Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Neemia 2


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Nel mese di Nisan, l'anno ventesimo del re Artaserse, men­tre il vino si trovava dinanzi a lui, io presi il vino e lo presentai al re. Siccome io stavo come un sofferente davanti al suo cospetto,1 Or egli avvenne, che l'anno ventesimo del re Artaserse, nel mese di Nisan, essendo portato il vino dinanzi al re, io lo presi, e lo presentai al re; ma io era come languente davanti a lui.
2 il re mi disse: « Perchè hai l'aspetto triste? Malato non sembri. Un motivo ci deve essere; ma io non conosco il male che è nel tuo cuore ». Io, pieno di grandissima paura,2 E il re mi disse: Per qual motivo la tua faccia è maninconiosa non vedendo, che tu abbi alcun male? questo non è senza motivo; ma tu covi in cuor tuo non so che di sinistro. E io ebbi paura grandissima:
3 dissi al re: « O re, vivi in eterno! Come potrebbe non esser triste la mia faccia, mentre la città, luogo dei sepolcri dei miei padri, è deserta e le sue porte son consumate dal fuoco? »3 E dissi al re: O re, sia eterno il tuo vivere: come vuoi tu, che la mia faccia non sia dolente, mentre la città, casa de' sepolcri de' padri miei, è deserta, e le sue porte consunte dal fuoco?
4 Il re mi disse: « Che domandi? » Io, pregato il Dio del cielo,4 E il re mi disse: Che domandi? E io pregai il Dio del cielo,
5 dissi al re: « Se così piace al re, se il tuo servo ha trovato grazia davanti al tuo cospetto, mandami nella Giudea, alla città del sepolcro di mio padre, a riedificarla ».5 E dissi al re: Se il re lo crede ben fatto, e se il tuo servo ha incontrato favore dinanzi a te, mandami nella Giudea alla città, dove posa il sepolcro del padre mio, e io la riedificherò.
6 Allora, il re, colla regina che gli sedeva accanto, mi disse: « Quanto durerà il tuo viaggio? quando ritornerai? » Essendo piaciuto al cospetto del re di mandarmi, io gli fissai il tempo.6 E il re, e la regina, che gli sedeva accanto, mi dissero: Quanto durerà il tuo viaggio, e quando ritornerai? E io fissai il tempo, e il re mostrò di esser contento: e mi diede licenza.
7 Poi dissi al re: « Se al re piace, mi dia lettere per i governatori del paese di là dal fiume, affinchè mi facciano condurre, finché io non sia arrivato nella Giudea,7 Ma io dissi al re: Se al re così pare, mi dia lettere ai governatori del paese di là dal fiume, affinchè mi diano scorta, sino al mio arrivo nella Giudea:
8 e una lettera a Asaf, custode della foresta reale, affinchè mi dia legname per coprire le porte della torre della casa, le mura della città e la casa nella quale andrò a stare io ». Il re, essendomi favorevole la mano del mio Dio, mi diede le lettere.8 E una lettera ad Asaph custode dei boschi reali, affinchè mi somministri del legname, ond'io possa formare le porte della torre del tempio, e le mura della città, e la casa, dov'io abiterò. E il re mi esaudì, perchè la mano aiutatrice del mio Dio era meco.
9 Giunto che fui dai governatori del paese di là dal fiume, diedi loro le lettere del re. Il re aveva mandato con me dei capi della milizia e dei cavalieri.9 E io giunsi presso ai governatori del paese di là dal fiume, e diedi loro le lettere del re. Ma il re avea mandati meco dei capitani delle milizie, e de' cavalieri.
10 Or quando Sanaballat Horonita e Tobia, servo Ammonita, ne furono informati, ebbero gran dispiacere della venuta d'un uomo che procurasse il bene dei figli d'Israele.10 E fu portata questa nuova a Sanaballath Horonita, e Tobia servo Ammonita: ed ebbero grandissimo dolore dell'arrivo di un uomo, che proccurava il bene de' figliuoli d'Israele.
11 Giunto a Gerusalemme, dopo avervi passato tre giorni,11 E giunsi a Gerusalemme, e mi riposai per tre giorni.
12 mi levai di notte con pochi uomini, senza manifestare ad alcuno quel che Dio m'aveva messo in cuore di fare in Gerusalemme, e senza avere con me altro giumento oltre quello da me cavalcato.12 E di notte tempo mi alzai io, e po chi altri con me, e non manifestai a veruno quel, che Dio mi aveva ispirato di fare in Gerusalemme; e non aveva meco altro giumento, che quello, ch'io cavalcava.
13 Uscito di notte per la porta della Valle, (passando) davanti alla fonte del Dragone e alla porta del Letame, andai ad esaminare le mura di Gerusalemme atterrate e le sue porte consumate dal fuoco.13 E uscii di notte per la porta della valle, e dinanzi alla fontana del dragone, e presso la porta stercoraria, e considerava le mura di Gerusalemme atterrate, e le sue porte consunte dalle fiamme.
14 Passai pei alla porta della fontana e all'acquedotto del re, e non essendovi posto da passare col giumento da me cavalcato,14 E andai innanzi fino alla porta della fontana, e all'acquidotto del re; ma non v' era tanto di strada, per cui passasse il giumento, ch'io cavalcava.
15 salii durante la notte pel torrente, esaminai le mura, fino a ritornare alla porta della Valle. Poi me ne ritornai.15 Ed essendo ancor notte, salii pel torrente, e considerava le mura, e data volta indietro arrivai alla porta della valle, e tornai (a casa.)
16 I magistrati non sapevano dove fossi andato, nè quel che facessi, e fino a quel momento io non avevo detto nulla, nè ai Giudei, nè ai sacerdoti, nè ai grandi, nè ai magistrati, nè a quelli che facevano i lavori.16 Ma i magistrati non sapevano, dov'io fossi andato, né quel, ch'io mi facessi: e sino a quel punto io non mi era aperto di niente co' Giudei sia sacerdoti, sia magnati, e capi, né con alcuno di quelli, che erano destinati ai lavori.
17 Poi dissi loro: « Voi conoscete l'afflizione nella quale ci troviamo: Gerusalemme è deserta, le sue porte son consumate dal fuoco: venite, riedifichiamo le mura di Gerusalemme, per non stare più in questo obbrobrio ».17 Quindi io dissi loro: Voi vedete in quale afflizione ci troviamo: Gerusalemme è deserta, e le sue porte consunte dal fuoco: venite, edifichiamo le mura di Gerusalemme, e non istiamo più in questa ignominia.
18 Esposto come mi avesse favorito la mano del mio Dio, riferite le parole che il re m'aveva dette, soggiunsi: « Su via, mettiamoci a fabbricare! » E le loro mani presero vigore per lavorare nel bene.18 E indicai loro come la mano aiutatrice di Dio era meco, e le parole dettemi dal re; e soggiunsi: Su via, mettiamoci a fabbricare. E quelli preser vigore a ben fare.
19 Ma Sanaballat Horonita, Tobia, servo Ammonita, e Gosem Arabo, udito ciò, si misero a beffarsi di noi, a disprezzarci e a dire: « Che cosa vi mettete a fare? Forse vi ribellate contro il re? »19 Ma Sanaballath Horonita, e Tobia servo Ammonita, e Gosem Arabo, saputa la nuova, ci dileggiavano, e per ispregio dicevano: Che è quel, che voi fate? Vi ribellate forse contro del re?
20 Ma io in risposta dissi loro: « Il Dio stesso del cielo ci aiuta, e noi siamo suoi servi e possiamo metterci a fabbricare; ma voi non avete parte, nè diritto, nè memoria in Gerusalemme ».20 Ma risposi a coloro, e dissi: Il Dio del cielo egli è, che ci aiuta, e noi siamo suoi servi, e anderemo avanti, e fabbricheremo: ma voi non avete comunanza, né diritto, né ricordanza in Gerusalemme.