Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 20


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Cessato che fu il tumulto, Paolo fece chiamare i discepoli, e, dopo averli esortati, disse loro addio e si partì per andare in Macedonia.1 Quietato che fu il tumulto, Paolo, chiamati i discepoli, e fatta loro un'esortazione, e detto addio, si partì per andare nella Macedonia.
2 Percorse que' paesi, rivolgendo a' fedeli continue parole di conforto; poi venne in Grecia,2 E avendo scorsi que' paesi, e fattevi molte istruzioni, passò in Grecia:
3 dove si fermò tre mesi. Pensava d'imbarcarsi per la Siria quando udì che i Giudei gli avean tese delle insidie; allora decise di tornare per la Macedonia.3 Dove avendo passati tre mesi, gli tesero insidie i Giudei nella navigazione, che era per fare verso la Siria: e prese il partito di ritornare per la Macedonia.
4 Lo accompagnavano Sòpatro, di Pirro di Berea, Aristarco e Secondo di Tessalonica, Gaio di Derbe e Timoteo, e gli Asiani Tichico e Trofimo.4 E lo accompagnarono Sopatro di Pirro di Berea, e de' Tessalonicesi Aristarco, e Secondo, e Gajo di Derbe, e Timoteo: e gli Asiani, Tichico, e Trofimo.
5 Questi, andati innanzi, ci aspettarono a Troade;5 Questi essendo partiti avanti, ci aspettarono a Troade:
6 e noi, dopo i giorni degli Azzimi, partimmo da Filippi, e in cinque giorni li raggiungemmo a Troade, dove ci fermammo sette giorni.6 Noi poi facemmo vela dopo i giorni degli azzimi da Filippi, e in cinque giorni li raggiungemmo a Troade, dove ci fermammo sette dì.
7 E nel primo giorno della settimana, essendoci radunati per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno di poi, s'intrattenne co' discepoli e prolungò il discorso fino a mezzanotte.7 E il primo di della settimana essendoci adunati per ispezzare il pane, Paolo, che stava per partire il giorno dipoi, parlava ad essi, e allungò il discorso sino alla mezzanotte.
8 Or nella sala dov'erano radunati, c'eran molte lampade accese;8 Ed eranvi molte lampade nel cenacolo, dove eravamo adunati.
9 e un giovinetto, per nome Eutico, postosi a sedere sulla finestra, mentre Paolo tirava il suo dire in lungo, fu preso da forte sonnolenza, e, vinto dal sonno, cadde giù dal terzo piano e fu levato da terra morto.9 E un giovinotto per nome Eutico stando a sedere sopra una finestra immerso in un profondo sonno, mentre Paolo tirava in lungo il sermone, trasportato dal sonno, cadde dal terzo piano a basso, e fu levato di terra morto.
10 E Paolo, sceso a basso, si gettò su lui, e, abbracciatolo, disse: «Non v'affannate; l'anima sua è in lui!».10 Ma disceso Paolo, si gittò sopra di lui: e abbracciatolo disse: Non vi affannate: l'anima sua è in lui.
11 Poi, risalito che fu, spezzò il pane e prese cibo; e così trattenendosi a parlare, quando fu all'alba partì.11 E risalito che fu, spezzato il pane, e gustatone, e avendo bastevolmente parlato sino all'alba, cosi si partì.
12 E il giovinetto ricondussero vivo, e tutti ne furono assai consolati.12 E rimenarono vivo il giovinetto, e furono consolati non poco.
13 Noi intanto, entrati in nave, facemmo vela per Asson, a fin di riunirci con Paolo; poichè così aveva determinato, volendo egli fare quel viaggio per terra.13 Ma noi entrati in nave, andammo ad Asson per quindi ricever Paolo: imperocché così aveva ordinato, dovendo egli fare quel viaggio per terra.
14 Quando ci ebbe raggiunti ad Asson, lo prendemmo con noi e venimmo a Mitilene.14 Venuto che egli fu a noi in Asson, preso lui, andammo a Mitilene.
15 Di lì fatta vela, il giorno seguente arrivammo all'altezza di Chio, e quello di poi prendemmo terra a Samo, e nell'altro giorno eravamo a Mileto;15 E di li fatta vela, il di seguente arrivammo dirimpetto a Chio,e il giorno di poi prendemmo terra a Samo, e nell'altro dì giungemmo a Mileto:
16 poichè Paolo aveva stabilito di passar oltre Efeso, a evitare d'esser trattenuto in Asia: gli premeva, se fosse possibile, di trovarsi a Gerusalemme per il giorno della Pentecoste.16 Imperocché avea stabilito Paolo di trapassare Efeso, per non esser trattenuto poco o assai nell'Asia. Conciossiachè si affrettava, affine di celebrare, se gli fosse stato possibile, il dì della Pentecoste in Gerusalemme.
17 E da Mileto mandò a chiamare gli anziani della chiesa d'Efeso.17 Ma da Mileto, mandò a Efeso a chiamare i seniori della Chiesa.
18 I quali, venuti, si raccolsero intorno a lui, ed egli disse: «Voi sapete come, dal primo giorno che venni in Asia, io mi sia sempre diportato con voi,18 I quali venuti da lui, e stando insieme, egli disse loro: Voi sapete dal primo giorno, che io entrai nell'Asia, in qual modo io mi sia stato con voi per tutto questo tempo,
19 servendo il Signore con tutta umiltà, con lacrime, in mezzo alle prove cadutemi addosso per le insidie de' Giudei;19 Servendo al Signore con tutta umiltà tra le lagrime, e le tentazioni, che mi assalirono per le insidie de' Giudei:
20 sapete come non abbia trascurato d'annunziarvi nulla di ciò che è utile, e d'istruirvi, in pubblico e per le case,20 In qual modo io non mi sia ritirato dall'annunciarvi, e insegnarvi alcuna delle cose utili, sia in pubblico, sia per le case,
21 raccomandando a Giudei e Greci la penitenza dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo.21 Inculcando ai Giudei, e ai Gentili la penitenza inverso Dio, e la fede nel Signor nostro Gesù Cristo.
22 Ed ora, ecco, io, costretto dallo spirito, vado a Gerusalemme, senz'altro conoscere di quel che mi stia per accadere,22 Ora poi ecco, che io legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme: non sapendo, quali cose ivi mi abbiano ad accadere:
23 se non questo: che lo Spirito Santo per ogni città mi avverte che a Gerusalemme m'aspettano catene e tribolazioni.23 Se non che lo Spirito santo in tutte le città mi assicura, e dice, che catene e tribolazioni mi aspettano a Gerusalemme.
24 Ma io per nessuna di queste cose temo; nè tengo più preziosa di me la mia vita; purchè termini il mio corso e compia il ministero ricevuto dal Signore Gesù, che è di render testimonianza al Vangelo della grazia di Dio.24 Ma niuna di queste cose io temo: né tengo la mia vita per più preziosa di me, purché io termini la mia carriera, e il ministero della parola ricevuto dal Signore Gesù, per render testimonianza al Vangelo della grazia di Dio.
25 E ora, ecco, io so che voi tutti, tra' quali son andato e venuto predicando il regno di Dio non vedrete più la mia faccia.25 E ora ecco, che io so, che non vedrete più la mia faccia voi tutti, tra' quali io sono passato, predicando il regno di Dio.
26 Perciò vi prendo quest'oggi a testimoni che io non son responsabile del sangue d'alcuno di voi;26 Per la qual cosa vi prendo a testimoni in questo giorno, come io sono mondo del sangue di tutti.
27 poichè non ho trascurato d'annunziarvi tutto il consiglio di Dio.27 Conciossiachè io non mi son ritirato dall'annunziare a voi tutti i consigli di Dio.
28 Badate dunque a voi stessi, badate al gregge di cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per pascere la Chiesa di Dio, acquistata da lui col proprio sangue.28 Badate a voi stessi, e a tutto il gregge, di cui lo Spirito santo vi ha costituiti Vescovi per pascere la Chiesa di Dio acquistata da lui col proprio sangue.
29 So infatti che, dopo la mia partenza, entreranno tra voi de' lupi rapaci; i quali non risparmieranno il gregge;29 Io so, che dopo la mia partenza entreranno tra voi de' lupi crudeli, che non risparmieranno il gregge.
30 e anche di mezzo a voi si leveranno su degli uomini a insegnar cose perverse, per strascinarsi dietro i discepoli.30 E anche di mezzo a voi stessi si leveranno su degli uomini a insegnare cose perverse, per trarsi dietro de' discepoli.
31 Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non mi son mai stancato d'ammonir con lacrime ciascun di voi.31 Per la qual cosa siate vigilanti, rammentandovi, come per tre anni non cessai di, e notte di ammonire con lagrime ciascheduno di voi.
32 E ora vi raccomando a Dio e alla virtù della grazia di Lui, ch'è potente a edificare e a darvi l'eredità tra' santi suoi.32 E ora vi raccomando a Dio, e alla parola della grazia di lui, il quale è potente per edificare, e dare a voi l'eredità con tutti i santificati.
33 Io non ho bramato nè l'argento, nè l'oro, nè il vestito d'alcuno;33 L'argento, e l'oro, e le vestimenta, di nessuno non ho io desiderato,
34 anzi, voi medesimi siete testimoni che queste mani han provveduto ai bisogni miei e di coloro ch'eran meco;34 Conforme voi sapete: conciossiachè al bisogno mio, e di quelli, che sono con me, servirono queste mani.
35 e ho fatto di tutto per mostrarvi, lavorando così, che s'ha da aver cura dei bisognosi, rammentandosi le parole del Signore Gesù, il quale disse: - È meglio dare, che ricevere -».35 In tutto vi ho dimostrato, come in tal guisa lavorando, conviene sostenere i deboli, e ricordarsi della parola del Signore Gesù, poiché egli disse: È maggior ventura il dare, che il ricevere.
36 E com'ebbe dette queste cose, si pose in ginocchio, e pregò con tutti loro;36 E dette che ebbe tali cose, piegate le ginocchia, orò con essi tutti.
37 e il pianto di tutti fu grande; tutti poi, gettatisi al collo di Paolo, lo baciavano,37 E fu grande di tutti il pianto: e gittandosi sul collo di Paolo lo bacciavano,
38 addolorati sopra tutto per quella parola ch'egli aveva detta loro, che non vedrebbero più la sua faccia. E lo accompagnarono fino alla nave.38 Afflitti massimamente per quella parola detta da lui, che non erano per vedere mai più la sua faccia. E lo accompagnavano alla nave.