Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Sapienza 11


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Essa diresse le loro imprese per mezzo del santo profeta.1 Direxit opera eorum
in manibus prophetae sancti.
2 Attraversarono deserti disabitati, in luoghi deserti alzarono le ten­de.2 Iter fecerunt per deserta, quae non habitabantur,
et in locis inviis fixerunt casas;
3 Tennero testa ai nemici, si vendicarono degli avversari.3 steterunt contra hostes
et de inimicis se vindicaverunt.
4 Assetati, t'invocarono, e fu per loro fatta sgorgare l'acqua da altis­sima rupe, e il ristoro alla sete ven­ne dalla dura pietra.4 Sitierunt et invocaverunt te;
et data est illis aqua de petra altissima,
et remedium sitis de lapide duro.
5 Ciò che aveva servito di ca­stigo ai nemici, la mancanza di acqua, fu, nell'abbondanza, di gioia per i figli d'Israele.5 Per quae enim poenas passi sunt inimici illorum,
per haec, cum illis deessent, bene cum illis actum est.
6 Così, mentre gli altri ne mancavano, essi furon trattati bene.6 Nam pro fonte quidem perennis fluminis,
tabescente sanguine turbidi
7 Infatti, invece delle acque del fiume perenne, desti agli ingiusti san­gue umano.7 in traductionem decreti infanticidae,
dedisti illis abundantem aquam insperate,
8 E mentre essi di­ minuivano in pena dell'uccisione dei bambini, desti agli Israe­liti in abbondanza acqua mai sperata.8 ostendens per sitim, quae tunc fuit,
quemadmodum adversarios excruciares.
9 Così mostrasti, colla sete che ci fu allora, come sai esaltare i tuoi e fare scempio dei loro avversari.9 Cum enim tentati sunt,
etsi cum misericordia disciplinam accipientes,
scierunt quemadmodum cum ira iudicati
impii tormenta paterentur.
10 Messi alla pro­va, ricevendo un castigo di mi­sericordia, compresero quali tor­menti dovessero patire gli empi, puniti con ira.10 Hos quidem tamquam pater monens probasti,
illos autem tamquam durus rex condemnans tormento interrogasti.
11 Gli uni li prova­sti qual padre che ammonisce, gli altri come re inesorabile che tortura per condannare.11 Absentes enim et praesentes similiter torquebantur;
12 Tan­to assenti che presenti, erano ugualmente tormentati.12 duplex enim illos acceperat taedium
et gemitus cum memoria praeteritorum.
13 Erano infatti straziati da doppio dolo­ re, e dal pianto per la memoria del passato.13 Cum enim audirent per sua tormenta
bene secum agi,
senserunt Dominum.
14 Avendo saputo che i loro tormenti eran di van­taggio agli altri, vi conobbero la mano del Signore, e alla fine ammirarono l'accaduto.14 Quem enim in expositione olim proiectum reiecerunt deridentes, in finemeventuum mirati sunt,
non similiter iustis sitientes.
15 Quello medesimo che nella crudele espo­sizione avevan rigettato e deri­so alla fine degli avvenimenti l'ammirarono, avendo sofferta una sete ben differente da quella dei giusti.15 Pro cogitationibus autem insensatis iniquitatis illorum,
in quibus errantes colebant mutos serpentes et bestias supervacuas,
immisisti illis multitudinem mutorum animalium in vindictam,
16 E in pena dei loro sciocchi e ingiusti pensieri, dai quali tratti in errore, adoravano muti serpenti e vili bestie, man­dasti contro di loro gran nume­ro d'animali, a farne scempio,16 ut scirent quia, per quae peccat quis, per haec et torquetur.
17 affinché sapessero che ciascu­no è punito per mezzo di quelle cose con cui ha peccato.17 Non enim impossibilis erat omnipotens manus tua,
quae creavit orbem terrarum ex materia informi,
immittere illis multitudinem ursorum aut audaces leones
18 Certamente non era impossibile alla tua mano onnipotente, che creò il mondo da materia informe, mandar contro di loro gran nu­mero di orsi e di audaci leoni,18 aut recens conditas ira plenas ignotas bestias
aut vaporem igneum spirantes
aut fumi fremitum proferentes
aut horrendas ab oculis scintillas fulgurantes,
19 o nuova razza d'ignote bestie piene di furore, spiranti fiamme e esalanti fetido fumo e lancianti dagli occhi orrende scintille,19 quarum non solum laesura poterat illos exterminare,
sed et aspectus per timorem occidere.
20 delle quali non solo il morso avreb­be potuto sterminarli, ma la so­la vista li avrebbe fatti morir di paura.20 Sed et sine his uno spiritu poterant occidi,
persecutionem passi a iustitia,
et dispersi per spiritum virtutis tuae.
Sed omnia in mensura et numero et pondere disposuisti.
21 Ed anche senza questo con un soffio potevano esser fat­ti morire, perseguitati dalle loro stesse opere, e dispersi dal soffio della tua potenza. Ma tu hai dispo­sto tutto in misura, numero e peso.21 Multum enim valere tibi soli subest semper,
et virtuti brachii tui quis resistet?
22 Di sovrana potenza a te solo ne avanza sempre; e alla forza del tuo braccio chi può resistere?22 Quoniam tamquam momentum staterae,
sic est ante te totus orbis terrarum,
et tamquam gutta roris antelucani, quae descendit in terram.
23 Tutto il mondo è dinanzi a te come un granello sulla bilancia, e come goccia di mattutina rugiada che scende sulla terra.23 Sed misereris omnium, quia omnia potes;
et dissimulas peccata hominum propter paenitentiam.
24 Ma tu hai misericordia di tutti, perchè tutto puoi, e dissimuli i peccati degli uomini, perchè se ne pentano.24 Diligis enim omnia, quae sunt,
et nihil odisti eorum, quae fecisti;
nec enim, si odisses, aliquid constituisses.
25 Tu ami tutte le cose che esistono, e nulla odii di ciò che hai fatto; infatti, se tu odiassi una cosa, non l'avresti nè ordi­nata nè fatta.25 Quomodo autem posset aliquid permanere, nisi tu voluisses?
Aut, quod a te vocatum non esset, conservaretur?
26 E come potreb­be esistere una cosa, se tu non la volessi? E come si potrebbe conservare, se tu non l'avessi chiamata?26 Parcis autem omnibus, quoniam tua sunt,
Domine, qui amas animas.
27 Tu sei indulgente verso tutte le cose, perchè son tue, o Signore, che ami le anime.