Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Daniele 8


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Visione dell'ariete e del capro e sua spiegazione.

1- Nell'anno terzo del regno del re Baltassar mi apparve una visione. Io, Daniele, dopo quello che aveva veduto da prima,2ebbi una visione trovandomi nel castello di Susa, che è nella contrada di Elam, e nella visione mi pareva di essere sulla Porta Ulai.3E alzai gli occhi e stava osservando: quando ecco un ariete, fermo davanti alla palude, aveva corna enormi e uno più alto dell'altro che veniva su crescendo. Dopo4vidi l'ariete scuotere le sue corna contro l'occidente e contro il settentrione e contro il mezzodì e tutte le bestie non potevano fargli resistenza nel liberarsi dalle sue mani e fece quello che volle e diventò strapotente.5Io stava in attenzione, ed ecco un capro veniva dall'occidente scorrendo sulla faccia di tutta la terra e non toccava il suolo: egli aveva un corno prominente tra i due occhi.6E arrivò fino presso quell'ariete bicorne che aveva veduto fermo davanti alla porta, e gli si scagliò contro con tutto l'impeto della sua forza.7E quando fu addosso all'ariete, lo attaccò ferocemente e a colpi ripetuti gli spezzò le due corna, lo rese impotente a resistergli e dopo averlo atterrato, lo calpestò e nessuno fu capace di liberare l'ariete dalle mani di lui.8Poi il capro diventò grande fuor di misura e cresciuto così, il suo gran corno si ruppe e quattro altre corna spuntarono sotto di esso, verso i quattro vènti del cielo.9Da uno di questi uscì un altro corno piccolo che s'ingrandì contro il mezzogiorno e contro l'oriente e contro la schiera.10E si sollevò fino alla schiera del cielo, e atterrò parte della schiera e parte delle stelle e le calpestò.11E si levò fino al principe della schiera e gli tolse il sacrificio perenne e abbattè il luogo del suo sacrificio.12Gli fu concesso di esercitare la sua prepotenza contro il sacrifizio perenne a causa dei peccati; e che la verità resti schiacciata al suolo ed egli faccia imprese e abbia successi.13E udii qualcuno dei santi parlare: e disse un santo a un altro, chi fosse non so, col quale parlava: - Fino a quando staranno in previsione le cose intorno al sacrifizio perenne e al peccato, causa della desolazione avvenuta al santuario e alla schiera per restare calpestata? -14E gli rispose: - Quanti giorni fanno sere e mattine duemilatrecento e il santuario sarà purificato. -15Or avvenne mentre che io Daniele era assorto in visione e ne ricercava il significato, ecco si fece davanti a me come la sembianza d'un uomo.16E udii una voce umana, fra mezzo a Ulai, e gridò e disse: - Gabriele, fagli intendere la visione. -17E venne e si fermò vicino al luogo dov'io stava, e alla sua venuta intimorito caddi sulla faccia, ma egli mi disse: - Sappi, o figlio dell'uomo, che nel tempo della fine la visione avrà il suo compimento. -18E mentre mi parlava così, io giaceva bocconi per terra, ma mi toccò e mi rimise ritto in piedi.19Poi mi disse: - Io ti mostrerò ciò che sarà per avvenire nell'ultimo termine della maledizione, perchè il tempo ha il suo fine.20L'ariete che hai veduto, armato di corna, è il re dei Medi e dei Persiani.21Il capro è il re dei Greci, il gran corno che aveva fra i due occhi è il re stesso, il primo.22Rotto quello, quei quattro altri che poi sorsero al suo posto sono quattro re della sua nazione che sorgeranno, ma non della sua potenza.23E dopo il loro regno, quando saranno cresciute le iniquità, sorgerà un re sfrontato e perspicace di argomenti;24e la sua potenza crescerà, ma non per la sua valentia; e menerà il guasto su tutto oltre ogni credere; e prospererà e agirà. E ucciderà gli uomini di valore e il popolo dei santi25a grado della sua volontà, e l'inganno andrà in auge tra le sue mani; e si magnificherà in cuor suo e nell'abbondanza di ogni cosa farà perire moltissimi; e si leverà contro il principe dei principi; poi, senza la mano di nessuno, sarà infranto.26E la visione delle giornate in sere e mattine che è stata esposta è vera: tu dunque sigilla la visione che dopo molti giorni si compirà. -27E io, Daniele, rimasi senza forze e stetti ammalato parecchi giorni: e quando mi levai attendeva agli affari del re; era rimasto sbalordito dalla visione, ma nessuno seppe spiegare il perchè.