Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 3


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - E sorse in suo luogo Giuda, detto Maccabeo, suo figlio.1 Gli successe il suo figlio Giuda, soprannominato Maccabeo.
2 Lo coadiuvavano tutti i suoi fratelli, e tutti quelli che s’erano uniti al padre suo, e con letizia combattevano le battaglie d’Israele.2 Fu assistito da tutti i suoi fratelli e da tutti quelli che s'erano uniti, col suo padre a combattere con entusiasmo la battaglia d'Israele.
3 Egli accrebbe la gloria del suo popolo, si vestì di lorica come un gigante, cinse le sue armi per combattere, e con la sua spada difendeva il suo campo.3 Egli moltiplicò la gloria del suo popolo, e, indossata la corazza, come un gigante si armò per combattere, e colla sua spada proteggeva il campo.
4 L’opere sue furono come di leone, e, come un leoncello ruggente alla caccia,4 Le sue azioni eran simili a quelle del leone, balzava come lioncello che rogge sulla preda.
5 perseguitò gl’iniqui andandone in cerca. Quelli che affliggevano il popolo suo, li dette alle fiamme;5 Egli scovò gli empi, e non li lasciò bene avere, e sterminò col fuoco quelli che perturbavano il popolo.
6 i suoi nemici furon respinti dallo spavento di lui; tutti gli operatori d’iniquità restarono sgomenti, e dalla sua mano uscì la salute.6 Tremando dinanzi a lui, gli empi indietreggiarono, gli operatori d'iniquità restarono atterriti; e la liberazione era condotta felicemente nello sue mani.
7 Procurò affanno a molti re e gioia a Giacobbe con le sue geste; la sua memoria sarà in benedizione ne' secoli.7 Diede da pensare a molti re, e consolò Giacobbe colle suo opere, e la memoria di lui sarà per sempre benedetta.
8 Percorse le città di Giuda, disperse gli empii da esse, stornò il flagello da Israele,8 Egli andò in giro per le città di Giuda e ne cacciò gli empi, e allontanò il flagello da Israele.
9 divenne famoso sino all’estremità della terra, e rimise insieme quelli che stavano per perire.9 Il suo nome divenne celebre sino agli ultimi confini della terra, avendo egli raccolto quelli che perivano
10 Allora Apollonio, di fra le genti e dalla Samaria, mise insieme un esercito grande e forte, per far guerra ad Israele,10 Apollonio, radunate le nazioni e un esercito numeroso e forte in Samarir, andò a combattere contro Israele.
11 Giuda lo seppe, e gli uscì incontro, e lo disfece, e l’uccise; molti caddero trafitti, ed i rimanenti fuggirono.11 Appena lo seppe, Giuda gli corse incontro, lo sconfisse, lo uccise; gran numero (di nemici) perirono, il resto si diede alla fuga.
12 Giuda ne ricevè le spoglie, e prese la spada d’Apollonio, e di essa si servì ogni giorno in battaglia.12 (I Giudei) ne presero le spoglie, e Giuda prese la spada di Apollonio o se ne servì sempre nelle battaglie.
13 Seron, capo deH'esercito della Siria, seppe che Giuda aveva messo insieme una compagnia di fedeli, ed una radunata,13 Seron capo dell'esercito della Siria, avendo inteso che Giuda aveva adunata della gente fedele che stava con lui,
14 e disse: « Mi farò un nome, e diverrò famoso nel regno; debellerò Giuda, e quelli che lo seguono, sprezzatorl del comando del re ».14 disse: «Io mi farò un nome e acquisterò molta gloria nel regno, debellando Giuda e i disprezzatori degli ordini del re che son con lui ».
15 E s’apparecchiò, ed a lui si unirono schiere di empii, aiuti potenti, per far vendetta su' figli d’ Israele,15 Preparatosi, si mosse colle schiere degli empi, aiuto considerevole per vendicarsi dei figli d'Israele ».
16 e s'avanzarono sino a Betoron. Giuda usci incontro a loro con pochi.16 Si avanzarono fino a Betoron. Giuda andò loro incontro con pochi soldati,
17 Perciò, quando questi videro venirsi incontro un esercito, dissero a Giuda: «Come potremo, in pochi, combattere contro una moltitudine si grande e sì forte, essendo anche indeboliti per non avere oggi mangiato? »17 i quali appena videro quale esercito veniva contro di loro, dissero a Giuda: « Come potremo noi, sì pochi e stanchi dal digiuno, combattere contro una moltitudine così forte e valorosa? »
18 Disse Giuda: « Non è difficile che molti restino presi in mano di pochi; nè trova differenza il Dio del cielo per dar la salute, a servirsi di pochi o di molti ;18 Ma Giuda disse: « E' facile che molti restino preda di pochi, perchè davanti al Dio del cielo è lo stesso salvare con molti o con pochi;
19 perchè vincere in guerra non dipende dal numero de’ combattenti, ma dal valore che viene dal cielo.19 perchè nelle battaglie la vittoria non dipende dal numero delle schiere, ma dal cielo da cui vien la forza.
20 Essi ci vengono incontro, moltitudine insolente e superba, per sterminare noi e le nostre mogli ed i nostri figli, e per spogliarci;20 Essi vengono contro di noi con esercito pieno d'empietà e d'orgoglio, a sterminar noi, le nostre mogli, i nostri figli, a spogliarci;
21 noi invece combatteremo per le nostre vite e le nostre leggi,21 ma, mentre noi combatteremo per le nostre vite e per le nostre leggi,
22 ed il Signore medesimo li schiaccerà sotto i nostri occhi. Voi dunque non ne abbiate paura ».22 lo stesso Signore li abbatterà davanti a noi. Dunque non ne abbiate paura ».
23 Cessato che ebbe di parlare, di subito gli assalì, e Seron ed il suo esercito rimase sbaragliato dinanzi a lui;23 Finito che ebbe di parlare, si gettò furiosamente contro di essi, e Seron vide schiacciato il suo esercito, e fu sconfitto.
24 Giuda lo inseguì per la discesa di Betoron sino alla pianura, e ne caddero ottocento; gli altri fuggirono nella terra de' Filistei.24 Giuda lo inseguì per la discesa di Betoron fino al piano, e uccise di loro ottocento uomini, mentre il resto fuggiva nel paese dei Filistei.
25 Tutte le nazioni all' intorno ebbero spavento c terrore di Giuda e de' suoi fratelli;25 Giuda e i suoi fratelli divennero il terrore di tutte le genti circonvicine,
26 il nome di lui giunse sino al re, e delle vittorie di Giuda parlavano tutte le genti.26 e ne giunse la fama al re, perchè tutte le genti parlavano delle gesta di Giuda.
27 Quando seppe queste cose, il re Antioco entrò in furore e mandò a radunare l'esercito di tutto il suo regno, milizia fortissima;27 Quando il re Antioco seppe queste cose, montò su tutte le furie, e diede ordine di radunare le milizie di tutto il suo regno in un esercito potentissimo.
28 ed aperto il suo erario, dette all’esercito il soldo d’un anno, comandando che stessero preparati a tutto.28 Aperto il suo erario, diede all'esercito lo stipendio per un anno, e comandò loro d'esser preparati a tutto.
29 Ma vide che veniva meno il danaro nel suo tesoro, e che pochi erano i tributi di quella regione, a causa del turbamento e della calamità da lui cagionata in quella terra con l'abolire le leggi che vigevano sin dall’antico.29 Osservando però che il danaro veniva a mancare nelle sue casse, e che i tributi della provinciti erano scarsi, a causa degli scompigli e dei mali ch'egli vi aveva scatenati col volere abolirà le leggi in uso dai più antichi tempi,
30 Perciò temè di non avere una volta o l’altra più modo di fare spese e donativi, come aveva prima fatto largamente, superando tutti i re stati avanti di lui.30 temè di non avere come gli era accaduto più volte, da spendere in doni, come prima aveva fatto a larga mano, con magnificenza superiore a quella di tutti i re che l'avevan preceduto.
31 Costernato dunque grandemente, pensò d'andare in Persia, a prender tributi da quelle regioni, e metter insieme molto danaro.31 Allora, costernatissimo, decise di andare in Persia a mettere insieme i tributi di quello provincie, e raccogliere molto danaro.
32 Lasciò Lisia, nobil uomo di stirpe regale, a presiedere al negozii del regno, dal fiume Eufrate al fiume d'Egitto,32 Lasciò Lisia, uomo di grande considerazione e di stirpe reale, alla tosta degli affari dol regno, dall'Eufrate sino al fiume d'Egitto;
33 ed educare il figlio suo Antioco sino al suo ritorno.33 affidò a lui l'educazione del suo figlio Antioco fino al suo ritorno,
34 Gli affidò metà dell'esercito, e gli elefanti; e gli dette gli ordini per tutto ciò che voleva, e riguardo agli abitanti della Giudea e di Gerusalemme,34 e gli diede la metà dell'esercito, cogli elefanti; gli diede pure gli ordini per tutto ciò che voleva fosse fatto, e, riguardo agli abitanti della Giudea o di Gerusalemme,
35 che mandasse contr’essi un esercito a schiacciare ed estirpare le forze d'Israele, e l'avanzo di Gerusalemme e togliere la loro memoria dal luogo,35 di spedire contro di essi un esercito, per abbattere il valore d'Israele, gli avanzi di Gerusalemme, e cancellarne la memoria da quel luogo,
36 per stabilire abitanti stranieri entro i loro confini, e distribuire a sorte le loro terre.36 col dare tutto il loro paese ad abitare a gente d'altre nazioni, alle quali doveva essere distribuita a sorte la loro terra.
37 Ed il re, presa seco la rimanente parte dell'esercito, uscì da Antiochia, città del suo regno, l’anno centoquarantasette: traversò il fiume Eufrate, e si dette a percorrere le contrade superiori.37 Poi il re, presa il resto del suo esercito, partì da Antiochia, città del suo regno, l'anno centoquarantasette, passò l'Eufrate e traversò le province superiori.
38 Lisia poi elesse Tolomeo figlio di Dorimine, e Nicànore e Gorgia, potenti fra gli amici del re,38 Lisia scelse Tolomeo, figlio di Dorimene, Nicànore e Gorgia, uomini potenti del numero dagli amici del re,
39 e mandò con loro quarantamila fanti e settemila cavalieri, acciò entrassero nella terra di Giuda, e la devastassero, conforme il comando del re.39 e li mandò con quarantamila fanti e settemila cavalieri nel paese di Giudei, a metterlo a ferro e a fuoco, secondo l'ordine del re.
40 E vennero avanti con tutte le loro forze, e si accamparono ad Emmaus nella pianura.40 Essi, partiti con tutte le loro schiere, andarono a porre il campo vicino ad nella pianura.
41 Quando i mercanti di quelle regioni seppero di loro, presero con sè argento ed oro in gran quantità, e servi, e vennero al campo, per comprare in schiavi i figli d’Israele. Ed a loro soggiunsero eserciti della Si sia e della terra degli stranieri.41 I mercanti del paese, saputo del loro arrivo, preso molto argento, oro e servi, andarono agli accampamenti per comprar come schiavi i figli d'Israele. A questo esercito si unì quello della Siria e delle altre nazioni.
42 Giuda dunque ed i suol fratelli videro che si moltipllcavano i mali, e che gli eserciti s’avvicinavano alle frontiere; seppero del comando del re, che ordinava di distruggere ed annientare il popolo42 Giuda e i suoi fratelli, vedendo che le cose peggioravano, che gli eserciti si avvicinavano ai confini, e avendo risaputo che il re aveva dato l'ordine di sterminare, di annientare il popolo,
43 e si dissero uno all’altro: « Rialziamo il popolo nostro dal suo abbattimento, e combattiamo per il nostro popolo e per le cose sante nostre ».43 si dicevano a vicenda: « Rialziamo il nostro popolo abbattuto, combattiamo pel nostro popolo e pel nostro santuario.
44 Ed indissero un’adunanza acciò si preparassero alla guerra, e pregassero chiedendo misericordia e pietà.44 Si radunarono in assemblea per prepararsi alla battaglia, pregare e chiedere pietà e misericordia.
45 E Gerusalemme non era più abitata, ma era come un deserto; non v’era dei suol cittadini chi andasse e venisse; il luogo santo era profanato, e la cittadella era In mano di stranieri, ridotta ad abitazione delle genti; non v’era più letizia nella casa di Giacobbe, nè più si udiva flauto nè cetra.45 Gerusalemme allora era senza abitanti, e come un deserta; nessuno dei suoi figli entrava e usciva; il santuario era conculcato, gente straniera occupava la fortezza, che era dimora delle nazioni. La gioia era sbandita da Giacobbe, nè più si udiva il flauto e la cetra.
46 Si riunirono dunque, e vennero in Masfa, di contro a Gerusalemme, perchè Masfa era già stato in addietro un luogo d’orazione per Israele.46 S'adunarono adunque e andarono a Masfa, di faccia a Gerusalemme, perchè Masfa era stato luogo di preghiera per Israele.
47 Digiunarono quel giorno, e si vestirono di cilizio, e si sparsero cenere sul capo, e si strapparon le vesti.47 Quel giorno digiunarono, si vestirono di cilizi, si gettarono la cenere sulla testa, stracciarono le loro vesti.
48 Stesero i volumi della legge, ove i pagani cercavano rassomiglianze con gli idoli loro;48 Distesi i libri della legge, nei quali le genti cercavano le somiglianze coi loro simulacri;
49 portarono gli ornamenti sacerdotali, le primizie e le decime; chiamarono i nazarei che avevano compito il loro tempo,49 portati gli ornamenti sacerdotali, le primizie, le decime; fatti venire i Nazarei che avevan finito il loro tempo,
50 e gridarono a gran voce verso il cielo, dicendo: «Che faremo di costoro, e dove li meneremo?50 alzaron fino al cielo le grida, dicendo: « Che dobbiamo faro di costoro? Dove dobbiamo condurli?
51 I luoghi santi tuoi son conculcati e contaminati ; i tuoi sacerdoti sono nel pianto e.nell’umiliazione.51 Il tuo santuario è conculcato e profanato; i tuoi sacerdoti sono nel duolo e nell'umiliazione;
52 Ecco, le genti hanno fatto lega contro di noi per disperderci; tu sai che cosa macchinano a nostro danno.52 ed ecco le nazioni radunate contro di noi per sterminarci. Tu sai quel che pensan di fare contro di noi.
53 Come potremo noi sorreggerci dinanzi a loro, se tu, o Dio, non ci aiuti? ».53 Come potremo noi stare davanti a loro, se tu, o Dio, non ci aiuti? »
54 E dettero nelle trombe a gran fiato.54 Fatte risonare altamente le trombe,
55 Dopo dò Giuda stabilì i condottieri della sua gente: capi di mille, di cento, di cinquanta, e di dieci.55 Giuda nominò i condottieri del popolo, i tribuni, i centurioni, i capi di cinquanta e di dieci uomini,
56 E disse a quelli che avevano da fabbricar case, o da prender moglie, o da piantar vigne, ed ai paurosi, che tornassero ciascuno a casa sua, secondo la legge.56 e disse a quelli che avevano appena finito di fabbricare la casa, a chi aveva di fresco presa moglie o piantato vigne, e ai paurosi, che, secondo la legge, ciascuno so ne tornasse a casa sua.
57 Poi levarono campo, e lo trasportarono a mezzogiorno di Emmaus.57 Mossero quindi il campo e andarono a porsi a sud di Emmaus.
58 E disse Giuda: «Armatevi, siate uomini forti, e state preparati per domattina, per combattere contro queste genti, che si son riunite contro di noi, per disperdere noi e le cose sante nostre.58 E Giuda disse: « Armatevi, siate forti e state pronti per domattina, a combattere contro queste nazioni radunate contro di noi per distruggerci col nastro santuario;
59 È meglio per noi morire in battaglia, che vedere i mali del nostro popolo e del santuario.59 per noi è meglio morire in battaglia che vedere distrutto il nostro popolo o il nostro santuario.
60 Ma come è volontà del cielo, così sia ».60 Del resto sia fatta la volontà del cielo