Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 10


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Il Maccabeo dunque, e quelli che lo seguivano, protetti da Dio, rioccuparono il tempio e la città;1 Allora Maccabeo, e quelli che eran con lui protetti dal Signore ricuperarono il tempio, e la città:
2 abbatterono le are ed i tempietti che gli stranieri avevano alzati per le piazze;2 E gettarono a terra gli altari eretti per le piazze dagli stranieri, e i templi.
3 quindi, purificato il tempio, costruirono un nuovo altare, e col fuoco cavato da pietre focaie offrirono sacrifizi dopo due anni, e riposero al suo luogo l'incenso, le lucerne, ed i pani della proposizione.3 E purificato il tempio fecero un altare nuovo, e battuto il fuoco per via di pietre focaie offersero sagrifizj, e l'incenso dopo due anni, e vi poser le lampane, e i pani della proposizione.
4 Dopo di che, prostrati a terra, supplicavano il Signore di non più ricadere in tali sventure; ma che, se anche talora peccassero, fossero da lui più benignamente ripresi, e non dati in mano a barbari e bestemmiatori.4 Fatte queste cose, prostati per terra pregavano il Signore, che non avesser mai più a cadere in simili sciagure, e che ove mai avesser peccato ricevesser gastigo più mite, e non fosser dati in potere di uomini barbari, e bestemmiatori.
5 Ora, in quel giorno stesso nel quale il tempio era stato profanato dagli stranieri, in quel medesimo fu purificato: ai venticinque del mese detto di Casleu.5 Or egli avvenne, che nel giorno in cui il tempio era stato profanato dagli stranieri, nello stesso giorno ne fu fatta la purificazione ai venticinque del mese di Casleu.
6 E con letizia fecero festa otto giorni come pei tabernacoli, ricordando che poco tempo prima, avevano passato il giorno solenne del tabernacoli pei monti e nelle spelonche, come le bestie.6 E con letizia fecer festa per otto giorni, come pei tabernacoli, rammemorando come poco prima aveano passato il di dei tabernacoli stando per le montagne, e nelle caverne a guisa di fiere.
7 Perciò, In onore di Colui che aveva felicemente fatto mondare il suo luogo, portavano fasci e rami, verdeggianti e palme.7 Per la qunl cosa portavavano dei tirsi, e dei rami verdeggianti, e delle palme in onore di lui, che diede loro la fortuna di purificare il suo tempio.
8 Ed ordinarono con pubblico editto e decreto a tutta la nazione Giudea di celebrare questi giorni ogni anno.8 E d'unanime consenso fecer pubblico decreto per tutta quanta la nazione Giudea, che que' giorni siano solennizzati tutti gli anni.
9 Tale dunque fu il termine della vita di Antioco detto il Nobile.9 La morte di Antioco soprannominato Epifane, fu come dicemmo.
10 Ora poi, racconteremo le Imprese d’ Eupatore figlio dell’empio Antioco, compendiando i mali che accompagnarono quelle guerre.10 Adesso poi racconteremo le geste di Eupatore figliuolo dell'empio Antioco, riepilogando i mali avvenuti nelle guerre.
11 Egli adunque, preso possesso del regno, pose a capo degli affari del regno un certo Lisia, comandante della milizia in Fenicia ed in Siria.11 Perocché egli entrato al possesso del regno diede il maneggio degli affari a un certo Lisia capitano delle milizie della Siria, e della Fenicia.
12 Giacché Tolomeo, detto il Magro, s’era proposto d’esser giusto a tutta prova verso i Giudei, specialmente In vista dell’iniquo trattamento che loro era stato fatto, e d’usare con loro benevolenza.12 Perocché Tolomeo detto il Magro avea risoluto di osservare esattamente la giustizia riguardo agli Ebrei, e di mantener loro la pace particolarmente a motivo dell'ingiustizie fatte contro di essi.
13 Ma per questo motivo, accusato dagli amici presso Eupatore, sentendosi ad ogni momento chiamar traditore perché aveva abbandonato Cipro affidatagli da Fllometore, e passato alla parte d’Antioco il Nobile se n’era poi allontanato, s’uccise di veleno.13 Ma accusato perciò sovente presso Eupatore dagli amici del re, e tacciato sovente di traditore per avere abbandonata Cipro, di cui gli era stato affidato il governo da Filometore, e perché dopo essere passato al servizio di Antioco Epifane avea disertato anche da lui, finì la vita col veleno.
14 Gorgia poi, essendo a capo di quelle regioni, assoldati degli stranieri, spesso molestava i Giudei.14 Ma Gorgia, che aveva il governo di que' luoghi, assoldata gente straniera, frequentemente metteva alle strette i Giudei.
15 Ed i Giudei, che occupavano vantaggiose posizioni fortificate, accoglievano i fuggiaschi da Gerusalemme, e tentavano di far guerra.15 E i Giudei, che occupavano delle fortezze in luoghi opportuni accoglievano quelli, che venivano scacciati da Gerusalemme, e tentavano di far guerra.
16 Ma quelli che erano col Maccabeo, ricorsi con preghiere al Signore acciò li aiutasse, fecero impeto contro le fortezze degl'Idumei,16 Ma quelli che erano con Maccabeo, fatta orazione per chiedere al Signore, che li soccorresse, andarono ad assalire le fortezze degli Idumei:
17 e dopo vigorosi sforzi le conquistarono, sbaragliarono gli oppositori, ed in tutto ne ucciser non meno di ventimila.17 E combattendole vigorosamente si fecer padroni di que' luoghi, sconfissero quelli, che si opposero, e in tutto trucidarono nulla meno di venti mila persone.
18 Ma alcuni essendosi rifugiati in due ben munite torri fornite di tutto, il necessario alla difesa,18 Ed essendo fuggiti alcuni in due torri grandemente forti, fornite di rotte le provisioni per difendersi,
19 il Maccabeo lasciò ad espugnarle Simone e Giuseppe, ed anche Zaccheo, e quelli che eran con loro, molti assai; ed egli andò ad altre imprese più urgenti.19 Maccabeo lasciò la cura di espugnarle a Simone, e a Giuseppe, e anche a Zaccheo col sufficiente corpo di truppe, che eran con essi, ed egli andò dove i più urgenti bisogni della guerra il chiamavano.
20 Ma quelli che eran con Simone, vinti dalla cupidigia, si lasciarono persuadére per danaro da alcuni di quelli che erano nelle torri, e, ricevute settantunmila didramme lasciarono che quelli fuggissero.20 Ma la gente di Simone per la loro avarizia si lasciaron corrompere col denaro da alcuni che erano in quelle torri, e tirate settantamila di dramme permisero ad alcuni di andarsene.
21 Quando l’accaduto fu annunziato al Maccabeo, egli, convocati i maggiorenti del popolo accusò costoro d’aver vénduto per danaro i fratelli, lasciando liberi i loro nemici.21 Ma riferito il fatto a Maccabeo, adunati i capi del popolo, accusò coloro di aver venduto per denaro i fratelli, lasciando che se n'andassero i loro nemici.
22 Quelli adunque, convinti di tradimento, li mise a morte, e subito occupò quelle due torri.22 Per la qual cosa fece morire que' traditori, e subitamente si fece padrone delle due torri.
23 E tutto riuscendogli bene con le armi e col braccio, in quelle due fortezze uccise più di ventimila uomini.23 E riuscendo ogni cosa felicemente alle sue armi, e alle sue mani, nelle due fortezze uccise più di venti mila uomini.
24 Ma Timoteo, che già era stato sconfitto dai Giudei, messo insieme un esercito di gente straniera, e la cavalleria dell’Asia, venne con l’intenzione di conquistare la Giudea con le armi.24 Ma Timoteo, il quale era stato prima vinto da' Giudei, messo insieme un esercito di gente straniera, e raunata la cavallerìa dell'Asia, venne come per impadronirsi colle armi della Giudea.
25 Il Maccabeo, e quelli che eran con lui, all’avvicinarsi di Timoteo, pregavano il Signore, col capo coperto di polvere, co’ fianchi cinti di cilizio,25 Ma Maccabèo, e i suoi, mentre egli si avvicinava, pregavano il Signore, spargendo sulle loro teste la terra, e avendo attorno ai fianchi il cilizio,
26 prostrati ai piedi dell’altare, perché fosse a loro favorevole, ai loro nemici nemico, ed agli avversari avversario, come dice la legge.26 Prostrati appiè dell'altare, affinchè egli fosse propizio con essi, e nemico a' lor nemici, e avverso ai loro avversarj, come dice la legge.
27 Dopo avere cosi pregato, prese le armi, s’avanzarono assai fuori dalla città, e giunti in vicinanza de’ nemici, si fermarono.27 Quindi dopo l'orazione prese le armi avanzandosi in qualche distanza dalla città, e avvicinatisi al nemico, si fermarono.
28 Ma appena fatto giorno, da ambedue le parti s’azzuffarono; gli uni avendo mallevadore della vittoria e del buon successo il Signore e la sua potenza, gli altri avendo quasi a condottiero il loro furore.28 E al primo spuntar debole vender gli uni, e gli altri a battaglia: e questi aveano col loro valore per mallevadore della vittoria, e del buon evento il Signore; quelli poi aveano per guida nella battaglia l'animo loro.
29 Ed ecco infuriando la pugna, apparvero dal ciclo al nemici cinque uomini a cavallo, belli d’armature d’oro, sulla prima fila de’Giudei:29 Ma nel maggior caldo della zuffa gli avversari videro apparire dal cielo cinque uomini sopra cavalli ornati di briglie d'oro, che facevan figura di capitani de' Giudei:
30 due di loro, avendo in mezzo il Maccabeo e coprendolo con le loro armi, lo rendevano invulnerabile; contro i nemici, poi, scagliavano dardi e folgori, talché quelli abbagliati ed atterrili cadevano.30 De' quali due, preso in mezzo Maccabeo, colle loro armi lo coprivano, e lo difendevano; ma dardi, e fulmini scagliavano contro gli avversari; per la qual cosa accecati, e confusi, e pieni di sbigottimento cadevan per terra.
31 Furono dunque uccisi ventlmilacinquecento fanti e seicento cavalieri.31 E furono uccisi venti mila cinque cento fanti, e seicento cavalieri.
32 Timoteo poi fuggì in Gazara, cittadella fortificata al comando di Cherea.32 E Timoteo fuggì a Gazara piazza forte, di cui aveva il comando Cherea.
33 Il Maccabeo ed i suoi, giubilanti, assediarono per quattro giorni la cittadella.33 E Maccabeo colla sua gente piena di allegrezza assediarono quattro giorni quella piazza.
34 E quelli che erano dentro, fidenti nella fortezza della posizione, vomitavano maledizioni e parole infami.34 Ma quelli, che v' eran dentro fidandosi della fortezza di quel luogo dicevano infinite villanie, e vomitavano parole da non dirsi.
35 Ma al principiare del quinto giorno, venti giovani di quelli che erano col Maccabeo, non potendo sopportare quelle bestemmie, si accostarono valorosamente alle mura, e con animo intrepido cominciarono a salire.35 Ma appena spuntò il quinto giorno, venti giovani di quelli che erano con Maccabeo, irritati dalle bestemmie di coloro, si accostarono animosamente alle mura, e con animo risoluto vi saliron sopra:
36 Allora, anche altri similmente salendo si dettero ad incendiare le torri e le porte, ed abbruciar vivi quei bestemmiatori.36 E saliti degli altri nello stesso modo presero a dar fuoco alle torri, e alle porte, e a brugiar vivi quei bestemmiatori.
37 Duraron due giorni a devastare la piazza, ed avendo trovato nascosto Timoteo in un certo luogo, uccisero lui, il fratello suo Cherea, ed Apollofane.37 E per due interi giorni devastarono la fortezza, e trovato Timoteo, che si era nascoso in un certo luogo, lo uccisero insieme con Cherea suo fratello, e con Apollofane.
38 Dopo di che, con inni e cantici benedicevano il Signore, il quale aveva fatto cose grandi in Israele, e data a loro la vittoria.38 Condotte a fine queste imprese, con inni, e cantici benedicevano il Signore, il quale avea fatto cose grandi in Israele, e ad essi avea data la vittoria.