Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 8


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Or vogliam farvi conoscere, o fratelli, la grazia che Dio ha concesso ai fedeli delle Chiese di Macedonia:1 Vogliamo poi manifestarvi, o fratelli, la grazia di Dio accordata alle chiese della Macedonia:
2 in mezzo alle molte afflizioni che li hanno provati, hanno conservato una gioia abbondante; e la loro profonda povertà ha prodotto l'abbondanza colle ricchezze della loro carità sincera.2 nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro gioia è grande e la profonda povertà in cui si trovano ha traboccato della ricchezza della loro generosità.
3 Essi (devo rendere loro questa testimonianza) sono stati spontaneamente generosi, secondo la loro possibilità, ed anche al di sopra della loro possibilità,3 Posso testimoniare che hanno dato secondo le loro forze e anche più delle loro forze, spontaneamente,
4 scongiurandoci con molte preghiere ad accettare la loro beneficenza e l'incarico di portarla ai santi.4 chiedendoci con insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore dei santi,
5 E non soltanto han corrisposto alle nostre speranze, ma si son sacrificati essi stessi prima al Signore e poi a noi per la volontà di Dio.5 più di quanto non avremmo osato sperare, offrendosi prima al Signore e poi a noi, conforme alla volontà di Dio.
6 Talmente che noi abbiamo pregato Tito che, siccome l'ha cominciata, conduca anche a termine tra voi questa opera di beneficenza.6 Onde abbiamo pregato Tito di portare a compimento fra voi quest'opera di benevolenza, lui che l'aveva incominciata.
7 Or come voi abbondate in ogni cosa: in fede, in parola, in scienza, in ogni sollecitudine, e nella carità verso di noi, cercate d'abbordare anche in quest'opera di beneficenza.7 Su, dunque: come vi segnalate in ogni cosa, nella fede e nella parola, nella dottrina e in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest'opera di benevolenza.
8 Non ve lo dico per darvi un ordine, ma colla premura degli altri, vorrei mettere a prova la sincerità dell'amor vostro.8 Non ve ne faccio un obbligo, ma vorrei provare alla stregua dello zelo degli altri la sincerità della vostra carità.
9 Perchè voi conoscete bene la generosità del Signor nostro Gesù Cristo, il quale, essendo ricco, si fece povero per voi, affinchè mediante la sua povertà voi diventaste ricchi.9 Conoscete la benevolenza del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi dalla sua povertà.
10 Quello che vi dò ora è un semplice consiglio, e questo è utile a voi che fin dall'anno passato cominciaste non solo a eseguirlo, ma anche a bramarlo.10 E' un consiglio che vi do: si tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dall'anno passato siete stati i primi non solo a intraprenderla, ma a desiderarla.
11 Or dunque compite l'opera coi fatti, affinchè alla prontezza del volere corrisponda l'esecuzione secondo i vostri averi.11 Ora dunque realizzatela, perché come vi fu la prontezza del volere, così anche vi sia il compimento, secondo i vostri mezzi;
12 Quando la buona volontà c'è, essa è accetta in ragione di quello che uno ha e non di quello che uno non ha.12 se infatti c'è la prontezza del volere, essa riesce gradita secondo quello che si possiede, non secondo quello che non si possiede.
13 Non importa però fare in modo che gli altri siano nell'abbondanza e voi nella penuria, ma che ci sia uguaglianza.13 Non si tratta invero di disagiare voi per sollevare gli altri, ma perché vi sia eguaglianza;
14 Nelle presenti circostanze la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, affinchè parimente la loro abbondanza supplisca all'indigenza vostra, e così ottengasi l'uguaglianza, secondo quello che è scritto:14 nel momento attuale la vostra abbondanza scenda sulla loro indigenza, affinché anche la loro abbondanza torni a vantaggio della vostra indigenza, onde vi sia eguaglianza, come sta scritto:
15 Chi ebbe molto non ebbe di più: e chi ebbe poco non ebbe di meno.15 Chi aveva molto non ne soverchiò e chi aveva poco non sentì la mancanza.
16 Ma grazie sian rese a Dio che ha posta la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito;16 Siano rese grazie a Dio che infonde la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito!
17 egli infatti non solo ha gradito la nostra preghiera, ma spinto da zelo ancora più ardente, spontaneamente è partito per venire da voi.17 Egli ha accolto l'invito e, pieno di zelo, è partito spontaneamente per venire da voi.
18 Abbiamo inviato con lui anche il fratello elogiato in tutte le Chiese per l'Evangelo,18 Abbiamo mandato con lui il fratello che ha lode in tutte le chiese a motivo del vangelo;
19 il quale, di più, è eletto dalle Chiese anche ad esser compagno del nostro pellegrinaggio in questa opera di carità, che noi compiamo a gloria del Signore e per mostrare la nostra buona volontà.19 egli è stato designato dalle chiese come nostro compagno in quest'opera di benevolenza che stiamo realizzando per la gloria del Signore, e per l'impulso del nostro cuore.
20 E questo per evitare che alcuno ci possa biasimare relativamente a questa abbondante colletta di cui siamo incaricati;20 Vogliamo evitare che qualcuno possa biasimarci per queste somme che vengono amministrate da noi.
21 perchè noi ci preoccupiamo di fare il bene non soltanto davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini.21 Ci preoccupiamo infatti di comportarci bene non soltanto davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini.
22 Con loro poi, abbiamo mandato anche un nostro fratello, del quale sovente e in molte cose abbiamo sperimentato lo zelo, e che ora è anche più zelante per la grande fiducia che ha in voi.22 Con loro abbiamo inviato anche il nostro fratello di cui abbiamo più volte sperimentato lo zelo in molte circostanze, ed è ora più zelante che mai per la grande fiducia che ha in voi.
23 Or in quanto a Tito, egli è il mio compagno, il mio coadiutore in mezzo a voi; in quanto ai nostri fratelli, essi sono gli apostoli delle Chiese e la gloria di Cristo.23 Tito è dunque mio compagno e collaboratore presso di voi; i nostri fratelli sono delegati delle chiese, gloria di Cristo.
24 Date dunque loro nel cospetto delle Chiese la prova del vostro amore, del giusto vanto che meniamo di voi.24 Date dunque a loro la prova del vostro affetto e della legittimità del nostro vanto per voi davanti a tutte le chiese.