Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 21


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Or dopo che ci fummo distaccati da loro, facemmo vela, e, per diritto corso, giungemmo a Coo, il giorno seguente a Rodi, e di lì a Pàtara;1 ORA, dopo che ci fummo con gran pena separati da loro, navigammo, e per diritto corso arrivammo a Coo, e il giorno seguente a Rodi, e di là a Patara.
2 dove, trovata una nave che faceva la traversata per la Fenicia, vi salimmo e partimmo.2 E trovata una nave che passava in Fenicia, vi montammo su, e facemmo vela.
3 Giunti in vista di Cipro, lasciandola a sinistra, proseguimmo per la Siria e prendemmo terra a Tiro, perchè quivi la nave doveva lasciare il carico.3 E, scoperto Cipri, e lasciatolo a man sinistra, navigammo in Siria, ed arrivammo a Tiro; perciocchè quivi si dovea scaricar la nave.
4 Vi rimanemmo sette giorni, avendo là trovati dei discepoli; i quali in virtù dello Spirito dicevano a Paolo di non salire a Gerusalemme.4 E, trovati i discepoli, dimorammo quivi sette giorni; ed essi, per lo Spirito, dicevano a Paolo, che non salisse in Gerusalemme.
5 Ma noi, come si fu al termine di que' giorni ci rimettemmo in viaggio accompagnati da tutti loro, con le mogli e i figliuoli sin fuori della città: e, postici in ginocchio sul lido, pregammo,5 Ora, dopo che avemmo passati quivi que’ giorni, partimmo, e ci mettemmo in cammino, accompagnati da tutti loro, con le mogli, e figliuoli, fin fuor della città; e postici in ginocchioni in sul lito, facemmo orazione.
6 e ci salutammo scambievolmente; poi, noi salimmo sulla nave, e quelli se ne tornarono alle case loro.6 Poi, abbracciatici gli uni gli altri, montammo in su la nave; e quelli se ne tornarono alle case loro.
7 E noi, terminando la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide; e, salutati i fratelli stemmo un giorno con loro.7 E noi, compiendo la navigazione, da Tiro arrivammo a Ptolemaida; e, salutati i fratelli, dimorammo un giorno appresso di loro
8 Ripartimmo il giorno seguente per Cesarea, dove, appena arrivati, entrammo in casa di Filippo l'evangelista, che era uno dei sette, rimanendo presso di lui.8 E il giorno seguente, essendo partiti, arrivammo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l’evangelista, ch’era l’uno de’ sette, dimorammo appresso di lui.
9 Egli aveva quattro figliuole vergini, che profetavano.9 Or egli avea quattro figliuole vergini, le quali profetizzavano.
10 Stavamo lì da più giorni, quando ci arrivò dalla Giudea un certo profeta, per nome Agabo,10 E, dimorando noi quivi molti giorni, un certo profeta, chiamato per nome Agabo, discese di Giudea.
11 il quale, venuto da noi, prese la cintura di Paolo, se ne legò i piedi e le mani, e disse: «Ecco quel che afferma lo Spirito Santo: - In quel modo legheranno i Giudei a Gerusalemme l'uomo di cui è questa cintura, e lo daranno nelle mani de' Gentili -».11 Ed egli, essendo venuto a noi, e presa la cintura di Paolo, se ne legò le mani ed i piedi, e disse: Questo dice lo Spirito Santo: Così legheranno i Giudei in Gerusalemme l’uomo di cui è questa cintura, e lo metteranno nelle mani de’ Gentili.
12 A udir questo, cominciammo, tanto noi quanto quelli del luogo, a pregarlo che non salisse a Gerusalemme.12 Ora, quando udimmo queste cose, e noi, e que’ del luogo, lo pregavamo che non salisse in Gerusalemme.
13 Ma egli rispose: «Che fate, piangendo e afflingendomi il cuore così? Quanto a me, io son pronto, non solo a lasciarmi legare, ma anche a morire in Gerusalemme per il nome del Signore Gesù».13 Ma Paolo rispose: Che fate voi, piangendo, e macerandomi il cuore? poichè io sia tutto pronto, non solo ad esser legato, ma eziandio a morire in Gerusalemme, per lo nome del Signor Gesù.
14 E siccome non potevamo persuaderlo, ci quietammo dicendo: «Sia fatta la volontà del Signore».14 E, non potendo egli esser persuaso, noi ci acquetammo, dicendo: La volontà del Signore sia fatta
15 Dopo que' giorni, messici in ordine, salimmo a Gerusalemme.15 E, dopo que’ giorni, ci mettemmo in ordine, e salimmo in Gerusalemme.
16 E con noi vennero anche alcuni discepoli di Cesarea, che ci condussero da un certo Mnasone, di Cipro, antico discepolo, presso il quale dovevamo stare.16 E con noi vennero eziandio alcuni de’ discepoli di Cesarea, menando con loro un certo Mnason Cipriota, antico discepolo, presso il quale dovevamo albergare.
17 Giunti dunque a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero con gioia.17 Ora, come fummo giunti in Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente.
18 Ed il giorno dopo, Paolo si recò con noi da Giacomo; e ci si trovarono tutti gli anziani.18 E il giorno seguente, Paolo entrò con noi da Giacomo; e tutti gli anziani vi si trovarono.
19 Paolo, dopo averli salutati, raccontò loro a una a una le cose che Dio aveva fatte per suo ministero tra' Gentili.19 E Paolo, salutatili, raccontò loro ad una ad una le cose che il Signore avea fatte fra i Gentili, per lo suo ministerio.
20 Ed essi, uditele, glorificavano Dio. Poi dissero: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei si son convertiti alla fede; ma tutti sono zelanti della legge.20 Ed essi, uditele, glorificavano Iddio; poi dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia vi sono de’ Giudei che hanno creduto; e tutti son zelanti della legge.
21 Or essi hanno udito che tu insegni a tutti i Giudei che sono tra i Gentili, a staccarsi da Mosè, dicendo di non circoncidere i figliuoli, e di non viver più secondo la consuetudine.21 Or sono stati informati intorno a te, che tu insegni tutti i Giudei, che son fra i Gentili, di rivoltarsi da Mosè, dicendo che non circoncidano i figliuoli, e non camminino secondo i riti.
22 Che fare? Certo, sapranno che sei arrivato; e si riuniranno in gran numero.22 Che devesi adunque fare? del tutto conviene che la moltitudine si raduni, perciocchè udiranno che tu sei venuto.
23 Fai dunque così come ti diciamo: Son presso di noi quattro uomini, che hanno fatto voto;23 Fa’ dunque questo che ti diciamo. Noi abbiamo quattro uomini, che hanno un voto sopra loro.
24 prendili con te, e purìficati con essi, pagando per loro perchè si radano il capo: così tutti sapranno che son false le cose udite intorno a te, bensì che anche tu cammini nell'osservanza della legge.24 Prendili teco, e purificati con loro, e fa’ la spesa con loro; acciocchè si tondano il capo, e tutti conoscano che non è nulla di quelle cose delle quali sono stati informati intorno a te; ma che tu ancora procedi osservando la legge.
25 Quanto a' Gentili che han creduto, noi già scrivemmo che essi debbano astenersi dalle cose immolate agl'idoli, dal sangue, dal soffocato e dalla fornicazione».25 Ma, quant’è a’ Gentili che hanno creduto, noi ne abbiamo scritto, avendo statuito che non osservino alcuna cosa tale; ma solo che si guardino dalle cose sacrificate agl’idoli, e dal sangue, e dalle cose soffocate, e dalla fornicazione.
26 Allora Paolo prese con sè quegli uomini, e il giorno seguente, dopo essersi purificato con loro, entrò nel tempio per annunziare il compimento de' giorni della purificazione, fino a che si offrisse l'oblazione per ciascun di loro.26 Allora Paolo, presi seco quegli uomini, il giorno seguente, dopo essersi con loro purificato, entrò con loro nel tempio, pubblicando i giorni della purificazione esser compiuti, infino a tanto che l’offerta fu presentata per ciascun di loro
27 Si era quasi alla fine de' sette giorni, e i Giudei dell'Asia, visto lui nel tempio, si diedero ad aizzare tutto il popolo, e gli misero le mani addosso, gridando:27 Ora, come i sette giorni erano presso che compiuti, i Giudei dell’Asia, vedutolo nel tempio, commossero tutta la moltitudine, e gli misero le mani addosso,
28 «Uomini israeliti, aiuto! Questo è l'uomo che va predicando a tutti e per tutto contro la nazione, contro la legge e contro questo luogo; egli ha perfino introdotto i Gentili nel tempio ed ha profanato questo santo luogo».28 gridando: Uomini Israeliti, venite al soccorso; costui è quell’uomo, che insegna per tutto a tutti una dottrina che è contro al popolo, e contro alla legge, e contro a questo luogo; ed oltre a ciò, ha eziandio menati de’ Greci dentro al tempio, ed ha contaminato questo santo luogo.
29 Essi, di fatto, avevano già visto andar con lui Trofimo d'Efeso per la città, e pensavano che Paolo l'avesse fatto entrare nel tempio.29 Perciocchè dinanzi avean veduto Trofimo Efesio nella città con Paolo, e pensavano ch’egli l’avesse menato dentro al tempio.
30 Tutta la città fu in rumore, e il popolo accorreva. Preso Paolo, lo trascinarono fuori; e le porte del tempio furon subito chiuse.30 E tutta la città fu commossa, e si fece un concorso di popolo; e, preso Paolo, lo trassero fuor del tempio; e subito le porte furon serrate.
31 Mentre cercavano d'ucciderlo, giunse al tribuno della coorte la notizia che tutta Gerusalemme era sossopra.31 Ora, com’essi cercavano d’ucciderlo, il grido salì al capitano della schiera, che tutta Gerusalemme era sottosopra.
32 D'un subito, egli prese soldati e centurioni, e corse verso coloro; i quali, veduto il tribuno e i soldati, smisero di battere Paolo.32 Ed egli in quello stante prese de’ soldati, e de’ centurioni, e corse a’ Giudei. Ed essi, veduto il capitano, e i soldati, restarono di batter Paolo.
33 Allora il tribuno avvicinatosi, lo fece arrestare e stringere con due catene; poi chiese chi fosse e che avesse fatto.33 E il capitano, accostatosi, lo prese, e comandò che fosse legato di due catene; poi domandò chi egli era, e che cosa avea fatto.
34 Nella folla, chi gridava una cosa, chi un'altra; e non riuscendo a capire il netto, comandò che fosse menato in fortezza.34 E gli uni gridavano una cosa, e gli altri un’altra, nella moltitudine; laonde, non potendone egli saper la certezza, per lo tumulto, comandò ch’egli fosse menato nella rocca.
35 Ma, arrivato che fu alla scalinata, bisognò che fosse portato dai soldati, tanta era la violenza della folla,35 Ed avvenne, quando egli fu sopra i gradi, ch’egli fu portato da’ soldati, per lo sforzo della moltitudine.
36 perchè la moltitudine del popolo lo seguiva gridando: «Ammazzalo!».36 Poichè la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Toglilo.
37 Stando per entrare in fortezza, Paolo chiese al tribuno: «Mi è permesso dirti alcunchè?». E quello rispose: «Sai il greco?37 OR Paolo, come egli era per esser menato dentro alla rocca, disse al capitano: Emmi egli lecito di dirti qualche cosa? Ed egli disse: Sai tu Greco?
38 Dunque, non sei quell'Egiziano che nei giorni passati facesti un tumulto e conducesti nel deserto quattromila Sicari?».38 Non sei tu quell’Egizio, il quale a’ dì passati suscitò, e menò nel deserto que’ quattromila ladroni?
39 Paolo replicò: «Io sono un Giudeo, di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; permettimi, ti prego, di parlare al popolo».39 E Paolo disse: Quant’è a me, io son uomo Giudeo, da Tarso, cittadino di quella non ignobile città di Cilicia; or io ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo.
40 E avendo colui acconsentito, Paolo, ritto in piè sulla scalinata, fece segno con la mano al popolo, e, fattosi gran silenzio, parlò loro in lingua ebraica così:40 Ed avendoglielo egli permesso, Paolo, stando in piè sopra i gradi, fece cenno con la mano al popolo. E, fattosi gran silenzio, parlò loro in lingua ebrea, dicendo: