tua volontà.8Dopo aver detto sopra: « Non hai voluto nè sacrifizi, nè offerte, nè olocausti per il peccato, nè ti piacquero le cose che si offrono secondo la legge », aggiunge:9« Ecco io vengo, o Dio, per fare la tua volontà ». Così toglie il primo (sacrifizio) per stabilire il secondo.10Ed è in virtù di questa volontà che noi siamo stati santificati mediante l'oblazione del corpo di Gesù Cristo, (fatta) una volta (per sempre).

Il sacrificio di Cristo non è rinnovato come gli antichi, essendo unico e perfetto

11Or mentre ogni sacerdote sta pronto ogni giorno al ministero per offrir molte volte gli stessi sacrifizi, che non posson mai togliere i peccati.12Egli invece, dopo aver offerto un solo sacrifizio per i peccati, « siede in sempiterno alla destra di Dio »,13ad aspettar senz'altro che i suoi nemici divengano lo sgabello dei suoi piedi,14avendo con una sola oblazione resi perfetti in sempiterno quei che sono santificati.15Ce lo attesta anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:16« Ecco, l'alleanza che io farò con essi dopo quei giorni », dice il Signore: « io metterò le mie leggi nei loro cuori, e le scriverò nelle loro menti,17e non mi ricorderò mai più dei loro peccati e delle loro iniquità ».18Or dov'è la remissione dei peccati non ci può esser più l'offerta per il peccato.

Esortazione alla fiducia e al coraggio

19Avendo dunque, o fratelli, in virtù del sangue di Cristo, la fiducia di entrar nel Santo dei Santi,20per la via nuova e vivente che egli inaugura per noi attraverso il velo, cioè attraverso la sua carne,21e avendo il sommo sacerdote a capo della casa di Dio,22accostiamoci con cuore sincero, colla pienezza della fede, purificato il cuore dalla cattiva coscienza, col corpo lavato dall'acqua pura.23Conserviamo senza vacillare la professione della nostra speranza (essendo fedele chi ha promesso)24e vigiliamoci a vicenda, per stimolarci alla carità e alle opere buone;25senza abbandonare le nostre adunanze, come alcuni avrebbero il costume di fare, ma fatevi animo quanto più vedrete avvicinarsi quel giorno.

Severo giudizio di Dio contro gli apostati

26Or se volontariamente pecchiamo dopo aver conosciuta la verità, non rimane più alcun sacrifizio per i peccati,27ma la terribile attesa del giudizio, e la vampa del fuoco che dovrà divorare i ribelli.28Se uno che viola la legge di Mosè sulla deposizione di due o tre testimoni è messo a morte senza misericordia,29quanto più acerbi supplizi pensate voi che si meriti chi avrà calpestato il Figlio di Dio, ed avrà tenuto come profano il sangue del testamento col quale è stato santificato, ed avrà fatto oltraggio allo spirito della grazia?30Ben sappiamo chi sia colui che ha detto: « A me la vendetta! Io darò la retribuzione! » ed ancora: « Il Signore giudicherà il suo popolo ».31E' cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente.

Esortazióne alla costanza coi ricordi passati

32Richiamate alla memoria quei primi giorni in cui dopo essere stati illuminati, doveste sostenere grande lotta di sofferenze;33or divenuti spettacolo d'ignominia e di tormenti, ora divenendo compagni di chi era in tale stato.34Voi infatti foste compassionevoli verso i carcerati e con gioia accettaste la confisca dei vostri beni, sapendo d'aver migliore e più duraturo patrimonio.35Non vogliate adunque gettar la vostra fiducia, alla quale è riserbata grande ricompensa.36Or vi è necessaria la pazienza, affinchè facendo la volontà di Dio possiate conseguire ciò che vi è stato promesso;37poichè ancora un tantino, e chi ha da venire verrà e non tarderà;38ma « il giusto vive di fede, se però indietreggia non sarà più gradito all'anima mia ».39Ma noi non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione, ma siamo figli della fede per salvare l'anima.